Ansia e dipendenza affettiva

Mi sono innamorata di un altro e ho lasciato il mio compagno dopo 8anni insieme.Una decisione difficile,dolorosa,una decisione che razionalmente non avrei mai voluto prendere.Ho aspettato tanto,fatto innumerevoli tentativi nella speranza che l' 'infatuazione' per l'altro mi passasse e invece no.Non ho mai provato un sentimento così intenso in tutta la mia vita.Adesso sono sette mesi che stiamo insieme,ci amiamo follemente.Eppure ho il terrore di non riuscire a vivermi serenamente questa mia nuova storia.Con il mio ex compagno era tutto molto più semplice,non provavo per lui un sentimento che mi facesse perdere il controllo,perlomeno non più,il nostro era un rapporto maturo,per certi versi un pò spento.Ho vissuto un periodo molto difficile quando ho rotto con lui.Mi sono nascosta agli occhi degli altri temendo di essere giudicata,sono partita,ho interrotto i contatti con tutti i miei 'amici'che in pochissimo tempo sono diventati gli amici di lui.Non mi hanno più cercata,nè invitata alle feste o ad uscire.Mi sono sentita esclusa da quella che era la MIA vita ma dopo il trauma iniziale,la metabolizzazione del tutto.Ne soffro ancora,ma sono consapevole di aver trovato qualcosa che vale di più di tutto il resto:l'amore della mia vita.E poi,i miei veri amici,sono pochi sì,ma ci sono sempre.Eppure mi sento tremendamente sola.Il mio nuovo lui stravede per me e mi ha trascinata nella sua nuova vita,che però continua ad essere la sua e non la mia.Sono sempre stata una donna indipendente,SOLARE,attenta a mantenere i propri spazi,neppure gelosa.Adesso mi ritrovo a vivere completamente in sua funzione,mi sono legata a lui in un modo ossessivo e stargli lontana è un'enorme sofferenza(per motivi di lavoro parto ogni 10 giorni e questo mi impedisce anche di rifarmi una vita oltre a lui poiché sono troppo impegnata).Mi sento eccessivamente fragile e suscettibile;sono sempre ansiosa,ho sofferto di attacchi di panico mentre ero tra la gente,la sua gente,i suoi amici.E poi è successo ancora ed ancora.Lui inizialmente non capiva ma è sempre stato molto comprensivo,mi portava a casa e cercava di calmarmi.Ma la fonte principale del mio malessere risiede nel rapporto che lui ha,non tanto con la madre invadente,ma con la sorella.Un rapporto morboso,fatto da mille attenzioni e dalla sua completa dedizione a lei,a tal punto da venire lei prima di me.Le mie serate dipendono da quello che a lei va di fare o meno e vivo costantemente con il terrore di non riuscire ad avere un momento,più intimo,con lui.Ad esempio:quando si esce,se lei ha freddo o sonno,lui all'istante decide che dobbiamo andare via e mi riaccompagna a casa.Io vorrei imparare a gestire le mie ansie,i miei malesseri,ma non ci riesco.Basta una sua parola sbagliata per farmi irrigidire e scoppiare a piangere,come una bambina.Ho il terrore di vivere un amore malato,di dare più di quanto ricevo,persino di essere desiderata meno di quanto lo desidero io..di non riuscire a trovare un equilibrio.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
con la chiusura del suo precedente rapporto ha perso forse delle rassicuranti certezze e punti di riferimento importanti, che concorrevano, pur nella routine di un rapporto datato, nel mantenere il suo equilibrio.

La nuova relazione è partita sulle ceneri della vecchia , con aspettative e bisogni forti, che la aiutassero a superare le perdite destabilizzanti e ad affrontare il cambiamento.

Sembra che ora, nonostante i reciproci sentimenti forti che denuncia, in parte le sue aspettative stiano andando deluse, complici il rapporto e l'atteggiamento del suo nuovo compagno con la sorella, che va a toccare un nervo scoperto in questo momento. Cozzerebbe appunto contro i suoi bisogni e aspettative.

Probabilmente il suo partner ha assunto un ruolo protettivo con la sorella, sa qualcosa in merito?
Il suo partner ne ha parlato con lei?

Ha provato a chiarire con il suo nuovo compagno, a dirgli come si sente o si tiene tutto dentro? Cosa fa quando lui decide di tornare a casa se la sorella ha un problema? Le vostre uscite comprendono sempre anche lei?

Prima di questa fase della sua vita come stava, ha mai sofferto d'ansia?
Vive in famiglia, come vanno le cose lì, il rapporto con i suoi?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Mi è sempre risultato impossibile tenere tutto dentro, io sono un libro aperto,e lui si accorge all'istante di ogni mia minima angoscia o pensiero che sia. Certo,generalmente mi sforzo di mascherare tutti i malumori attribuibili alla presenza di sua sorella con altro; gliene parlo ma in maniera implicita,senza mai centrare in pieno l'essenza del problema, cerco di avere tatto,di essere delicata. Perché per lui sua sorella è la cosa più importante del mondo,sono legati tanto,tantissimo,quasi da non sembrare normale.Ciò che per lui è un'ovvietà,anzi la normalità, a me pare assurdo, eppure ho un fratello anche io. Con i miei genitori ho un ottimo rapporto, vivo da sola in un piccolo appartamento sopra il loro ed è grazie a questo che riesco comunque ad avere una mia intimità con lui perché in genere una,due sere a settimana si ferma a dormire da me. Spesso quando si esce si esce tutti insieme, sorella e amici compresi, tranne le volte in cui lei non c'è perché le capita di assentarsi per motivi di studio o se organizziamo qualcosa di più intimo e magari ce ne andiamo a cena oppure a cinema, ad un concerto.
In passato non ho mai sofferto d'ansia.
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