Diagnosi "a distanza"

Buonasera

Espongo brevemente. Sono in una relazione con una donna dalla personalità narcisista che ha deciso da poco di consultare un analista , con l'ammirevole intenzione di salvaguardare la coppia (e ovviamente conoscere meglio se stessa) visti dei trascorsi un po' turbolenti (frequenti litigi verbali).
Ora l'analista, alla seconda seduta e sulla base di quanto da lei esposto (ribadisco la personalità narcisista) , ha elaborato una diagnosi sulla MIA personalità, senza che io abbia mai avuto contatti con l'analista stessa e dopo 90 minuti circa di seduta (in totale) della mia compagna.
La mia domanda è - al di là dei miei limiti, difetti, colpe da cui comunque non mi sono mai sottratto e che non ho mai disconosciuto, né con la mia compagna né con nessun altro e che è comunque mia intenzione affrontare e se possibile superare (magari approfitterò in altro momento della Vostra competenza e disponibilità) - se è professionale o lecito che una analista diagnostichi ad una persona a lei sconosciuta un disturbo della personalità (nel mio caso mi è stato diagnosticato un dsm paranoide).
Grazie infinite.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente è possibile fare solo ipotesi sulla base di un racconto indiretto.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore,

La ringrazio per la Sua risposta.
Dal tenore e dall'assertività della "diagnosi" fatta dalla analista di cui riferivo e alla luce della Sua risposta, prendo per buono che c'e' stata quanto meno una mancanza di professionalità.

La ringrazio per la Sua

Buona serata.
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