Rottura di un fidanzamento di 3 anni e una convivenza di 6 mesi

Buongiorno !
Io ho 20 anni e sono stata con un ragazzo più grande di me di 14 anni per quasi 3 anni e abbiamo convissuto per 6 mesi.
La convivenza è stata voluta praticamente solo da me e abbiamo convissuto nella sua casa di proprietà. La nostra storia è stata un po' burrascosa per via dell'opposizione di mia madre alla nostra relazione. Durante i primi 3 mesi della convivenza tutto filava abbastanza liscio, io non lavoravo, mentre lui sì.
Da settembre mi sono messa a cercare un lavoro e ho trovato ma solo provvigione, per cui di fatto manteneva lui tutte le spese di casa.
Piano piano lui ha cominciato ad avere sempre più problemi a lavoro, per via del fatto che non dormiva più la notte, andava a letto dalle 5 del mattino in poi, il che non gli permetteva di essere operativo in ufficio alle 9.30. Da qui cominciano i primi scontri difficili, lui che mi critica per la gestione della casa, dicendo che non assolvo pienamente al mio dovere di compagna. Iniziano anche le prime minacce e dopo ogni litigio mi diceva di tornarmene a casa dai miei genitori. Io lo pregavo di rimanere e gli chiedevo di darmi una possibilità per correggere i miei errori, anche quando erano delle sciocchezze. Così la situazione è peggiorata sempre di più, finché nell'ultimo mese ha cominciato a chiudersi quasi tutte le sere nello studio, lasciandomi da sola dopo cena. Abbiamo vissuto l'ultimo mese da separati in casa. 10 giorni fa lui tornando da lavoro mi ha ordinato di tornare dai miei, già 2 giorni prima mi aveva detto che probabilmente perderà il lavoro e che quindi non riuscirà più a mantenere tutti e due. Io ho ribattuto dicendo che mi dovevano pagare entro pochi giorni e che comunque ci sono i miei che potrebbero aiutarci finché la situazione non si sblocchi. Lui comunque era intenzionato a mandarmi via, così quella sera mi ha cacciato di casa, ha chiamato sua madre perché mi accompagnasse perché lui non ha la macchina, io poi ho chiamato i miei genitori che sono venuti a prendermi. Da quel giorno lui non mi ha più voluta sentire, invece io ho continuato a cercarlo, finché poi ci siamo visti prima in un bar dove abbiamo parlato per 30 minuti. Lui mi ha detto che non mi voleva più con lui in casa perché si è esasperato dei miei continui errori ed atteggiamenti scorretti nei suoi confronti. Mi ha chiesto di stare per conto suo senza sentirmi per una settimana. Io non mi sono data pace e ho continuato a cercarlo finché abbiamo pranzato per 2 volte e abbiamo fatto l'amore per 2 volte.Ieri ho scoperto che chatta su badoo con delle ragazze e che l'ha sempre fatto anche quando stavamo insieme e anche quando convivevamo, per questo si chiudeva nella camera e andava a letto molto tardi. Ho letto il contenuto delle conversazioni e sono quasi tutte a sfondo sessuale. Io non so più che fare, continuo a soffrire e a stare male, ho dato tanto e pensavo che la relazione funzionasse fra me e lui, poi invece mi sto rendendo che non era così rosea la situazione.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Però per capire: una cosa è che il suo ex convivente si sentisse di nascosto con altre donne, altra cosa sono i comportamenti e atteggiamenti che lui le rimproverava durante la convivenza.

Può specificare meglio questi ultimi? Lei si sarà fatta una qualche forma di esame di coscienza, per capire dove potrebbe aver sbagliato. Che cosa le rimproverava lui e che cosa lei rimprovererebbe a se stessa?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Aggiungo alle domande del collega:
perchè
>>La convivenza è stata voluta praticamente solo da me<<?
Quale è stata la motivazione che La ha spinta?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Mi rimproverava se non lavavo le stoviglie perché non mi andava o se dicevo che avrei lavato il pavimento e poi non lo lavavo. Litigavamo se non ascoltavo dei suoi consigli o suggerimenti e preferivo fare di testa mia se non mi convinceva ciò che mi diceva, forse perché vedevo che anche lui faceva una marea di errori e che soprattutto non c'era con me con la testa, era altrove per via delle chat e di quant'altro, insomma non lo vedevo certo un modello da seguire.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Difficile capire da qui cosa sia cominciato prima, se le distrazioni di lui con le chat o le sue mancanze casalinghe. Nelle coppie la tendenza è più spesso a vedere mancanze nell'altro che in se stessi.

Sembra però che fin dall'inizio mancassero le basi per una convivenza. Infatti ci dice che era stata voluta solo da lei. Perciò è probabile che, stando così le cose, alla rottura sareste arrivati lo stesso. Forse sarebbe più opportuno riflettere su questo che sui pretesti.