Lui non mi sembra che abbia alcuna intenzione di rivolgersi al medico

Buongiorno,
vorrei il vostro aiuto su un problema che sta minando il rapporto con il mio partner. Ci conosciamo da tre anni e ci amiamo. Il primo anno di frequentazione è andata tutto liscia ed avevamo normali rapporti ma all'improvviso, senza apparente ragione, si è bloccato. In due anni si inventa le scuse più assurde per non fare l'amore con me. Io ho tentato tutti gli approcci, ma ad oggi la situazione non è cambiata. Esiste una ultima possibilità? Cosa potrei fare? Lui non mi sembra che abbia alcuna intenzione di rivolgersi al medico. Io lo amo ma non posso vivere più in questa condizione. Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Purtroppo non è possibile aiutare le persone contro la loro volontà. Se il suo partner fugge dal problema significa che non è pronto per essere aiutato, ossia si rifiuta di riconoscere che esiste un problema.

Può però rivolgersi lei a uno psicologo, per farsi aiutare a escogitare un modo per coinvolgere il suo partner. Dopotutto il problema è di entrambi, se siete una coppia.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

comprendo la reticenza del Suo compagno a rivolgersi al medico di famiglia, perché per tanti uomini è piuttosto imbarazzante parlare di problematiche di questo tipo.
Tuttavia la prima valutazione deve essere di tipo medico (meglio se dallo specialista andrologo per escludere qualunque patologia organica).

Poi è vero, possono esserci altre ragioni, da cercare nella relazione, nella coppia, ma anche nel modo in cui il Suo compagno vive il rapporto e l'intimità.

Vuole dirci qualcosa di più a riguardo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile Utente,

<lo amo ma non posso vivere più in questa condizione<

Se il Suo compagno, anche di fronte alla possibilità che la Vostra relazione finisca, non decide di interpellare innanzi tutto un medico specialista, per lui non mi sembra "esista una ultima possibilità".

Se invece tale eventualità rappresentasse una motivazione a "fare qualcosa", una valutazione medico-specialistica e una psicologica potrebbero rappresentare l'iter corretto.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Grazie delle risposte,
in due anni ho provato vari approcci. Gli ho detto con tanto garbo che sono pronta ad andare da un medico, ad accompagnarlo dovunque lui voglia, ma lui ha sempre sostenuto che il suo è un blocco psicologico che prima o poi si sarebbe sbloccato. Sono però trascorsi due anni e niente è cambiato. A volte sostiene che sta così bene con me anche così...
Io avevo dei sogni e lo amo. Ha sempre sostenuto che ci saremmo sposati ed avremmo provato ad avere un figlio. Ora incomincio a pensare che mi prenda anche in giro e penso che l'unica soluzione sia starmene da sola.
Ho ragione secondo voi?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

i "blocchi" psicologici, come le malattie non passano da soli magicamente.
Purtroppo molti pz hanno questa falsa credenza...

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
sapesse quante volte gli ho detto che i blocchi non spariscono da soli. Non penso che voglia risolvere il problema e soprattutto penso che lui non lo considera un problema
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Allora il problema è proprio questo, cioè non considerarlo un problema.
E' indispensabile invece che lui inizi a problematizzare la situazione.
Una possibilità potrebbe essere quella di iniziare Lei a rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta e poi coinvolgere lui.
Nella mia esperienza, nonostante le mille remore, il partner accetta e cambia idea sul problema e sullo psicologo!

Cordiali saluti,
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
A volte le difficoltà psicologiche si risolvono spontaneamente. Ma se si tratta di psicopatologie oppure, come nel vostro caso, sono già passati due anni e niente è successo, è evidente che non ci sono molte ragioni per sperare ancora nella remissione spontanea.

Lui non considera tutto ciò un problema, ma lei sì e quindi è opportuno farglielo capire. Ad esempio, andando lei per prima da uno psicologo. Ad esempio, facendogli *sentire* che lei *ha* un problema.

Forse è mancato proprio questo, da parte sua. Forse finora è stata troppo remissiva e ha evitato di farsi sentire per amor di quieto vivere. Se è così, occorre che le cose cambino e siccome lui non ha la motivazione necessaria, la cosa deve partire da lei.
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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta.
Volevo chiedere un ulteriore consiglio. Ma quando si può dire di aver fatto tutto per salvare il rapporto? Bisogna aspettare a vita o c'è un momento in cui per salvare se stessi bisogna chiudere il rapporto?
Mi farebbe piacere sapere quale è la cosa giusta da farsi.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Nessuno può prendere decisioni come queste al suo posto. Solo lei sa cosa sente per il suo partner, ma uno psicologo potrebbe aiutarla a fare chiarezza.

Tutto sommato, credo che lei sia ancora lontana dal poter dire: "Ho fatto tutto quello che potevo". Mi pare che finora si sia limitata a subire abbastanza passivamente le conseguenze di questo problema.

Poi, sa, "salvare se stessi" andrebbe definito meglio. Perché il bene proprio, quando si ama l'altro, può dipendere dal salvare il rapporto. Viceversa, se non si ama più l'altro, allora può voler dire andarsene.

Perciò prima di tutto deve fare chiarezza nei suoi sentimenti.