Paura pre convivenza

Buonasera,
ho 24 anni e qualche mese fa io e il mio ragazzo di 29, abbiamo deciso di prendere casa. E' stata una decisione comune, presa con tutta la calma possibile e con tutti i presupposti minimi (lavoro ecc..). Abbiamo trovato subito l'appartamento che ci piaceva e in due settimane avevamo il contratto. La casa sarebbe stata pronta dopo qualche mese, nel frattempo avremmo potuto pensare a mobili ecc..
Subito dopo la firma del contratto il mio ragazzo comincia a comportarsi strano, nervoso, ansioso, fa battute non piacevoli sulla casa ecc..morale della favola scopro che si sente con una collega piu o meno dall'inizio della ricerca dell'appartamento. Hanno messaggiato un po ( non si sono mai visti ) e quando lei ha proposto di vedersi lui ha chiuso il tutto. (Io ho scoperto a fatti gia finiti) .
Con fatica molta fatica supero la cosa, lui mi dice che ha avuto paura, ansia, voleva sentirsi ancora libero ecc ma che il problema non sono io e che vuole stare con me e andare avanti con i nostri progetti.
Il tempo passa, arriva il 1 marzo e ci danno le chiavi, arrivano mobili, compriamo il necessario. Casa pronta da una settimana.
Lui re-inizia di nuovo con quell'atteggiamento, mi aggredisce, sento disagio per mettere i nomi nei campanelli.
Cerco di parlargliene, mi dice che non ha nulla...passano i giorni e alla fine si sfoga e vuota il sacco. Mi dice che ha paura, attribuisce tutto al fatto di aver sempre vissuto da solo ( i genitori sono separati e poco presenti). Ha ansia, tantissima ansia per la perdita di liberta o per il passare sempre le giornate con qualcuno. Dice che il problema non sono io. Ma è solo suo...


Io non so cosa pensare, sto malissimo...E' possibile reagire cosi??
Mi sento senza certezze, addirttura ho paura che si risenta con quella collega.
Gli ho detto di finire e smontare tutto. Mi ha detto che vuole provare e superare le paure con me.. Ma non so che fare.
Sinceramente penso che una persona quando va a convivere e carica, entusiasta eccitata, ha paura, ma quella paura positiva... Non so...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Non siamo tutti uguali, ci sono anche persone che provano paura perché si sentono "costrette" non dalla persona, ma dalla situazione.
Cioè persone che in una condizione di costrizione, iniziano ad avere qualche problema che mal gestiscono (es irritabilità).
Se il Suo compagno vuole risolvere con Lei e superare questa paura con Lei perché non farlo?
Che cosa La preoccupa di questa soluzione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Mi preoccupa perche mi attribuisco io la colpa. Mi sento come se lo stessi trascinando io. Mi sento in colpa a essere entusiasta e carica per comprare delle tende, mentre lui non lo è.

So che non è cosi, sono una persona libera che lascia libera chi ha di fianco mi creda.
Ma ora mi sento senza nulla sotto i piedi, ed è brutto non avere certezze da una persona con cui sei stata 5 anni. A qualche giorno dal trasferimento avere a fianco una persona quasi depressa fa paura...E' come se ti sbattessero una porta in faccia.

Ho paura che non sia piu innamorato di me, è possibile?
perche io come persona non riesco a fare in modo di dare piu sensazioni positive e sopraffare la paura?

Mi sento così....
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67

Gentile utente,

è possibile che lui provi ansia di fronte alla convivenza "vissuta" come perdita di libertà.

O perchè avvenuta dopo vari anni di vita da solo, oppure perchè lui "è così". E forse non lo sapeva prima di metter su casa insieme.

Ma, in ogni caso, se lui è in difficoltà, occorre che Lei sia attenta al contagio, cioè a non lasciarsi contagiare da stati d'animo di tristezza, inadeguatezza, ecc. Non è Lei XY (nome e cognome) la responsabile di tutto ciò; oppure anche sì, è Lei, MA non in quanto XY, bensì in quanto fidanzata che pone limiti ad es. al messaggiarsi con la collega.

Farvi seguire in un percorso psicologico sarebbe la soluzione più adatta, per evitare che tali stati d'animo che Vi rimbalzate a ping pong rovinino o distruggano la Vostra convivenza.







Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
ci può stare che di fronte ad un cambiamento come quello della convivenza affiorino ansie e paure.
E' naturale che lei sia entusiasta, ma non si senta in colpa per questo né per non riuscire a sopraffare le paure del suo lui in questo momento, può aver bisogno di tempo se in coppia non avete problemi.

Il suo ragazzo si è detto disposto a superare con lei, veda come vanno le cose, se non dovessero migliorare potreste ad esempio sentire direttamente un nostro collega, insieme.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte.
Oltre a sentirmi in colpa, pensavo che ci fosse anche una perdita di interesse/ sentimenti nei miei confronti da parte sua ( associato anche al fatto della collega), penso sia naturale.

Se pero è normale soffrire questa condizione e avere cosi tanta paura accettero i vostri consigli.


Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Spesso scelte più o meno impegnative destabilizzano, irritano e rendono ambivalenti...

Bisognerebbe conoscere più cose della psiche, educazione ricevuta, rapporto con il dovere e con il piacere....di questo ragazzo per saperne di più.

Cosa fa nella vita?

Immagino che da parte sua non deve essere un bel sentire, porti pazienza....sperando che oltrepassato il "fiume"...possa godere del piacere di questa scelta

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67


<<Se pero è normale soffrire questa condizione e avere cosi tanta paura<<

Non è che sia "normale" soffrire così, è "possibile". Cioè, non tutti provano gli stessi sentimenti.

Rinnovo il suggerimento. Farvi seguire in un percorso psicologico sarebbe la soluzione più adatta, per evitare che tali stati d'animo che Vi rimbalzate a ping pong rovinino o distruggano la Vostra convivenza.