genitori non accettano il mio ragazzo

buona sera.... ho un problema con la mia famiglia per quanto riguarda il mio ragazzo.. mi sono "fidanzata" a 15 anni per la prima volta con un ragazzo di un anno piu grande di me, la storia e' durata per quasi tre anni, poi ho deciso di lasciarlo per problemi con i suoi genitori che si ripercuotevanosulla nostra relazione e su di lui.. dopo cio' sono stata per quasi un anno sola per poi mettermi con un ragazzo che aveva 4 anni piu di me.. gia con questo ragazzo ho avuto scontri con la mia famiglia per poter stare con lui.. dopo 8 mesi di relazione mi rendo conto che non era la persona adatta a me e decido di lasciarlo.. passato non molto tempo incontro di nuovo il ragazzo della prima relazione e decidiamo di tentare di nuovo una relazione inquanto piu grandi e si presumeva piu maturi, ma non e' stato cosi..e' stato peggio della prima volta ed e' durata due anni.. negli ultimi mesi di questa relazione ho conosciuto un ragazzo con cui andavo molto d'accordo e mi stava vicino nei momenti critici della mia relazione.. il mese seguente del termine della mia relazione cominciamo a vedere che la nostra non era una semplice relazione... il ragazzo in questione e' quello del problema con la mia famiglia... ha 5 anni meno di me (e questo 3' uno dei problemi) e ha alle spalle una famiglia un po particolare... quando i miei genitori hanno scoperto questa relazione mi hanno messo difronte a una scelta perche non volevano in alcun modo che io frequentassi questo ragazzo..sono andata in un paese straniero in attesa di vedere che cosa fare e avere delle dimostrazioni da parte di questo ragazzo visto che era stato detto dai miei genitori che era stato tutto un raggiro per andare con una ragazza piu grande, che sono stat presa in un momento di debolezza e che la mia felicita' era solo un illusione.. dopo quasi un anno nonostante la distanza nonostante i problemi e tutto questo ragazzo e' ancora qui per me, ma i mie genitori non ne vogliono sapere e continuano a mettermi di fronte la stessa scelta se io dovvessi ancora frequentare questo ragazzo..
che cosa dovrei fare? come posso risolvere questo problema con loro?
io sono certa dei miei sentimenti e di quelli di lui, ma come posso vivere la mia relazione se la mia famiglia mi e' cosi ostile? tutto inutile spiegare, far vedere portare esempi di cose fatte da lui, tutto inutile... vedono solo l'eta' che ha e la famiglia da cui proviene..
grazie mille in anticipo...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Cara Ragazza,
non dovrebbero essere i suoi genitori a decidere al posto suo, ma lei a difendere la sua coppia, se lei è certa dei reciproci sentimetnti.
Posso comprendere la preoccupazione dei suoi genitori, ma la vita e le scelte sono le sue.
Dopotutto i genitori vogliono la felicità dei propri figli, se lei è felice con questo ragazzo dovrebbe magari essere più assertiva con i suoi cercando un dialogo possibile. Perché rtinuciare a una relazione a cui tiene?

Fino a quando lei accetterà le proposte dei suoi genitori e ubbidirà alle loro richieste sarà difficile per lei vivere il rapporto con serenità.

Per cui il rpoblema è quello di sentirsi più sicura e indeipendente emotivamente perseguendo le sue scelte affettive anche se i suoi genitori mon fosserod'accordo

Un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile ragazza,

Se faccio bene i conti il Suo ragazzo è poco più che maggiorenne e dunque - ipotizzo - magari i Suoi genitori ritengono non sia maturo per fare una scelta; e forse Lei nemmeno, considerate le traversie amorose che ha affrontate in questi ultimi anni.

Sta a voi ora dimostrare che il vostro amore è più forte dei dubbi degli adulti. E se tuttavia i loro dubbi avessero la meglio, vorrà dire che questo legame non era poi così forte...


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Io quando ho conosciuto questo ragazzo nemmeno sapevo la sua età, l'ho scoperta solo qualche mese più tardi e sono rimasta stupita perché pensavo avesse all'incirca la mia età.. La mia instabilità per quanto riguarda le relazioni passate sono state anche dovute all'infljenza di mia madre, sempre presente nelle mie relazione come se ne facesse parte lei quanto me.. Dopo il primo ragazzo, sembra che nessun altro gli andasse bene e mi ha sempre spinto fino all'ultimo a non lasciarlo, a sopportare ogni cosa dalla più lieve alla più pesante e eclatante, come se una ragazza di soli 19-20 fosse già sposata e con figli..
Con questo ragazzo che magari può essere reputato immaturo non ho mai visto la differenza di età, ribadisco: inizialmente quando l'ho conosciuto parlando con lui, stando con lui, vedendo i comportamenti, Ascoltando i ragionamenti e vedendo che era una persona con la testa sulle spalle e tutto, quando ho saputo la sua età sono veramente rimasta a bocca aperta..
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
<<La mia instabilità per quanto riguarda le relazioni passate sono state anche dovute all'infljenza di mia madre, sempre presente nelle mie relazione <<

E' quello che sta avvenendo anche ora. E dunque se vuole provarci seriamente, deve superare l'influenza materna per trovare una Sua strada personale.

Capisco che può essere faticoso non poter godere della condivisione materna, ma se gli effetti precedenti sono stati questi...

Saluti cari.





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Utente
Utente
E cosa mi consiglia di fare? Ho tentato a parlarci fargli capire le mie, le nostre intenzioni, a farle vedere ciò che vedo è provo io ma niente.. La pensa in questa maniera e in questa maniera vuole che la veda pure io e ricorre a tutti i mezzi (perfino a mentire) perché ciò avvenga.. Perché durante alcuni confronti mi sono permessa di dire che vorrei un po più di libertà, che vorrei sbagliare da sola e imparare le cose sulla mia pelle e non perché me lo dice lei, tutt'ora mi viene rinfacciato anche a distanza di tempo.. Ma oltre che in questa situazione in tutto è così... Penso che sia giusto che i genitori stiano dietro ai figli, che vogliono il loro bene e penso anche che i loro consigli siano preziosi e pieni di amore, buone intenzioni e esperienza, ma non che ciò diventi un imposizione, non sono una bambina.. Le ho detto che voglio sbagliare da sola, batterci la testa da sola, fare i miei errori e capirli da sola, ma niente.. Al momento è irremovibile, o così o così, e anche parlando dell'argomento mi vengono ripetute le solite cose e mi viene ribadita la cosa della scelta: o loro o lui.. Io non voglio scegliere nessuno, non voglio rinunciare a nessuno.. Vorrei semplicemente vivere una relazione con una persona come una coppia normale con la mia famiglia alle spalle..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente.
Fidanzato a parte, che rapporto ha lei con l'autonomia?
Autonomia decisionale?
Di studio?

Cosa fa nella vita?

Le sue scelte ed i suoi desideri passano sempre dal vaglio dei suoi genitori?

Un rapporto adulto - dove nel rispetto di tutti le scelte vengono negoziate e condivise - si costruisce nel tempo e, solitamente, va anche oltre il versante amoroso

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Sono una studentessa... E ovviamente tutte i miei desideri, le mie scelte, le mie decisioni passano da loro..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le sue passioni ed i suoi desideri non dovrebbero passare da loro., anche se è una studentessa.

Rifletta sul tipo di legame che ha con loro e cerchi di modificarlo parte do da ciò che può essere neutrale per loro, si abitueranno a viverla "pensante ed autonoma"

L'autonomia è un percorso....
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Utente
Utente
Al momento mi pare impossibile.. Per quanto cerchi di fare da sola, far vedere che sono una donna tutto sembra inutile.. Mi sento come un burattino..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
...anche Pinocchio si trasformò in bambino......coraggio...

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
<<tutte i miei desideri, le mie scelte, le mie decisioni passano da loro<<

Se si fa aiutare, con l'obiettivo di rafforzare la sua autonomia, forse può farcela.
Può passare anche attraverso il consultorio, spazio giovani, chiedendo un percorso con lo Psicologo/a di riferimento .


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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
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Utente
Utente
In tutto questo mi sento come un uccello in gabbia... Vorrei poter aver le mie libertà ma allo stesso tempo mi sento in volo verso i mie genitori.. Come una mancanza di rispetto nei loro confronti.. Mi hanno dato tutto, non mi hanno mai fatto mancare niente e sono certa che mi vogliono un bene immenso... Ma nonostante ciò mi sento soffocata sotto molti aspetti oltre a questo fatto che adesso è quello che mi assilla e logora più di tutti.. Perché oltre che a provocare in me questi problemi, queste frustrazioni e questi disagi, vengono recati di riflesso ad una altra persona che è costretta a sopportare anche per colpa mia tutta questa situazione senza meritarsela minimamente...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67

<<mi sento in volo verso i mie genitori..<<

Non penso che la direzione sia quella,
gli uccellini escono dal nido, NON vanno "verso i genitori". Certo che i genitori danno tutto, sono loro che si sono assunti questa responsabilità per aver chiamato al mondo un figlio che non lo aveva chiesto.

Ma al contempo diventano il loro carceriere se non lo lasciano andare.
Ma talvolta l'uccellino non riesce a spiccare il volo neppure davanti alla porta della gabbia aperta...

Lei quale uccellino è ? e quale vuole essere?




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Utente
È stato un errore di digitazione, volevo dire che mi sento in colpa.. Io mi sento pronta "a spiccare il volo".. Sono 6mesi che vivo all'estero, nella famiglia di un mio parente e mi sono resa conto di poter badare a una casa e a dei bambini da sola, cosa che bene o male sto già facendo dato gli impegni lavorativi e vari della famiglia in cui vivo... Mi manca un autonomia economica che essendo una studentessa è stata posticipata e dovuta al fatto anche che qui non posso lavorare essendo una cosa provvisoria e non un trasferimento permanente...
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Utente
Che anche questa è stata una scelta indotta di cui mi sono più o meno pentita.. Avendo frequentato un istituto tecnico potevo subito affacciarmi al mondo del lavoro ma ho seguito altri voleri... Molte volte avrei voluto andare a lavorare invece di frequentare l'università o fare entrambe le cose, ma sempre mi è stato negato o detto che non potevo fare entrambe