Mamma iper presente ed iperprotettiva. Cosa fare?

Salve, sono una studentessa (fuori corso) di 23 anni. Soffro di frequenti emicranie prevalentemente tensive e proprio per questo avevo iniziato un percorso di psicoterapia dal quale sono emersi problemi quali: ansia, depressione, attacchi di panico,e di manie ossessivo-compulsive legate a checking, cleaning e accumulo. Centro focale di questi disturbi è probabilmente il rapporto con mia madre e la totale assenza di mio padre.Sono stata cresciuta da mia nonna, per esigenze lavorative mia madre non poteva occuparsi di me ma nonostante questo sono molto legata a lei, provvede da sola al mio mantenimento (vivo lontana da casa e sono disoccupata) e le sono grata per tutti i sacrifici che ha dovuto fare per me, ma lei, spinta da ansie e preoccupazioni, mi ha sempre controllata. mi chiama almeno 3-4 volte al giorno (anche di più e in aggiunta alle 4 telefonate giornaliere di mia nonna che, se non rispondo, chiama mia madre), se non alzo la cornetta immediatamente va nel panico; cerca spesso il mio nome ed il mio cognome su internet ( pensa che io abbia un problema con il gioco a causa di un nick su un sito di scommesse riconducile a me ma che, davvero, non mi appartiene e a causa del mio apprezzare, in generale, il mondo videoludico); irrompe in camera mia senza nemmeno bussare per controllare se sono al telefono o al pc, cerca di schedulare lei i miei esami (mi paragona sempre ad altri) chiama le mie amiche per sapere cosa faccio o come mi comporto (atteggiamenti che potevo comprendere fino a 18 anni, ma che adesso, a 23, mi fanno sentire davvero soffocare). Per evitare che potesse farmi vergognare chiamando i miei amici ho troncato moltissimi rapporti, sono rimasta in contatto solo con un paio di persone, contatti che tento sempre di limitare perché mia madre ha i loro numeri, i loro contatti sui social etc. Instaurare delle relazioni con un genitore così presente non è sempre facile, ma nel mio caso non lo è stato anche perché io sono una persona introversa e forse leggermente misantropa, in generale apprezzo molto la solitudine. Dai 19 ai 23 anni ho frequentato 2 ragazzi e quando lei l'ha scoperto (perchè lei scopre sempre tutto!) ha iniziato con le ricerche ossessive nei loro confronti; uno dei due era più piccolo di me di un anno e mezzo e questo lei non l'ha mai digerito, ha sempre cercato di allontanarmi da questo rapporto che poi è comunque finito perché non eravamo compatibili e perché il disappunto di mia madre mi faceva sentire sbagliata per averla delusa. Gli atteggiamenti di mia madre nel controllarmi si erano leggermente attenuati perché non frequentavo nessuno ed ho trascorso un lungo periodo in casa con lei, senza mai toccare pc o cellulare sperando di rassicurarla, fino a quando non mi sono innamorata di un ragazzo di 4 anni più giovane. Avendo capito che comunque doveva esserci qualcuno nella mia vita, In una delle sue solite ricerche, ha rintracciato questa persona, ed ha scoperto la sua età...dramma! Come devo reagire? Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Gli atteggiamenti di mia madre nel controllarmi si erano leggermente attenuati perché non frequentavo nessuno ed ho trascorso un lungo periodo in casa con lei, senza mai toccare pc o cellulare sperando di rassicurarla"

Gentile Utente,
Così facendo ha rinforzato il comportamento di sua mamma, la vita è sua e lo è anche la vita affettiva e relazionale.

Perchè queste investigazioni?
È il suo privato e lei non è minorenne.

Solitamente in situazioni così ci sono due partners: il controllante ed il controllato, che sottomettendosi ....rinforza il controllante


Si faccia aiutare e si rimetta al timone della " sua" vita

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

la mamma agisce così certamente di buon cuore, ma DEVE essere arginata, altrimenti a te non verrà solo l'ansia e dovrà troncare amicizie e relazioni sentimentali, ma farà terra bruciata attorno! :-)

Sulle ragioni che spingono la mamma a comportarsi in questo modo possiamo fare tantissime ipotesi, ma certamente non deve essere facile neppure per la mamma accudire una figlia da sola ed elaborare la perdita e assenza del papà. Quindi possiamo ipotizzare che la mamma abbia bisogno di tenere tutto sotto controllo per il timore di perdere (anche te), cercandoti in modo maldestro ed esagerando nei modi.

Questo non toglie che per te sia difficilissimo e che tu non debba pagare questo prezzo altissimo: bisogna arginare la mamma, magari cominciando a rispondere meno al telefono, magari in modo graduale. E, soprattutto, tollerando l'ansia della mamma che all'inizio aumenterà e sarà incontenibile!

La psicoterapeuta ti sta aiutando a mettere questi paletti con mamma e nonna?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Grazie ad entrambe,
La mia terapeuta dice esattamente le stesse cose e come avete ben detto, quando tento di "allentare il guinzaglio" l' ansia di mia aumenta e la tensione diventa, per me, insostenibile. In questi casi, si alternano in lei rabbia ad atteggiamenti da "vittima" con la conseguenza di far scattare in me un terribile senso di colpa.
Continuerò a tentare comunque, spero di riuscire a cambiare le cose. Grazie!
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Vedra' che con il giusto aiuto riuscirà a cambiare se stessa e di conseguenza la relazione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"...quando tento di "allentare il guinzaglio" l' ansia di mia aumenta e la tensione diventa, per me, insostenibile..."

Bellissima espressione, complimenti! :-)

Ma è proprio lì l'inghippo, perché i tuoi cedimenti con la mamma ti fanno fare un passo indietro e quindi inviano messaggi ambigui alla mamma che, al contrario, diventa ancora più accanita e controllante.

Cordiali saluti,
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
Tra noi on line e la Sua psicoterapeuta di persona Le abbiamo dato delle dritte di argine alla sua mamma.
Ma Lei quali difficoltà prova nell'applicarle? Sensi di colpa? di inadeguatezza? o che altro...





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, concordo del tutto con le colleghe, questa mamma va arginata, deve capire che facendo così la danneggia.. glielo dica ed anche cerchi di trovare un lavoro, anche un lavoro al di sotto delle sue qualità, per uscire, guadagnare ed avere una autonomia di movimento e di soldi in tasca, e contatti sociali.. Provi ad avvicinare la mamma a qualche gruppo, parrocchia, ricamo o lingue non importa, in modo che possa avere orizzonti diversi.. ma soprattutto non perda di vista i suoi , di lei, desideri..senza sensi di colpa !

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottoressa Brunialti e Dottoressa Muscarà Fregonese per le risposte, proverò ancora a mettere in pratica i consigli ricevuti e tenterò di avvicinare mia madre a qualcosa che possa coinvolgerla.
In merito alla domanda della Dott.ssa Brunialti, le mie difficoltà nel mettere i paletti stanno proprio nel fatto che appena mia madre si sente allontanata inizia a rinforzare i suoi atteggiamenti di controllo: chiama più spesso e quando devo affrontarla si arrabbia e inizia a toccare argomenti vecchie, a puntare su vecchie ferite in me mai rimarginate del tutto per ferirmi e a ricordarmi che lei è quella che ha fatto più sacrifici in assoluto, rinfacciando i miei fallimenti ed i soldi che comunque lei, a causa mia, ha buttato. le discussioni diventano così feroci ed io, per farla smettere, mi chiudo a guscio e mi sforzo di darle ragione; se invece reagisco con altrettanta furia la situazione degenera e termina con lei che ripete (ancora per circa 2h dal termine della lite in sè) che io ho dei problemi e devo farmi curare da uno specialista... ora mi viene da ridere, ma in quei momenti è davvero brutto, soprattutto perchè lei tocca sempre argomenti che non hanno niente a che vedere con il punto di partenza, cioè il fatto che io tenti di allentare la sua presa. Se io inizio a limitare le telefonate o provo a chiuderle prima (perché la media di una telefonata è 30 minuti) inizia a sospettare le cose più assurde, tra queste che io debba giocare ( perché, come spiegato nel post iniziale, a causa di un nick su un sito di scommesse riconducibile a me ma NON mio lei pensa che io abbia un problema con il gioco..) o che a casa mia ci sia la persona con la quale ho una relazione e che questo implichi atteggiamenti disdicevoli (quando in realtà io magari sto semplicemente studiando...) e quindi le sue soluzioni sono minacce di distruggere pc e telefono (mai concretizzate). Inevitabilmente in tutto questo caos a me salgono ansia e panico e nello specifico, quando mi si ricorda che sono in ritardo con gli studi mentre gli altri vanno avanti con ottimi risultati penso di averla profondamente delusa e inizio a sentirmi profondamente colpevole, inadeguata e inferiore al resto del mondo, quindi riscatta in me il bisogno di compiacerla assecondando i suoi atteggiamenti controllanti... un circolo vizioso insomma.
Mi scuso per il papiro ma riassumere una situazione, per me, così caotica e complessa non è facile.
Grazie ancora!
[#9]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<le mie difficoltà nel mettere i paletti stanno proprio nel fatto che appena mia madre si sente allontanata inizia a rinforzare i suoi atteggiamenti di controllo<<

Certamente le sue giornate e la Sua vita non sono facili, con questi problemi!
Si dovrebbe dirLe: finisca presto lo studio e si renda autonoma.
Eppure se tutto ciò venisse verbalizzato, senz'altro scatterebbero controllo e boicottaggio.

E dunque la Sua strada deve proseguire in modo protetto.

[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Certo che è in ritardo con gli studi, con questa spina irritativa nel fianco.

Manipolazioni, sconfinamenti, sensi di colpa, minacce e così via,.....non aiutano di certo la qualità di vita .

Se lei interrompesse questi circuiti così destabilizzanti, tra telefonate e controlli, cosa succederebbe?
Come reagirebbe sua mamma?

Se non rispondesse più?
Se non desse più spiegazioni?

E lei, soprattutto, come si sentirebbe?


[#11]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Randone, quando ho provato mia madre si è molto irritata ed obiettivamente non si poteva più vivere perché ogni sciocchezza si trasformava in una litigata immensa ed infinita infarcita di accuse di ogni genere. Insostenibile. Io voglio davvero molto bene a mia madre, vorrei davvero essere all'altezza delle sue aspettative, ma allo stesso tempo non posso reggere i suoi standard. Quando, invece, provo a spiegarle che i suoi modi sono per me deleteri è come se la pugnalassi, si rattrista e dopo deduce che comunque il problema sono evidentemente io perché non mi sforzo di comprenderla, non apprezzo i suoi sforzi e prendo sempre le decisioni sbagliate... e lì, ovviamente scatta in me il senso di colpa...
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