Continuare a costruire una relazione finita

Gentili Dottori

Sono un ragazzo di 22 anni e quasi un mese fa circa ho conosciuto una ragazza di 21 anni. Ci siamo conosciuti tramite un nuovo gruppo che sto frequentando. Lei subito molto innamorata di me si è fatta avanti ed io ho ceduto perché preso alla stessa maniera. Anche se è stato circa un mese per noi che l'abbiamo vissuta è sembrata durare molto di più. In questi anni ho avuto altre storie, anche più durature, ma mai intense e mature come questa, e dove ci fosse pari voglia e amore da ambo le parti. Entrambi siamo due bravi ragazzi, con la testa sulle spalle, forse la vera differenza è che lei è più precisa e ordinata, e io sono il classico genio e sregolatezza, e tendo a volte a dare meno attenzione alla forma a differenza sua. Lei si sta per laureare in Psicologia tra un mese, e io sono al secondo di Scienze Politiche. Cercando di riassumere, una settimana prima di un esame, che ho dato il 10 Giugno, inizio ad essere colto da un esaurimento nervoso, o almeno così l'ho definito. Stavo perdendo le energie mentali e fisiche per fare tutto e volevo buttare alcune cose all'aria. E in data 1 Giugno mi reco a casa sua e le parlo di alcune cose che sentivo dentro . Tipo le dissi cose 'Vorrei sbarazzarmi/uccidere la gente che si mette contro i miei interessi, affettivi e non', e roba di questo genere. Le dissi però che probabilmente sarebbe passato e mi sarei rinnegato io stesso i giorni dopo, e che tutte quelle cose dette erano causa di stress, fatica e il caldo incombente. Lei mi comprende, e mi aiuta a razionalizzare. In quella settimana anche lei da i suoi ultimi esami , ma io mi scuso con lei per non esserle riuscito a dare quel sostegno che meritava, perché mi mancavano le forze. Sabato 6 Giugno usciamo per andare a Napoli (noi siamo della provincia) al compleanno di un'amica. Non riusciamo a trovare la via , perdiamo l'altra macchina che ci faceva strada e la serata si fa pesante. Al ritorno l'auto inizia pure a guastarsi e si spegne nei pressi di casa nostra. Chiamo mio padre che appena arrivato esagera con le parole contro me e i presenti (due amici e la mia ragazza). Allora io gli dico le peggiori parole possibili ed immaginabili (cosa che di solito non faccio), preso dallo stress. e dopo quella serata lei ha preso la decisione di lasciarmi,nonostante dica di amarmi. In un paio di giorni è successo tutto questo e in concomitanza degli esami. Ne abbiamo parlato molto , e dice in sintesi che dopo quella scenata ha perso fiducia e fede in me, e che nonostante l'amore, mi voglia amare non come fidanzato, ma sotto un'altra forma (amico o non si capisce cosa). Uscendo insieme col gruppo , mi ha rivelato desideri (di essere abbracciata, di toccarle la mano , di guardarla ecc.) non da amici. Lei dice di essere sicura e non tornare indietro.Dice di avermi idealizzato. Ma io vedo delle contraddizioni, e da parte mia vorrei continuare con lei. Perciò vi chiedo un consiglio su come procedere, visto ciò che c'è da parte di entrambi. Grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,
È probabile che quella serata finita non proprio bene abbia fatto capire a questa ragazza che cosa si aspettava da te e che cosa invece fai di solito... anche se tu dici che di solito non ti comporti in quel modo. Eri in imbarazzo? Come mai ti sei lasciato andare quando è arrivato il paoá? In ogni caso vista la frequentazione per nulla assidua è probabile che la vera ragione sia qualcosa che riguarda la ragazza. Magari ha capito che non le piaci come pensava....

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2020
Ex utente
Non ero in imbarazzo, anche se sono stato male per averla fatta soffrire. Parlandone con la gente sembra che io non abbia fatto nulla di grave, ma per lei è come se le fosse crollato un mito. In cuor mio vorrei farle capire che non si è sbagliata su di me, che quel mito è veramente reale. Se mi sono andato lasciare usando parole pesanti e volgari contro mio padre è perché lui è l'unica persona al mondo che mi istiga a farlo. E nonostante questo ho acquisito l'autocontrollo per non farlo, ma quella sera maledetta ho ceduto per tanti motivi e vorrei tornare a quel punto per non mandare all'aria la mia relazione speciale con questa ragazza. Vedo in lei delle titubanza, se da un lato si dimostra ancora molto sicura di questa decisione e dice di non essere una persona che torna indietro su queste cose, dall'altro a volte sembra lei stessa cedere su piccole cose , sia quando ci vediamo in gruppo, sia quando comunichiamo dal cellulare. Non posso naturalmente farvi leggere le discussioni, ma lei dice che preferisce soffrire da sola che assieme a me. Perché mi fa capire che lei ci soffre per questo. Adesso, a differenza di prima, ci sentiamo solo tramite messaggi e quando usciamo in gruppo.Vorrei dei consigli, per avviare un percorso di riavvicinamento e per gettare le basi per una nuova costruzione del nostro rapporto,per poter riaccendere in lei quella cosa che l'ha fatta innamorare all'inizio, e dimostrarle che non era sbagliata la prima immagine che ha avuto di me. Ma ho bisogno dell'aiuto di voi dottori, per non fare più passi falsi. Grazie .
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>In cuor mio vorrei farle capire che non si è sbagliata su di me, che quel mito è veramente reale.<<
bisogna comprendere che il "mito", per definizione, non è mai reale, quindi sarebbe a mio avviso controproducente alimentare questa visione nella ragazza, proprio perché è qualcosa di diverso dal suo essere.

Se basta così poco per innescare una crisi di coppia, che lei descrive intensa e matura, significa (probabilmente) che l'idealizzazione, forse reciproca, ha giocato un ruolo importante nella creazione del vostro rapporto, ma questa deve lasciare spazio (nelle relazioni mature) a come si è veramente, quindi non soltanto per gratificare il "bisogno" di avere un partner fatto in un certo modo.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2020
Ex utente
Gentile Dr. Del Signore

Quell'istante di scoppio e di rabbia, è stato un istante, e vorrei che rimanesse tale. So di non essere così, perciò vorrei che non pregiudicasse il rapporto che ho con questa persona, anche se già l'ha fatto in buona parte. Ed ecco perché torno a dire che il "mito" in verità è fin troppo reale, ma lei non crede più a queste cose, e dice che ha paura di poterci fare del male a vicenda riavvicinandoci. Io so che non è così, siamo due ragazzi con la testa sulle spalle, e maturo in fretta dai miei errori. Avendo avuto svariate relazioni con ragazze e donne di tutti i tipi, posso confermare che in questo caso non c'era nessuna aspettativa da ambo i lati (o almeno dal mio) di trovare il partner "ideale". Non volevo neanche fidanzarmi in quel periodo anche se sono stato soggetto a corte di altre ragazze; ma poi è arrivata lei e abbiamo capito subito la sinergia, la capacità di affrontare i problemi insieme, di capirci anche con poco. Adesso è tutto frenato da un solo episodio, che ha messo in cattiva luce il sottoscritto. Se sapessi che quello scatto d'impulsività sia veramente un mio lato, sarei io stesso a darle ragione e a concludere questo rapporto. Ma così non è e lo so. Ho costruito e faticato molto per essere ciò che sono ora. Grazie ancora.