Madre opprimente

Vi scrivo perchè ho difficoltà a sostenere questa situazione. Ho 22 anni e sono sempre stata una ragazza abbastanza ubbidiente e molto riservata. Non ho mai dato nessun problema poichè l'unico mio interesse è lo studio. Passo infatti intere giornate sui libri e ritengo che tante altre cose possano essere secondarie. Sono fidanzata da quasi tre anni e da uno circa viviamo molto lontani (Napoli/Milano) per motivi suoi di studio. Ho sempre concepito la realizzazione personale come l'obiettivo principale della vita, tanto da non oppormi mai ma piuttosto incoraggiare il mio ragazzo qualora volesse allontanarsi. Tutto ciò però mi ha portato ad essere più sola, poiche se prima dopo un'intera settimana di studio il mio ragazzo era l'unico momento di relax, ora ho perso anche quello anche a fronte di amici che sono spariti e di quelle poche amicizie che purtroppo abitano ugualmente distanti. Tutto ciò però è sempre stato motivo di discussione con mia madre: non ha mai tollerato la mia relazione, non mi permette di andare a trovare il mio ragazzo e addirittura sostiene che per egoismo lui mi abbia abbandonato, così come hanno fatto tutti i miei amici e la colpa è solo mia. Il suo opporsi mi ha portato negli anni ad essere sempre più fredda con lei e ad aver paura e noia di parlarle addirittura. Sono tre estati che a fine degli esami io non posso regalarmi un viaggio, poichè lei non vuole e se vuole mi costringerebbe solo a partire in comitive perchè non vuole lasciarmi da sola col mio ragazzo. Purtroppo nonostante le mie numerose richieste nessuno è mai disponibile e quindi mi ritrovo a passare mesi sempre da sola. Anche a seguito di una discussione abbastanza accesa col mio fidanzato la situazione è peggiorata. Manca totalmente la possibilità di un dialogo. A fronte di tutto ciò quest'anno mi sono voluta fare forza e decidere di partire ugualmente: di nuovo nessuno disponibile e quindi saremo io e il mio ragazzo. Ovviamente al mio dirlo non mi è stata nemmeno concessa la possibilità di spiegarmi e sono giorni che vengo solo insultata così come il mio ragazzo. Vivo un forte stress emotivo, mi ritrovo a piangere sui libri e da qualche giorno ho anche delle perdite per stress. La cosa che più mi fa rabbia è che lei ritenga che io non decida per me, ma sia lui a farlo. Ho una famiglia molto piccola (i miei genitori sono separati e ho rotto completamente i rapporti con mio padre a seguito di violenze). So che il suo comportamento può probabilmente scaturire dalla questione di mio padre, ma io non ce la faccio più sono esasperata.Sono determinata a partire perchè credo di meritarmelo come tutte le giovani ragazze, anche perchè se non lo faccio mi si apre solo la prospettiva di starmene sola qui deprimendomi, rattristando di nuovo il mio ragazzo e comunque continuando a provare astio per lei. Ogni tanto bisogna strapparsela l'autonomia? Un giorno vorrò andarmene da qui, vorrò fare il medico altrove e lei si oppone anche a questa cosa..
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, molto in gamba e molto sola, tenga duro, che quella che ha ragione è Lei, per calmare le acque forse potreste prendere in considerazione di prendere contatto col CTS cioè con il centro Studentesco che è molto efficace e organizza vacanze non care e simpatiche, poi quando siete lì , è possibile sceglier questo o quell'alberghetto, decidete voi con chi e se frequentare questo o quello,altrimenti ci sono volendo i villaggi..
Ogni tanto bisogna strapparsela l'autonomia , può capitare , provi però a dire a sua madre che desidera evitare di andare per il mondo disarmata.. e pensi anche se non sia il caso di rivolgersi ad un Collega de visu , al Consultorio ad esempio, in cui possono parlare anche con sua madre , che mi appare legata ad uno sguardo sul mondo, scusi il mio cinismo.. purtroppo per lei .. perdente..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Essere obbedienti ed avere solo lo studio come interesse, immagino, avrà dato potere a sua madre.

L'autonomia e la libertà vanno conquistate, se c'e' una mamma opprimente c'e' una figlia che si fa opprimere....


Ascolti il suggerimento della Dott. Muscara' vedrà che qualcosa può cambiare...

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la disponibilità e la rapidità della risposta. Riguardo il cinismo può tranquillamente permetterselo: io stessa mi reputo una persona cinica e la sua visione ormai è una gabbia che mi sta man mano avvolgendo e diventando insopportabile. Riguardo il consultorio, avevo vagliato anch'io l'ipotesi di andarci. So bene che il benessere psicologico deve essere alla base di tutto, specie a fronte degli studi che ho intrapreso come lei può ben sapere. Le dirò il suo consulto mi ha dato un piccolo aiuto alla determinazione della mia scelta: è una scelta a carico mio anche in termini economici, poichè utilizzerò una quota di una borsa di studio vinta alla maturità e che da anni conservo proprio per realizzare questo mio piccolo desiderio.
Le auguro una buona domenica
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Utente
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Grazie Dr.ssa Randone, è una concezione che ho adottato anch'io da tempo. So bene che ormai il mio volere è il mio potere..
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Utente
Utente
Care dottoresse, la situazione è degenerata : mia madre ha telefonato i genitori del mio ragazzo, ovviamente basando e addossando tutte le colpe al figlio della mia solitudine del mio cambiamento, del mio stress psicofisico su di lui. La sua famiglia insieme a lui che mi ama, si sono seriamente preoccupati delle parole dette al che per evitare drammi in famiglia, mi ha detto di lasciar perdere questo viaggi con lui e magari di andarci con mia madre. Lui vuole che io sia tranquilla e stia bene evitando coseche potrebbero distrarmi da tutto. Ma io quando potrò stare veramente bene? Scusatemi ma davvero no so più come stare veramente bene..
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
La decisione di recarsi presso il Consultorio e chiedere un incontro di persona con uno Psicologo si fa più urgente, ed auspico che questo nuovo grave evento La faccia decidere a chiedere aiuto: così sola è difficile farcela.

Riguardo all'esborso, il consultorio è gratuito o con un modestissimo ticket.

Lo faccia al più presto.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Ho provato a cercare su internet alla voce "consultorio Napoli", mi ha indirizzato verso un'associazione chiamata Aide. Ne sapete qualcosa in più? Potete indirizzarmi eventualmente su cosa cercare? Grazie ancora una volta
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Provi alla sua ASL di appartenenza dovrebbero indirizzarla loro.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
I consultori sono di pertinenza dell'Azienda Sanitaria, dunque pubblici.

Veda in.

http://www.aslnapoli1centro.it/82

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Utente
Utente
Ringrazio la gentilezza delle risposte, che purtroppo mi ritrovo a commentare solo ora. Non so perchè riscrivo qui, forse perchè al momento è la mia unica finestra su un mondo di adulti che per una volta ritengono che io abbia ragione. Sono decisa a richiedere un consulto psicologico ma mi si avvallano numerosi dubbi, primo fra tutti quello di un suo cambiamento. Conosco mia madre abbastanza bene da ritenere che anche una via del genere mi porterà ad ottenere ulteriore negazione da parte sua sino al non presentarsi se gliene parlerò o addirittura presentarsi e rimproverarmi comunque dopo. Ho affrontato più volte la discussione, anche all'ennesimo tentativo di partire organizzando con un nostro amico: ho ottenuto come risposta "fai come vuoi ma dopo sono morta per te". Non mi spaventa la violenza psicologica, perchè ormai il melodramma non attacca molto su di me. Ma mi spaventa il minacciare la tranquillità di chi mi sta intorno, con le sue isterie, persecuzioni, ho paura che pian piano anche qualora io uscissi di casa da questa porta, il suo atteggiamento porti gli altri ad allontanarmi. A seguito della telefonata coi genitori del mio ragazzo sento si sia leggermente affievolito il rapporto mio con loro di complicità reciproca .Allora ho nuovamente deciso di rinunciare a questa proposta, garantendo al mio ragazzo di partire tranquillo senza che vada anch'io poichè le reazioni di mia madre porterebbero anche lui allo stress. Quando potrò finalmente pensare a cosa voglio veramente io e quale può essere il mio modo di essere felice? Vivo in una casa che ogni giorno mi accorcia il respiro. E la mia paura più grande è quella di rinunciare ad essere forte e a ciò che voglio nella mia vita.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Per non rinunciare ad essere forte e determinata, vista la situazione, un aiuto ci vuole , segua i nostri precedenti consigli , ma subito, ha dovuto rinunciare a troppe cose nella vita e non è giusto .. Cari saluti se crede ci riscriva.. !
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Utente
Utente
Grazie Dottoressa, una buona giornata a lei.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<Quando potrò finalmente pensare a cosa voglio veramente io e quale può essere il mio modo di essere felice? <<
Risposta: quando prenderà decisioni per sè, e non basate sulla paura di toccare equilibri. Che del resto sono di per sè già ora fonte di grande frustrazione.

La decisione di chiedere un consulto psicologico è strettamente personale e non occorre proprio venga comunicata alla madre, tanto più alla Sua età.

Saluti cordiali.



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Utente
Utente
Gentile dottoressa ha colto il bersaglio in pieno sul prendere decisioni per me piuttosto che ave paura di toccare gli equilibri, nemmeno i miei ma quelli altrui. Il consulto per me è assodato che lo richiederò la questione era se eventualmente indirizzario verso un piccola "terapia" familiare. Le dirò, questo continuo scegliere non per me ma per per altrieèstato anche purtroppo iincentivato dalla decisione di mettere fine a quel viaggio, quel mio piccolo progetto dopo quella telefonata : ho creduto o forse sperato cheil vconfronto con altri "più adulti" sarebbe giocato di poco a mio favore, ma giustamente ed essendo comunque estranei ho trovato un altro muro questa volta di difesa. Volevo solo chiedere questa cosa dato che mi trovo : qualche giorno fa mia madre ha detto "se davvero ci tieni tanto voglio farti partire solo voi due ma andatevene qui nel Cilento (sono di Napoli) magari in un villaggio in un posto sul mare e goditi a fare nulla". So bene che mettere delle condizioni è comunque una mezza sconfitta, ma si è aperta almeno una piccola breccia? Purtroppo il mio ragazzo già parte e quindi purtroppo è come quasi sempre quelle ferie che ha non potremmo sfruttarle tutte per stare finalmente un po' insieme.. E io saròdi nuovo qui
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Accettare la via di mezzo - cioè le condizioni - vedendo il bicchiere mezzo pieno può essere segno di realismo!
Non penso Le ci voglia molto per prepararsi e partire insieme.
Se non lo fa, si può ipotizzare una sua paura...

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Utente
Utente
No io lo avrei fatto immediatamente e subito qualsiasi posto sarebbe stato, ma quei giorni di ferie che il mio ragazzo aveva li usa prevalentemente ormai per un altro viaggio, di cui aveva preso il biglietto dell'aereo.. Non ho ancora detto a mia madre che lui parte uguale e spero vivamente che quando lo saprà non ritorni 1000 passi indietro, perché sarei nuovamente io a rimetterci
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
"terapia famigliare", Lei ipotizza in #14.

Non so se Sua madre mai accetterà di mettersi in discussione.

Ognuno, Lei che scrive, può decidere solo per sè.
E dunque ipotizzi un intervento individuale.
Può avvenire al Consultorio, senza che sua madre ne sia informata (Lei ha l'eta più che sufficiente...) e senza grande esborso.

Riprenda in mano la propria vita, è importante.

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Utente
Utente
Gentilissimi. Dopo un anno, ho ripreso la mia vita, ho mangiato di più a seguito dell'eccessivo dimagrimento per insicurezze e stress e ho iniziato a uscire e frequentare delle amiche splendide. Ho strappato il consenso di un viaggio con loro e il mio ragazzo per Parigi, annullato poi per fatti di cronaca. Ma mia mamma non è cambiata. Continua ad usare sempre lo stesso tipo di violenza, fisica e verbale. Mi chiama anoressica (e non lo sono), fissata perchè pratico un'attività fisica fai da te ( per non farle spendere soldi). Il mio ragazzo qui a casa mia non ha più messo piede se c'è lei e ho accettato il suo volere. E lei continua a non accettare la mia relazione, addirittura dicendomi che lui mi tradisce e si fa le scappatelle ( su 0 basi ovviamente). Quest'anno abbiamo trovato un villaggio qua vicino, rispettando le condizioni imposte lo scorso anno e anzi scegliendo uno dove c'è un nostro amico con altri. Lei ha reagito di nuovo male, obbligandomi anche che io devo fare la specialistica e stare in casa con lei, perchè poi lei rimane sola e io non devo. La mia decisione di partire è irremovibile, ma mi preoccupo seriamente per lei. Come posso fare a lasciarla andare un po'? Ogni volta è la stessa storia..
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

bene per i progressi, ma farsi aiutare sarà probabilmente indispensabile per fare il passo.

Noi da qui abbiamo fatto tutto quanto potevamo.

Saluti cordiali.





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Utente
Utente
Si, probabilmente ha ragione.
Grazie mille e buona giornata
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Un vivo augurio! Ce la può fare.
La vita - probabilmente - è una; va vissuta.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Ecco, appunto, la vita è una! Coraggio..