Paura di vivere?che cos'ho?

Buongiorno e buona domenica a tutti,
vi chiedo un consulto perché da alcune settimane sto davvero molto male e spero possiate darmi qualche preziosa indicazione. Ritengo sia doveroso fare un passo indietro affinché possiate capirmi.
Il 31 dicembre del 2012 sono stata licenziata dal mio lavoro "storico" (chiusura filiale) con cui avevo un rapporto di odio-amore molto complesso: odio perché ero sempre sola rinchiusa in un ufficio, amore perché avevo uno stipendio, era stato il mio primo lavoro dopo la laurea ed avevo visto nascere l'attività, contribuendo attivamente alla sua crescita. Da allora l'unico lavoro vero che ho avuto è stato di soli 4 mesi in una grande multinazionale che ha sede nella città del mio ragazzo (non è stata una scelta voluta da parte mia, ma una mera casualità).Dato che io abitavo in un'altra città, a più di 20 km dal mio lavoro,per comodità a settembre 2013 mi son trasferita a casa del mio ragazzo (vive solo nella casa di famiglia, entrambi i suoi genitori sono morti). Fino ad allora ero sempre andata da lui il sabato e la domenica e lo aiutavo nella sua attività(aperto 7 gg su 7), in quel periodo mi limitavo a tornare dai miei genitori un paio di volte a settimana. Dopo essere stata licenziata anche lì (non hanno confermato il periodo di prova per ragioni economiche), stavo dal giovedì al lunedì sera dal mio ragazzo e il resto del tempo con i miei.Facevo piccoli lavoretti come interprete, traduttrice, hostess, ripetizioni, insegnamento in corsi di lingue, i quali mi hanno consentito di mettere addirittura qualcosina da parte. Il terremoto c'è stato a fine maggio, quando nel giro di 3 giorni ho fatto 3 colloqui e son sta presa in tutti e 3 i casi(sede di lavoro sempre città mio ragazzo: caso o destino?). Anziché gioire mi sono sentita disorientata, con molta fatica ne ho scelto uno, ci son stata 2 giorni e poi ho dato le dimissioni perché mi trovavo molto male (non mi piacevano mansioni, colleghi antipatici). Ho quindi chiamato quelli di un altro dei 3 lavori, cercavano ancora, e da allora (23 giugno) lavoro lì e sto in pianta stabile dal mio ragazzo.Non lo aiuto più nel suo negozio perché sua zia, che lavora anche lei lì, mi ha pesantemente offesa e maltrattata.Sto molto male perché son profondamente infelice e non riesco a capire perché, in teoria dovrei essere contenta perché ho un lavoro (per ora per 3 mesi), un ragazzo che mi ama, una casa (lui vuole che io viva sempre con lui, indipendentemente dal lavoro, e sta facendo fare dei lavori di ristrutturazione pensando a noi).Come se tutto ciò non bastasse, devo anche imparare a guidare al più presto (ho la patente ma non so guidare) perché in futuro mi servirà se dovessero confermami a lavoro e io odio guidare e mi fa paura. Ieri sono stata tutto il giorno con i miei (mio padre mi ha fatta guidare, mia madre mi ha insegnato una ricetta) e mi son sentita molto meglio. Non riesco a capire che cos'ho, una parte di me spera mi licenzino. Aiutatemi a capirmi, grazie infinite
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, il passaggio all'età adulta con le sue fatiche, compromessi, scelte, ostacoli da superare è spesso anche pesante, oltre che positivo, adesso le è capitato tutto insieme, forse non facile , ma può essere riletto diversamente .. forse le mancano le attenzioni dei suoi genitori, ci può andare qualche volta di più, può raccontare a loro le sue difficoltà..Mi rendo conto che questo mio discorso , può sembrare anacronistico, perchè lei non è una ragazzina, ma le ragioni del cuore possono prescindere dalla realta' oggettiva.. In fondo molte sono le tappe felici raggiunte , sia contenta di sè stessa.. !
Prenda anche in considerazione un percorso con un Collega de visu , anche al Consultorio, per sentirsi appoggiata, compresa , valorizzata..
E complimenti invece, che tre proposte di lavoro in un colpo, sono straordinarie , di questi tempi..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa per la sua risposta e per i complimenti.

Nel frattempo ho cominciato a sentirmi, se possibile, ancora peggio: sono talmente ansiosa che non riesco a fare nulla.
Tutto è una tortura: svegliarmi, alzarmi, vestirmi, mangiare... Sul lavoro rendo molto poco, litigo sempre con il mio ragazzo e ho cominciato a sviluppare dei sentimenti negativi verso di lui (rancore, risentimento, rabbia).

Non riesco a capire come dei fatti di per sé positivi siano per me tanto negativi.
Non sono MAI tranquilla: ho sempre le palpitazioni, mi manca l'aria, quando devo parlare mi esce poca voce e bassa. Mi sento molto stupida, un'handicappata, chiunque al mio posto sarebbe felice. Tutto è difficile per me, infattibile.
Sto seriamente pensando di licenziarmi (tanto lo faranno loro tra un po' se continuo così) e di lasciare il mio ragazzo. Tanto così sto male, sono profondamente infelice.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Come mai Lei collega questa sintomatologia al lavoro o comunque a questi cambiamenti, come se ora l'ambiente che frequenta fosse tossico?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, tutti questi cambiamenti , compiti, doveri, tutti insieme .. sembrano spaventarla, è come se avesse paura di volare, intraprendendo un lavoro e soprattutto un ruolo indipendente autonomo e pensasse di non farcela , che è tutto troppo costoso, faticoso.
Come le dicevo prima .. si faccia aiutare da un Collega, ma anche vada dal medico di base e vediamo di escludere, come spero , fattori fisici..Spero che mi ascolti, con questo strumento non si può fare di più, ma sappia che moltissimi utenti hanno problemi, paure , in questo passaggio che la spaventa.. coraggio si prenda per mano e si dia aiuto.. ma senza perdere altro tempo e giovinezza..