Sono inutile ?
Anche in una struttura pubblica , se crede..
Le faccio molti auguri di coraggio e sguardi positivi e veloci, Lei è giovane, può cambiare il colore della sua vita se si dà aiuto..
Cosa ne pensa?
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Nel condividere le riflessioni della Collega, anche io le dico "testa alta"
È così remissiva, gentile, dimessa....certo che non si accorgono di lei.
Ma lei stessa si accorge di quello che desidera?
Non desidera?
Vuole davvero?
Quali sono i suoi sogni nel cassetto?
Ha delle passioni?
Delle trasgressioni?
Fa, ogni tanto, qualcosa di folle, di contro corrente?
Ad essere se stessi e, soprattutto, presenti a se stessi e di conseguenza al mondo, lo si può anche imparare ....
Coraggio!
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.
Vorrei integrare la Sua riflessione individuale parlandone di un principio di "Psicologia Sociale".
Gli esseri umani, sebbene evoluti rispetto ai propri lontani progenitori a 4 zampe rispondono, per quanto attiene la socialita', alla "logica del branco".
Un branco deve, per sopravvivere, essere autonomo, sano e sapere scacciare il nemico.
Quindi deve difendere i suoi membri in base alla loro rilevanza nel branco.
Quanto piu' un membro e' rilevante , e apporta valore al branco, tanto piu' sara' da questo difeso.
Rapportando tale "istinto" agli esseri umani, forse Lei, con il Suo sentire, che esternera' inconsapevolmente, non da' nulla al/ai suo/suoi branco/chi.
Lei chiede, si aspetta, si addolora, ma non apporta valore ai suoi branchi di riferimento (lavoro, famiglia) e quindi viene un po' "abbandonata".
L'affetto e' un enorme valore, quando c'e, che rende la persona amata indispensabile al partner, con il quale forma una coppia. Espressione minima di un "branco".
Altrimenti si sta nella dimensione "sociale" che Le ho illustrato.
Spero di esserle stata di aiuto e di avere promosso una riflessione in Lei.
I migliori saluti e auguri.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Non meravigliano quindi certe Sue risposte ai problemi!
Vorrei spronarLa, quando riprendera' a studiare, a porre questo interesse per la Sociologia, al centro di tutto.
Incontrera' altre persone adulte con cui si potra' confrontare, e potra' rapportare la Sua maniera di elaborare gli eventi matura ed esperta, con l'entusiasmo forse meno consapevole dei ragazzi.
Sara' una bellissima esperienza!
Ci faccia sapere! In bocca al lupo!
Da quanto dice la Sua condizione esistenziale sembra davvero pesante.
Non credo Le sia possibile, alla Sua giovane eta', accettare la vita con questa rassegnazione!
La vorrei spronare davvero a reagire.
Quando riprendera' a studiare forse le saranno proposti degli stimoli utili, ma una analisi della Sua vita e della strutturazione di certi meccanismi di difesa disfunzionali Le darebbe quella sicurezza di se' che forse ora non percepisce!
Per Lei penso occorra una psicoterapia dinamica, anche di gruppo.
Ci pensi un po!
E si faccia coraggio.
Spero davvero che lo riesca a pescare dentro di se'!
Ci faccia sapere!
Gent.le Sig.ra,
la scarsa considerazione di sé purtroppo l'ha sperimentata da bambina nel rapporto con suo padre, da allora ha iniziato a pensare che fosse normale così.
Oggi ha sviluppato almeno in parte la consapevolezza della sofferenza derivante da questo profondo senso di inadeguatezza ma, anziché continuare a cercare "fuori" di dissetare la sua "sete affettiva", ha bisogno di trovare dentro di sé la "sorgente" alla quale dissetarsi quotidianamente, questo però è il punto di arrivo di un processo di crescita che necessita di uno spazio terapeutico all'interno del quale possa sentirsi accetta, compresa e non giudicata. In questo modo potrà interiorizzare quella considerazione positiva di sé che le consentirà di attingere alle proprie risorse.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Anche un percorso con un Collega de visu, in una struttura anche pubblica , per essere compresa ,supportata sarebbe un grande aiuto.. come vede anche le altre Colleghe l'incoraggiano in questo senso..
Spero che mi ascolti e si dia aiuto, per la donna coraggiosa che è stata, e per quella piccola bambina docile e gentile, silenziosa, che è dentro di Lei..Il prossimo compleanno annunci a tutti che va a Parigi , che pensino quello che vogliono, e ci vada da sola che si sta benissimo.. ci vada come una sfida..
Noi ci siamo..
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
Oppure può riflettere sul coraggio che dimostra chi decide di chiedere aiuto, il ruolo dello psicologo non è quello di sostituirsi a lei offrendole soluzioni preconfezionate ma, al contrario creare le condizioni favorevoli perché possa attingere alle proprie risorse e riconquistare il potere personale, attraverso una relazione terapeutica in cui si senta accettata, compresa e non giudicata. Soltanto facendo esperienza diretta di tutto ciò imparerà a fare altrettanto con sé stessa.
C'è nelle sue parole un gran bisogno di raccontarsi e di dare spazio a una sofferenza che è rimasta "chiusa" dentro di lei per troppo tempo, non si privi di questa opportunità.
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