Problemi matrimoniali e richiesta delucidazioni su consulto gratuito

Buon giorno, volevo chiedere un vostro parere perchè ho problemi matrimoniali in quanto mia moglie dice che sono succube di mia madre.
Visto che la situazione è peggiorata, ed io sinceramente sono un po' spaesato e confuso, ho chiesto un consulto gratuito per parlare con qualcuno che mi possa aiutare a capire come stanno le cose.
A parte ciò, la mia richiesta volge a capire come si svolgono questi consulti.
Il primo appuntamento come funziona?
Grazie infinite
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
ogni professionista si regola in modo differente. E mi riferisco sia agli aspetti più strettamente "tecnici" (come condurre il colloquio, secondo quali metodologie etc.), sia a quelli più generali, come costi, durata, tempi etc.

In ogni caso, lei ha il diritto di sapere come si svolgono gli incontri, e tutte le informazioni correlate (tempi, costi, etc.), per cui la soluzione più semplice è di fare una telefonata al professionista o alla struttura cui ha scelto di rivolgersi ed informarsi.

Cordialmente
[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Oltre alle modalità soggettive del promo consulto, se ha difficoltà economiche, visto che un solo consulto non basterà, può valutare di rivolgersi ad una struttura pubblica dove effettuare più consulti e valutare di far partecipa anche sua moglie allo spazio d'ascolto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Concordo con le Colleghe, la invito a vivere l'incontro più serenamente, ogni Collega ha anche un suo modo di condurre il colloquio , ma le saranno fatte delle domande sulla sua storia , sulla famiglia, gli affetti , sul motivo della richiesta di aiuto.
Il tutto senza giudizi, con disponibilità, sensibilità , e competenza.. Stia tranquillo e si dia aiuto, prima di rovinare il suo giovane matrimonio con incomprensioni risolvibili.. Molti auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Ringrazio tutti per le risposte.
Il consulto è un consulto gratuito, garantito dall'ASL, per il resto allora cercherò di stare tranquillo.
Grazie ancora
Saluti.
[#5]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Scusate ancora, una domanda oggettiva.
Secondo la vostra esperienza o comunque opinione, quando una persona può essere considerata succube di un'altra? e soprattutto la persona succube se ne accorge?
Grazie
Saluti
[#6]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Quando accetta sempre il volere dell'altro, quando senza l'altra persona gli manca l'aria e la terra sotto ai piedi.e soprattutto quando accetta di essere trattato male, strapazzata, ripresa. mollata..la persona se ne accorge, ma tardi..
[#7]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"mia moglie dice che sono succube di mia madre."


"quando una persona può essere considerata succube di un'altra? e soprattutto la persona succube se ne accorge?"

Gent.le Utente,
credo che la sua domanda non vada spersonalizzata cercando delle categorie di riferimento standard alle quali riferirsi come se si trattasse di misurare la febbre.
Una relazione interpersonale simmetrica nella quale il potere è equamente diviso tra due persone è un'astrazione che raramente si verifica.
Innanzi tutto qui parliamo di relazioni affettive, tali sono quelle che legano Lei a sua madre e a sua moglie, relazioni che hanno una fisionomia ben precisa che eviterei di appiattire sullo stereotipo della classica rivalità tra suocera e nuora, nella quale il figlio/marito resta "intrappolato".
Sarebbe necessario approfondire la tipologia dello stile di attaccamento tra lei e sua madre, l'evoluzione del percorso di svincolo e di individuazione iniziata nell'adolescenza, le peculiarità della relazione di coppia ecc ecc.
Comprenderà che questi sono aspetti che non possono essere adeguatamente affrontati attraverso un consulto on line, senza correre il rischio di semplificarli e banalizzarli.
Mi auguro possa utilizzarli come spunti di approfondimento da utilizzare durante il colloquio con lo psicologo-psicoterapeuta.

[#8]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,
Lei chiede cosa significa "essere succube". E' sinonimo di "dipendenza dal genitore", ed è una situazione grave.

Pensi Lei che ciò rappresenta una delle cause di possibile annullamento del matrimonio da parte della Chiesa Cattolica.
«La dipendenza patologica dai propri genitori,
per cui ogni scelta, ogni mossa è necessariamente sottoposta all'approvazione del genitore - il "mammismo" insomma - è una delle cause di incapacità ad assumere gli oneri coniugali.
Il genitore di fatto diventa psicologicamente il vero coniuge, mentre la persona sposata ne diventa il sostituto».
Nella relazione di monsignor Rigon, capo del tribunale ecclesiastico in Genova, si afferma: la "dipendenza psicologica dal genitore", è tra le forme di dipendenza che possono rendere nullo un matrimonio. "
( testo completo in: https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4386-il-mammismo-rende-nullo-il-matrimonio.html ).

Questo per farLe capire che c'è proprio bisogno di capire se le critiche di Sua moglie sono fondate. Ma questo non lo si può fare online, bensì di persona.

Con la semplicità con cui si è rivolto a noi, chieda una consulenza da un nostro collega della Sua zona, o tramite l'Azienda sanitaria, oppure privatamente a pagamento.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#9]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Sì ho già fissato un appuntamento con un centro di ascolto, perché la situazione è diventata insostenibile e io sono confuso, spero di riuscire, a me non sembra, però spero che lo psicologo mi aiuti a capire e capire.
Devo capire anche se certi comportamenti tenuti da mia moglie nei miei confronti sono giusti, per farvi un esempio per un periodo quando andavamo dai suoi per la cena settimanale mi lasciavano con il telecomando della TV in mano e lei sua madre e suo fratello si mettevano al pc a leggere un fumetto che a loro piace e io mio malgrado dovevo accettare perché lei diceva che non vedeva suo fratello per tutta la settimana e quindi voleva qualcosa da condividere con lui.
Non so più che pensare, sinceramente non vedo l'ora che arrivi il giorno del consulto.
Scusate lo sfogo.
Grazie.
[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Come detto dalle colleghe non è utile stabilire cosa si intende per "succube", ma qual'è il vostro vissuto di coppia.

Perché sua moglie si sente trascurata?
Perché le dice di essere succube?
Quali dinamiche verbali e soprattutto inconsce legano lei e sua madre e lei e sua moglie e così via...

Gli psicologi non sono legali, ma clinici e la verità è sempre a metà strada, non è mai utile ricercare il colpevole, ma andare oltre quello che è visibile.
[#11]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Giovedì ho incontro il secondo incontro con lo psicologo e verrà anche mia moglie (al primo sono andato da solo), spero di risolvere questa situazione perché ho paura che il mio matrimonio stia andando a rotoli, so che lo psicologo non potrà essere la medicina che metterà tutto apposto, ma spero davvero che riesca a fare un po' di chiarezza in questa situazione che ora vedo più grande di me.
Grazie ancora per le vostre risposte.
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Bene, prosegua con chi ha il piacere di seguirla.

[#13]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Buona sera
Giovedì abbiamo avuto il primo incontro con lo psicologo.
Devo dire che sia io che mia moglie ci siamo rispettati. lo psicologo ha potuto ascoltare le ragioni di mia moglie, e poi ho avuto la possibilità di esporre i problemi che avevo io con mia moglie. Sinceramente mia moglie aveva le idee più chiare, io ho fatto degli esempi più che descrivere la sistuazione che vivo.
Comunque, abbiamo raccontato allo psicologo che il primo periodo del nostro matrimonio praticamente mangiavamo fuori casa, dai miei genitori o dai sua mamma e suo fratello a cui è molto legata dovuta dal fatto che nell'adolescenza a perso il padre e da allora il loro legame si è saldato anche in modo da creare a me problemi in quanto a volte mi sento messo in secondo piano...(cosa che pensavo di affrontare con lo psicologo nei prossimi incontri)per 4 sere a settimana. Io all'inizio del matrimonio avevo vervato di oppormi, ma il fatto che io mangio dai miei tutti i pranzi della settimana, essendo vicino al posto dove lavoro ed avendo 1 ora di pausa era comodo avere il piatto pronto per poter tornare al lavoro. Anche mia moglie che al tempo lavorava pranzava da sua mamma da lunedì a venerdì, poi si andava alla sera perchè voleva vedere suo fratello (martedì, giovedì e Domenica sera).
Questa cosa è andata avanti per circa 1 anno e mezzo dopo di che la frequentazione e continuata per una sera in settimana e la domenica sera.mentre dai miei andavamo la domenica a mezzogiorno.
poi c'è il capitolo vacanze estive in cui oltre a quelle da soli ne facevamo una coi i miei e una con sua mamma. cosa che ci ha consigliato di abbandonare.
Alla fine comunque mia moglie ha evidenziato una intolleranza al comportamento dei miei genitori e soprattutto di mia madre, che è il suo problema. cioè come ho gia detto secondo lei sono succube e poi di base secondo lei ha un atteggiamento aggressivo e comunque con tono di voce alto.
Alla fine di tutto ciò che ha detto lo psicologo mi ha sconvolto e aperto gli occhi,
Avete parlato per tutto il tempo delle vostre famiglie e non di voi.
Ora ci indicato dei comportamenti da tenere in modo da staccarci dalle famiglie di origine e trovare una nostra dimensione.
Ora seguiremo due percorsi individuali per curare anche un'ansia di base che entrambi più o meno abbiamo ed io per capire quanto è alto questo mio essere succebe. questo a quanto pare sarà fatto con test psicologici.
La cosa che mi è piaciuta è che da subito sia io che mia moglie abbiamo iniziato a parlare ed ad aprirci in modo calmo e cercando di ascoltarci.
Spero sinceramente di aver preso la strada giusta, ma sono fiducioso
Grazie.
[#14]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Molto lieta di questo buon inizio!
Se lo ritiene, ci faccia sapere.

Saluti cordiali.

[#15]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Avete parlato per tutto il tempo delle vostre famiglie e non di voi.
Ora ci indicato dei comportamenti da tenere in modo da staccarci dalle famiglie di origine e trovare una nostra dimensione."

Accade spesso che il disagio vissuto nella relazione di coppia sia "intriso" dei condizionamenti derivanti dai legami affettivi con le rispettive famiglie di origine, in realtà, a volte può fare la differenza l'individuazione e la definizione di confini, e non di barriere, chiari e visibili per tutti ma anche "permeabili" alla condivisione di affetti ed esperienze significative
Le auguro di trasformare le vostre difficoltà in opportunità per realizzare il cambiamento desiderato.
[#16]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Grazie per le parole incoraggianti, da quel lato infatti sono contento, spero di continuare e trovare una soluzione ad uno dei miei problemi.
Per l'altro purtroppo sono in alto mare nel senso che purtroppo i rapporti tra mia moglie ed i miei sono pari a zero (con mia madre) da un paio di mesi.
Purtroppo è anche colpa mia per il fatto che non "ho visto i bisogni di mia moglie" e la sua sofferenza quando si andava a pranzo dai miei, si è sempre sentita "sotto osservazione", (questa è una cosa da verificare per me) ma comunque è una sua sensazione ed io l'ho ignorata, e poi c'è il rapporto con mia madre che mia moglie giudica di sudditanza.
Sono in difficoltà nel gestire la cosa nel senso che "non vedo" questo e spero che lo psicologo mi aiuti a farmi un po' di chiarezza, e soprattutto mia moglie mi chiede di riportare cose da lei pensate e dette a me a mia madre.
Di questa situazione ne soffro, perché da un lato vedo mia moglie che comunque sta male, dall'altro i miei anche. ed io sono in mezzo.
A mia moglie ho chiesto pazienza, ai miei di lasciarci tranquilli in modo da poter seguire il percorso con lo psicologo in modo tranquillo.
Spero sinceramente di trovare la quadratura del cerchio, anche se sarà difficile e doloroso.

Grazie
[#17]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Buona sera
Ho fatto 2/3 sedute dallo psicologo e le cose vanno bene almeno lì...nel senso che sembra che lo psicologo vede "delle buone potenzialità "...ora sto facendo dei test nei quali devo tirare delle linee con gli occhi chiusi con la matita... individuare delle figure e costruirci una storia" e lo sto facendo.
Purtroppo ho 2 problemi
1. Mia moglie mi da colpa di tutta la situazione che si è creata al contrario dello psicologo che vede in me la voglia di lavorare e in mia moglie no.
2. Mia moglie dice che lo psicologo Usa il disegno perché dice lei ho la personalità di un bambino di 4 anni.
La mia domanda è semplice...ma il dispiacere Gino è utilizzato anche per la psicoterapia adulta.
Grazie
[#18]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75

" Mia moglie mi da colpa di tutta la situazione che si è creata "

Gent.le Utente,
all'inizio di un percorso di coppia c'è sempre un partner molto arrabbiato con l'altro
che cerca di "processarlo" davanti allo psicologo ma, lo specialista dovrebbe essere in grado di intercettare eventuali tentativi di manipolazione e di sabotaggio al fine di costruire un'alleanza terapeutica con entrambi i membri della coppia.

"al contrario dello psicologo che vede in me la voglia di lavorare e in mia moglie no"

Solitamente lo psicoterapeuta non esprime valutazioni così dirette e definitive, presumo che si tratti di un'affermazione che vada contestualizzata all'interno del discorso ed eventualmente chiarita attraverso il confronto con lo specialista che,
anziché cedere alla tentazione di schierarsi con l'uno o con l'altro partner, dovrebbe utilizzare quella che in psicoterapia di coppia si definisce parzialità multidirezionale": il terapeuta ascolta e sostiene empaticamente un partner e si comporta allo stesso modo anche nei confronti dell'altro partner; tutto ciò al fine di facilitare in ciascun cliente la libera espressione dei sentimenti, e vanificare gli eventuali tentativi di manipolazione che spesso vengono messi in atto da uno o da entrambi i partner nei confronti del terapeuta.


"La mia domanda è semplice...ma il dispiacere Gino è utilizzato anche per la psicoterapia adulta."

Potrebbe chiarire il senso di questa affermazione?
Le emozioni che affiorano nello spazio terapeutico non dovrebbero diventare "proiettili" a disposizione del partner che è troppo arrabbiato per accoglierle e legittimarle, è compito dello psicoterapeuta creare un'atmosfera facilitante nella quale entrambi i partner si sentano sufficientemente sicuri e non giudicati e possano correre il rischio di condividere non solo le emozioni che stanno in superficie come la rabbia, ma anche quelle più profonde come la tristezza.

[#19]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Il percorso lo sto seguendo solo io...(non sono stato chiaro) lei ha fatto solo un incontro e poi lo psicologo ha deciso di lavorare con me...però io vado dalla psicologo e mi sento dire "vedo volontà di lavorare" arrivo a casa e mia moglie mi dice che lui mi ha già inquadrato (anche se lui con me non si è ancora sbilanciato) e che mi ha fatto fare il test che dicevo ieri perché lo psicologo a detto a mia moglie che ho la personalità di un bambino di 4 anni...ora ho deciso che ascolterò solo lo psicologo altrimenti non ci capisco più niente...cercherò di fare il percorso evitando intrusioni di chiunque...forse sbaglio non so...ma così penso sia il modo più giusto per lavorare su me stesso.
Grazie
[#20]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Qual'è l'obiettivo che è stato concordato all'inizio del percorso terapeutico?

Come mai un disagio relativo alla relazione di coppia e non al singolo partner viene affrontato attraverso un percorso individuale?

Se il percorso è individuale solo con Lei, come mai lo psicologo che è vincolato al segreto professionale condivide alcune informazioni con sua moglie?


La sua confusione e il suo disorientamento sono comprensibili e legittimi ma a questo punto la invito a portare le sue perplessità all'interno del colloquio con lo psicologo per avere gli opportuni chiarimenti che, a mio avviso dovrebbero coinvolgere anche sua moglie.

Infine la invito a verificare se lo specialista che la sta seguendo è iscritto all'Ordine degli Psicologi, e se in possesso di una specializzazione in psicoterapia che sarebbe quanto meno auspicabile nella presa in carico di questo tipo di richiesta d'aiuto. Entrambe le informazioni può verificarle consultando questo link:
https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi
[#21]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"cercherò di fare il percorso evitando intrusioni di chiunque...forse sbaglio non so...ma così penso sia il modo più giusto per lavorare su me stesso."

Mi spiace smentirla, ma temo che la sua sia un'aspettativa poco realistica, se il processo di cambiamento atteso è connesso con la relazione di coppia, non può essere avviato considerando il coinvolgimento del partner "un'intrusione", naturalmente tale coinvolgimento riguarda la possibilità di fare colloqui di coppia, non va inteso come la possibilità per sua moglie di limitarsi ad un ruolo di spettatore esterno al setting terapeutico e, per di più, incline a strumentalizzare le affermazioni dello psicologo per alimentare la conflittualità con il partner.
[#22]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Lo psicologo è iscritto...ha deciso dopo un primo incontro di coppia di sentire mia moglie e me separatamente...già nell'incontro di coppia ci aveva consigliato un percorso singolo ad ognuno (vedendo comunque problematiche da risolvere sul piano personale in entrambe...più in me che in mia moglie)...io ho accettato mia moglie no...il problema per cui ci siamo rivolti a lui è perché mia moglie dice che sono succube di mia madre...quindi il problema per mia moglie è mio...io ho accettato di lavorare su di me visto che il problema da cui siamo partiti è quello...queste "intromissioni" di mia moglie mi mettono in difficoltà...ma è più grande comunque la voglia di andare in fondo al problema qualunque esso sia. È quello che mi fa reagire così.
Grazie
[#23]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
In un percorso terapeutico di coppia sono previsti anche i colloqui individuali periodici, ma questo non equivale a consigliare già dal primo incontro di proseguire attraverso due percorsi individuali paralleli, proprio perché la domanda di cambiamento espressa da sua moglie allo psicologo è: "aiutami a cambiare mio marito".
A quel punto, la prosecuzione del percorso solo da parte del "partner incriminato" finisce per legittimare l'aspettativa di sua moglie che non a caso afferma: lo psicologo ti ha già inquadrato e nell'alimentare una conflittualità sterile che interferisce con la creazione di condizioni favorevoli all'avvio di un processo di cambiamento che è di natura RELAZIONALE e non individuale.




[#24]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Io mi sono affidato a lui per questo...lui mi ha anche detto che lavorando su di me riesce a lavorare sulla coppia...io devo provarci per me per mia moglie per i miei cari...spero solo che funzioni perché la situazione mi fa stare parecchio male...e fa stare male anche mia moglie...perché non facciamo che discutere purtroppo...spero che riusciremo ad uscirne perché è una crisi forte...anche se sto cercando di reagire...
Grazie
[#25]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Forse non sono stato chiaro...la domanda era se il disegno è utilizzato anche nelle psicoterapie degli adulti...comunque sì lo psicologo ora sta lavorando su di me (a quello che ha detto mia moglie la sua presenza sarà al bisogno)...purtroppo la situazione in casa non è delle migliori...perché questo continuo attacco da parte di mia moglie mi porta solo a chiudermi...come ho detto anche sopra...giovedì ho un altro incontro...spero che la sensazione di smarrimento si attenui...perché vedo solo un allontanamento tra me e mia moglie e una chiusura al dialogo e un allontanamento...
[#26]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
1. Il disegno si usa anche con l'adulto
2. solitamente si invita la persona a non riferire ad altri - nemmeno alla moglie - quanto avviene in seduta.

[#27]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente,le consiglierei di esporre con chiarezza al Collega le sue perplessità , del resto se tutto avviene all'Asl , deve anche fidarsi penso, meglio essere chiari, semplici , anche per aiutare l'instaurarsi di quella alleanza terapeutica fra voi tre che è indispensabile, da qui, tutti noi abbiamo espresso il nostro punto di vista , e da qui non si può fare molto di più.
E' la relazione tra voi che va aiutata, chiarita. ai colloqui individuali seguono i colloqui di coppia che , tenuto conto delle difficoltà di comunicazione esistenti , mi auguro siano vicini..
Penso che il Collega terrà conto della sua richiesta..e della vostra sofferenza.
Restiamo in ascolto..