Ansia e tristezza

2anni fa ho avuto una storia con un ragazzo(secondo la mia psicologa con caratteristiche narcisistiche).Vengo lasciata da lui per colpa dei miei comportamenti (negatività,ricerca continua di rassicurazioni..) da lì il buio. Ricordo poco di quei mesi:giornate passate a letto,estremo dolore,voglia di morire,chiamate e messaggi continui a lui per farmi perdonare.Ero diventata una vera e propria stalker.Chiamate continue alla mie amiche con lo scopo di farmi rassicurare.Il senso di disperazione era più forte del senso di dignità che credevo di aver sempre avuto.L'unica cosa che mi dava sollievo in quei mesi erano le medicine,dormire e fare del male al mio corpo(tagli,sigarette spente sulle braccia..) dopo qualche mese comincio a stare meglio,il rapporto con le mie amiche naturalmente ne esce distrutto,ma conosco un ragazzo, Matteo. Matteo era un ragazzo brillante ,estroverso,voti alti all'università.A differenza di quanto accadeva con il mio ex passavano le giornate a ridere,non mi sentivo giudicata e stavo divinamente. Ciò mi portò ad allontanarlo. Era troppo per me ,lui ha insistito ma io avevo troppo paura di stare male o che volesse da me solo sesso.Oggi l ho caricato a distanza di un anno,non ho avuto risposta(giustamente)e sono scoppiata in lacrime,l'ansia mi è salita a mille.Un altra ipotetica buona occasione buttata via.Vorrei vivere la mia vita da ragazza di 23anni felice e spensierata ma mi accorgo che in queste parole i miei 23annj non ci sono. Ho l apatia di una settantenne e le paure di una bambina di 3anni.Ora vedo Matteo perfetto e temo che lo rimpiangerò ,come già sto rimpiangendo tutti questi anni che sto buttando a causa della mia ansia depressione e dipendenza affettiva.nella mia famiglia tutti hanno sofferto di depressione,mia madre e sempre stata ansiosa,severa e troppo protettiva e sin da quando ero piccolissima oltre ad assistere a scene di litigi violenti tra lei e mio fratello ho sempre dovuto rassicurarla.Mio fratello di 12 anni più grande con me invece è sempre stato violento,non mi ha mai picchiata ma ha sempre urlato,mi ha sempre minacciata di farmi del male e non mi ha mai accettataSolo ora che sono cresciuta ha smesso.Da piccola ho subito un abuso di cui non ho mai parlato con nessuno e non so se anche questo può essere responsabile di come sto ora e dei miei disagi.Fin da quando ero piccola mi sono sempre immaginata come una donna ,che una volta divenuta adulta sarebbe stata felice,libera e forte,lo immagino tutt ora..lo immagino perché immaginarmi così é l unica cosa che posso fare.Mi sento tanto disperata,sola e sporca per tutti gli errori che ho fatto..vorrei occasioni,ma non sento di meritarle.in più non ho potuto mai coltivare le mie passioni,ora è troppo tardi e seppure volessi non ho la disponibilità economica,la mia famiglia e mia sorella fanno già enormi sacrifici per mantenermi all'università che mi pesano come un macigno dato che ci si aggiunge il fatto che non ho scelto la facoltà che avrei voluto.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza

La psicologa cui ti sei rivolta che cosa ti ha espresso in merito alla problematica che hai espresso qui? Che risposte ti ha fornito?
Quale diagnosi è stata posta?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza, percepisco tanto vittimismo nelle Sue parole.
Cosa vuole dirci? Che per Lei e' finita? Che e' tutto inutile? Qualsiasi sforzo, tentativo?
Lei si taglia per sentirsi? Come se senza tagli non sentisse di esistere? Provare dolore le dice che e' viva e puo' provare sensazioni?
Ci dice qualcosa di piu' di quell'abuso subito da piccola?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte e chiedo scusa per lo scritto poco chiaro. La mia psicologa mi ha detto che soffro di depressione ansiosa e dipendenza affettiva ,che la causa potrebbe essere il comportamento di mia madre e che col tempo potrò cambiare ,ma io la vedo davvero dura . Sono passati due anni e non è cambiato nulla . Ho sì acquistato consapevolezza dei miei modi sbagliati di pensare e agire ma questo non mi ha aiutata più di tanto ,faccio ancora difficoltà ad accertarli. Per quanto riguarda il mio vittimismo me ne rendo conto da sola ...vorrei fermare la prima persona che passa per strada per chiedere aiuto e conforto ,e in questo, ahimè, mi rivedo tanto in mia madre. Ora non mi procuro più dolore ,ma quando lo facevo era solo per spostare l'attenzione verso un altro tipo di dolore e anestetizzare quello mentale . In merito all'abuso non riesco ad esprimermi,non l'ho mai fatto con nessuno ,so solo che potevo scappare e non l'ho fatto..ciò mi fa sentire colpevole in parte. Voglio un ennesima rassicurazione e speranza ,e vorrei far capire che mi rendo conto che è da stupidi stare tanto male per una persona che neanche si conosce bene e pensare che un domani la si rimpiangerà .. Vi parlo di questo perché oggi è su questo che si focalizza la mia angoscia....domani sarà altro .. Voglio essere forte e vivere la mia età a pieno ,senza pentirmi e rimpiangere nulla...con la razionalità e l'intelligenza di una persona normale ..tutto qua . Grazie ancora per l'attenzione che mi state rivolgendo .
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
La persona per cui sta male e' il ragazzo che l'ha lasciata?

Cara ragazza, lei ha una "storia" familiare molto negativa e probabilmente "si aggrappa" ai suoi eventuali ragazzi, piu' che "avvicinarsi" a loro.
Purtroppo nessuno, proprio nessuno ha voglia ne' disponibilita' di "dare aiuto a chi glielo chieda per la strada".
Mi dispiace doverglielo dire, ma questa e' la realta'.
Lei dovra' imparare a "salvarsi da sola" o non si salvera'!
Potra' chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta ma questi non potra' farsi carico di Lei. Nessuno puo' farlo!
Si puo' aiutare una persona perche' si stabilisce una relazione terapeutica, ma la strada, se lo ricordi, la dovra' percorrere Lei. O nessuno potra' farlo al Suo posto.
Si rivolga ad uno psicoterapeuta per superare la dipendenza affettiva. O sara' una zavorra davvero ingombrante per la Sua vita!
[#5]
dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
So bene che sarebbe sconveniente fermare la prima persona che capita per chiedere aiuto . Era per farle capire il senso di angoscia che provo e la necessità di qualcuno che mi protegga ad ogni costo. La mia paura è di non riuscire ad uscire da questa mia dipendenza affettiva .. La mia psicoterapeuta mi dice che ce la farò ,ma allo stesso tempo non mi dice come ne quali strategie devo usare . Spero di riuscirci in ogni caso ,di riuscire ad accettare i comportamenti sbagliati che ho avuto fino ad ora con i ragazzi e che la vita mi dia l'occasione di vivere una storia sana ed equilibrata senza rimpiangere il passato . Grazie ancora .
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Che tipo di approccio psicoterapeutico state seguendo?
In taluni approcci (psicodinamico /psicoanalitico) NON spetta alla terapeuta "dirigere" il paziente, ne' indicare "strategie".
Sarebbe controproducente!
Alimenterebbe la Sua sensazione di "dovere essere protetta e guidata o non ce la potra' fare"!
Spero di averLe indicato il suo "nemico da battere": il desiderio di "affidarsi passivamente".
In pratica il suo obiettivo dovrebbe essere la Sua indipendenza. Da raggiungere anche se costera' qualche errore. Ma per Lei sara' prezioso perche' SUO! frutto della Sua scelta.
I migliori saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Non so di che tipo di psicoterapia si tratti ,non ne abbiamo mai parlato con la mia dottoressa . In ogni caso spero di riuscirci ,anche se sono molto molto sfiduciata . E spero che i miei problemi si limitino a questo ,spero cioè di non avere altri disturbi di personalità o altre malattie più gravi di cui la mia dottoressa non si è accorta perché mi sembra troppo strano che di punto in bianco questa semplice non risposta di questa persona mi ha suscitato tanto malessere che non riesco a gestire e mi blocca nelle mie attività quotidiane . Razionalmente so bene che potrei darmi un sacco di risposte per placare la mia ansia ,del tipo:sono giovane e avrò altre possibilità ,non posso pensare che era l'uomo della mia vita ed è sciocco stare così male per qualcuno che si conosce appena ,questo piccolo errore mi servirà per il futuro ,ecc ecc .....ma sembra che nulla mi dia serenità . Analizzo la situazione mi analizzo nei minimi particolari come faccio sempre,ora molto di più ,ma niente ...
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