Innamoramento e depressione, ansia e ricadute

Gentili Dottori,
sono una ragazza di 23 anni, dall'età di 19 combatto contro la brutta bestia diagnosticata poi a 21 anni come depressione maggiore con D.A.P. Sono curata da un medico psichiatra per la parte farmacologica e da una psicoterapeuta, entrambi professionisti splendidi dei quali mi fido molto. Però ho delle perplessità, anzi dei malesseri, e non vedrò la psicologa prima di due settimane.
Ho vissuto un inferno in questi anni, ho lasciato l'università che non mi piaceva per seguire un sogno per il quale mi sto impegnando, ho lottato con grande fatica contro questa malattia che sicuramente conoscete benissimo. Ho rivoluzionato la mia vita, permettendomi di essere chi sono e non chi credo che la società si aspetti che io sia. Curando anche la tiroidite di Hashimoto, sto vedendo dei benefici e ho raggiunto una sorta di equilibrio, ho lasciato molte zavorre e mi sto impegnando per ciò che veramente mi interessa. Adesso che le acque dovrebbero calmarsi, incontro una persona che rimescola tutte le carte. E' un uomo di 40 anni che ho conosciuto tramite gruppi di auto-aiuto per la depressione. Non è depresso, ma sta vivendo un periodo difficile a causa del tradimento della moglie con conseguente divorzio. Abitando vicini ci siamo visti per parlare un po', per fare amicizia. E poi abbiamo iniziato a frequentarci. Il punto è che io per lui provo una forte attrazione, non solo fisica ma anche mentale. Mi scioglie ogni suo gesto affettuoso, sorriso o scherzo. Abbiamo chiarito che per ora non può esserci che amicizia, anche perché lui deve ancora metabolizzare il cambiamento della sua vita. Non mi dice apertamente che gli piaccio, anche se dai fatti lo si può evincere. Mi dice che mi reputa un'amica importante. Ho un disperato bisogno di aiuto: questa faccenda mi mette moltissima ansia. Non riesco a dormire. Sto male. Ho paura di una ricaduta. Mi sto innamorando di lui o delle sue attenzioni? Non ho mai ricevuto vero amore da un uomo che non fosse mio padre o mio fratello. Vi supplico, esiste un modo per "congelare il cuore"? Dovrei smettere di vederlo? Ora mi trovo con pochi amici, quelli che ho sono spesso impegnati per lavoro o studio. Con lui mi piace uscire, è pur sempre un modo per uscire dalla routine. Però ogni volta che ci esco mi prende sempre di più. E lui lo sa e sembra gongolare quando me lo fa ammettere. Non so se sentirmi presa in giro o no. Ho fatto così tanta fatica per arrivare a oggi. Ho sofferto e soffro ancora le pene dell'inferno. Non voglio ricadere per un uomo. Mi ero rassegnata all'idea di non poter avere una relazione per via del mio aspetto e del mio carattere. Sono sempre stata l'amica, mai la donna. Questo mi fa molto soffrire. Cosa mi manca?
Ho davvero bisogno di consigli perché l'ansia mi logora, non riesco a fare niente, penso sempre a lui. E' una fissazione dettata da un inconscio bisogno di affetto maschile? Cosa posso fare per strappare via tutto?
Mi scuso per la prolissità. Ringrazio chiunque voglia aiutarmi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La sua storia clinica è davvero ricca di sofferenza e di spunti di riflessione..


Un amore aiuta e non poco, ma entrambi dovrebbero avere il loro baricentro psichico.

Se un amore nasce e si mantiene sul bisogno dell'altro e non sul piacere, si corre il rischio di stare male davvero.


Provi a chiedere alla sua psicologa di intensificare le sedute, due al mese sono davvero poche per elaborare così tanti elementi.

Il rischio più grande, secondo me, è di andare incontro ad una sorta di "Patto di precario rattoppamento delle rispettive solitudini" ..

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile ragazza,
Questa è una tematica da portare proprio alla Sua psicoterapeuta, con la quale c'è conoscenza diretta e frequentazione da tempo, <<professionisti splendidi dei quali mi fido molto.<<

Una attenzione andrà data anche al punto
<<Però ogni volta che ci esco mi prende sempre di più.
E lui lo sa e sembra GONGOLARE quando me lo fa ammettere.<<

E' pur sempre un uomo tradito e abbandonato; anche lui, oltre che Lei, avrà le proprie ferite da curare. Ma di cui tener conto.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, concordo con le Colleghe , cerchi di avere almeno tre sedute al mese, che due sono troppo poche , data la situazione.. mi domando anche se oltre alla fascinazione di un uomo più grande , non ci sia anche un risvolto edipico nel suo sentire, che rapporti ha con suo padre ?
Lo frequenti quest'uomo interessante, ci stia bene e vediamo , non mi piace che lui ci .. gongoli.. , ma forse è contento, via.. Insomma occhi aperti , non si butti subito a capofitto , c'è una componente reciprocamente riparativa in questa storia..
E' comprensibile perciò che ci sia una certa prudenza...
Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottoresse,
intanto grazie per avermi risposto.
Sto iniziando a scalare la terapia farmacologica e a diradare le sedute di psicoterapia perché, prima che quest'uomo entrasse nella mia vita, stavo veramente meglio e mi avviavo verso un certo equilibrio. Per questo mi sconvolge la mia reazione.
"Patto di precario rattoppamento delle rispettive solitudini"... è proprio ciò che temo! Sono stata chiara anche io con lui nel dirgli che le cose devo accadere in modo spontaneo. Ma mi sento impaziente di sentirlo, di vederlo, di parlarci.
Perché deve preoccuparmi il suo "gongolare"? E' sempre molto dolce con me, è come se volesse "sgamarmi" (scusate non saprei come spiegare). Ieri in preda ad un'ansia allucinante ne ho parlato con mia madre, anche lei sposatasi con mio padre che è più grande di lei. Parlandone ho sentito un senso di liberazione,e mi ha spiegato come molti suoi atteggiamenti si possano interpretare come "strategie" di corteggiamento. E' come se avesse paura di avvicinarsi troppo a me. Siamo usciti, e quando mi ha accompagnato a casa mi ha detto guardandomi negli occhi che non vuole illudermi né farmi soffrire perciò vuole andarci piano. Poi però mi prende la mano e mi dà un bacio sulla guancia, mi guarda, e me ne da un altro ancora più dolce e lungo, sempre sulla guancia. E' un uomo molto intelligente e con una spiccata sensibilità.
Con mio padre tutto a posto.. ho un buon rapporto. Ma non sono attratta dagli uomini grandi per una figura paterna... sono attratta dagli uomini maturi di testa e di conseguenza più grandi. Con i miei coetanei non ce la faccio a comunicare, per la maggior parte mi annoiano o hanno interessi che non condivido. Non voglio tirarmela, assolutamente!! Ma coi ventenni non mi trovo bene.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"
"Patto di precario rattoppamento delle rispettive solitudini"... è proprio ciò che temo"

Avevo letto bene nel suo racconto...non mi venivano in mente altre parole per sescrivere le dinamiche intraviste..

Si protegga, a maggior ragione che sta sospendendo le sedute...auguri per tutto.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottoresse,
spero mi leggiate anche se sono passati diversi giorni dal mio primo intervento.

Alla fine non ho potuto fare altro che troncare questo rapporto. Lui è una persona veramente diversa da me, confusa, piena di problemi. Passa dal "mi piaci" al "siamo solo amici" al "ti coccolo e ti stringo la mano in macchina" al "ho conosciuto una e mi piace un sacco" al "per me è normale con le mie amiche fare così".

No, ho sofferto troppo. Un divorzio può essere devastante e capisco davvero la sua necessità di non avere legami in questo momento. Ma le sue coccole, i suoi gesti mi hanno fatto coinvolgere troppo. Viaggiamo su binari diversi. Non avrebbe problemi a mantenere l'amicizia sapendo di piacermi. Ma che persona sei? Io mi sentirei malissimo a chiedere una cosa del genere a qualcuno che mi apre il suo cuore. E' troppo preso dai suoi problemi. Ma io devo pensare a me. Ho camminato sui carboni ardenti, ho quasi perso la vita 2 volte, e adesso mi sto avviando con tanta fatica verso il mio sogno, verso la vera me, dopo tanto dolore. Non merito anche questo. Sono particolare, sono sovrappeso, non sono una bellezza, ma merito di più dei ritagli di tempo di un uomo con un tale vissuto che non vuole aprirsi davvero a me.
Perciò preferisco soffrire un po' per la sua mancanza e poi dimenticarmene.

Ho fatto male? Dovevo tenerlo stretto anche solo per poter uscire di più?
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima, penso che abbia fatto bene, per affascinante, interessante che sia quest'uomo, se la fa star male , sognare e disilludersi , è meglio lasciarlo andare .
Pensi a sè, a diventare più sicura , ad avere amici e progetti, cose interessanti da fare e da dire, abbia cura di sè , sotto tutti i profili , compresa la cura del suo corpo e della sua anima.
Le auguro giorni sereni, Lei è giovane e intelligente e sensibile.. si voglia bene..
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"E' troppo preso dai suoi problemi. Ma io devo pensare a me. Ho camminato sui carboni ardenti, ho quasi perso la vita 2 volte, e adesso mi sto avviando con tanta fatica verso il mio sogno, verso la vera me, dopo tanto dolore. "



Amare è ben altra cosa....dal rattoppamento....

Legga questa letture spero possa aiutarla a capire.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6090-amore-e-paura-le-intermittenze-del-cuore.html

Ed anche questa...


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66

Cara ragazza,

La Sua lucidità la ha aiutata.

Due cose però:
1. <<diradare le sedute di psicoterapia<< forse non è il caso ora, occorre elaborare il significato di questa esperienza, come spiega anche
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html

2. Il soprappeso.
Quando savrà superato questo evento, se riuscirà a metterci mano si sentirà più a proprio agio; anche facendosi aiutare dai "Centri per l'alimentazione" che in molte province l'azienda sanitaria ha istituito.

Saluti cari





[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottoresse,
vi ringrazio di cuore per i vostri consigli, preziosi e disinteressati. Voi tutti che regalate del tempo a noi che scriviamo siete una risorsa.

Vorrei porre un'ultima domanda alla Dott.ssa Brunialti che ha sollevato il tema del sovrappeso, consigliandomi di rimediare. Le chiedo, lo dice perché fa male alla mia salute fisica o perché oltre a questo crede che in qualche modo la mia fisicità influisca sul mio rapporto con l'altro sesso?
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