Serenità: chimica o mentale?

Buongiorno,

già io sono una persona tendenzialmente negativa, un po' introversa, timida e molto riservata, ho delle relazioni molto limitate.
Al lavoro ho parecchio stress, scadenze ogni giorno, colleghi a volte incompetenti il tutto condito da un sottile humor che ha della presa in giro (chi si crede meglio, chi di sapere di più, chi fa la battutina idiota ecc...).
Senza poi contare il mio capo lunatico che un giorno è amico il giorno dopo sembra un killer o l'altro che non parla, biascica, e non decide, tentenna boffonchiando 40000 bah forse però....

e mi chiedo spesso da dove arrivi la serenità: perché io per fare un sorriso, per essere propositivo verso gli altri devo proprio fare uno sforzo, devo proprio mettere a pensarci.
è una inclinazione del carattere? è un fattore di chimica? oppure è l'atteggiamento di prendere le cose con distacco?
E come si mitiga con lo stress e l'idiozia umana? (perdonatemi la cattiveria, oggi è proprio una di quelle giornate pessime)

grazie e saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

considerando anche quello che ha scritto in precedenza è chiaro che lei ha una visone negativa degli altri e se non riesce a cogliere le differenze che la realtà presenta (le persone non sono davvero tutte stupide o superficiali come le appaiono) è difficile che possa sentirsi sereno in mezzo agli altri, interessato a loro e ben disposto nei loro confronti - indipendentemente dal fatto che alcune volte la sua percezione negativa riguardo ad una specifica persona o ad uno specifico ambiente possa essere realistica e corretta.

Apprendo dai suoi precedenti consulti che è stato in psicoterapia per risolvere i problemi di relazione con gli altri: attualmente è seguito da uno psicologo o ha interrotto l'analisi che stava effettuando tempo fa e non si è più rivolto a nessuno?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
buongiorno,

al momento non seguo nessuna terapia, diciamo che in generale sto anche meglio a livello personale.
Con gli altri come dice lei ho sempre qualche problemino...
Io ho sempre pensato di essere una persona un po' diversa e che in realtà ci sia un "gruppo" con cui io mi senta a mio agio...ma a 36 anni non l'ho ancora trovato...

Solo da un anno ho trovato una amicizia veramente affine che condivide pensieri e valori come i miei.
Non trovo che siano TUTTI stupidi, ma mi creda il parere che ho io ce l'hanno molte altre persone.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi fa piacere che abbia modificato la sua visione rispetto a quello che aveva scritto in precedenza e che abbia trovato un amico con il quale si trova bene.

E' vero che questo tipo di visione negativa è condivisa da non poche persone, ma se ci pensa bene è possibile che qualcuna di queste persone faccia parte del suo ambiente e che in tal caso inserisca anche lei nel novero delle persone superficiali, non interessanti ecc.

Chi la vede così insomma inserisce nel novero delle persone insulse anche le altre persone che la pensano come lui - e si sentono magari diverse e superiori - con il risultato che ognuno di quelli che si sentono diversi e migliori è inserito nella massa dagli altri che a propria volta si sentono diversi e migliori.

In realtà esistono sicuramente ambienti dove abbondano persone superficiali e insulse, ma anche ambienti dove sono la minoranza, così come esistono ambienti di lavoro stimolanti e nei quali è premiato il merito e altri che sono esattamente l'opposto.
Le persone sono tutte diverse e conoscendole da vicino può scoprire qualcosa di buono in ognuna di loro.

Le suggerirei di riprendere la terapia, quando ne avrà voglia, in modo tale da non accontentarsi dei risultati che ha ottenuto e lavorare per modificare quegli aspetti della sua personalità che la rendono ancora non sufficientemente sereno nei confronti delle altre persone.