castità

Buonasera,
dopo tante riflessioni, eccomi qui a chiedere un parere di esperti ed "esterni". Ho un piccolo "problema". Da sempre mi sono sentita diversa dai miei coetanei e dalle mie coetanee per quanto riguarda l'approccio con la vita, con l'amore e...col sesso. Quando ero più piccola non mi facevo problemi ad avere relazioni con ragazzi anche se non ero particolarmente convinta (parlo fino ai 20 anni) anche se poi lasciavo perdere o loro lasciavano perdere dopo poco (1o 2 mesi al massimo). E più va avanti più è peggio..non riesco ad approcciarmi ad un ragazzo senza poi dare ascolto a quella voce che mi dice di lsaciar perdere che tanto con lui non può funzionare. Ma il fatto che c'è stata una volta in cui sono stata veramente innamorata di un ragazzo per ben un anno e mezzo...purtroppo senza che lui mi ricambiasse mai. Risultato: sono arrivata a questa veneranda età di 26 anni... vergine. Se da un lato ho quasi perso la speranza di potermi innamorare (è davvero difficile che un ragazzo riesca a piacermi davvero...praticamente solo quel ragazzo è riuscito a piacermi fino in fondo), dall'altro la mia parte più romantica non vuole arrendersi e mi dice di aspettare quello che crederò essere la persona giusta per concedermi a lui.... e tutto questo mente molti miei coetanei vanno a letto assieme al di fuori di una storia seria, mentre io per un bacio (eh, sì...UN BACIO), senza il giusto coinvolgimento emotivo, torno a casa turbata e angosciata. E ammetto che spesso non mi sento capita da molti miei amici, parenti... per fortuna qualcuno sì ma sono una minoranza.
Volevo sapere un consiglio di voi saggi ed esperti. Io sento di non aver nulla di strano ma quando racconto le mie sensazione ad amici e parenti a volte mi sento un'aliena..
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Per "concedersi" sessualmente, la Sua parte romantica Le raccomanda di attendere l'amore.

La Sua parte pessimista Le dice che
<< mi dice di lsaciar perdere che tanto con lui non può funzionare.<<

Se scrive a noi è perchè si trova dibattuta tra queste due voci,
perchè sente un disagio,
perchè non sa cosa fare,
perchè lasciarsi andare all'innamoramento forse Le fa paura.

Ma.. , "concedersi" o proporsi?
Attendere, o prendere in mano la propria vita, anche sessuale?

<<Il giusto coinvolgimento emotivo<<....
Ma quale è?
Quello che la ferita - o la nostalgia - di un precedente e unico innamoramento lascia dentro?

Attraverso queste domande intendo farle intuire che dietro le Sue parole c'è un oceano (non un mare) di cose da chiarire con se stessa.

Se Lei è "ferma" da un certo tempo, (<<più va avanti più è peggio..<<)
si faccia aiutare di persona da un/a nostro/a Collega.
Il tempo non torna indietro.

Chiedere aiuto non è una sconfitta, ma l'ammettere con se stessi che si è determinati nell'andare avanti pur se aiutati.
Non trova?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Per chiarirLe:
La mia parte che lei dice "pessimista" in realtà dice di lasciar perdere perché con quel ragazzo non può funzionare (non è d'obbligo dover per forza essere attratti da qualcuno, d0altronde";
Veramente io non ho mai creduto alla "paura d'amore": quando l'amore arriva, e lo si sente dentro, non si ha paura ad ammetterlo. Io non ne ho mai avuta, quando mi è successo. Al massimo ho avuto paura, nelle mie precedenti relazioni, di non amare abbastanza...e così è stato;
Ormai la precedente esperienza dell'innamoramento mi è passata e non mi ha lasciato alcuna ferita. solo dei bei ricordi e l'unica testimonianza che io posso amare davvero e che forse devo solo attendere che succederà di nuovo..un giorno
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Può essere.

Ma allora,
se queste certezze La sorreggono,
perchè ha scritto a noi?

Quale è la domanda?

E quale la risposta che Lei si aspetta?

[#4]
dopo
Utente
Utente
Ho scritto a voi per un semplice sfogo personale, penso che voi specialisti vi occupiate anche di questo (sbaglio?)
La domanda è: è strano essere così inquadrati nella propria anima tale da non potersi concedere nemmeno ad un bacio (senza coinvolgimento emotivo) senza essere turbati? Come se il mio corpo fosse interamente a servizio della mia anima.
Se sono stata inopportuna con questa mia richiesta di consulto nonstante le mie "certezze che mi sorreggono", chiedo scusa...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Ho risposto proprio alla sua domanda

<<è strano essere così inquadrati nella propria anima tale da non potersi concedere nemmeno ad un bacio<<
(ma il termine "anima" è più spirituale che psicologico.)

Forse se rilegge la #1 con altro atteggiamento, capirà meglio quanto intendevo suggerire alla Sua riflessione.

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
Il mio punto di vista e' molto simile al Suo.
Credo che la sessualita', per una donna, non possa funzionare senza un forte innamoramento.
Per i ragazzi puo' essere diverso. E' una questione genetica e questo rende ragione di tutto.
Per una donna la sessualita' e' emozionalmente legata alla maternità e non si puo' pensare di concepire un bimbo al di fuori dell'amore.
Piuttosto cio' che sarebbe da indagare e' perche' Lei non riesca ad innamorarsi. E l'unica volta che e' accaduto non era ricambiata.
L'amore per poterlo provare come regola principale non deve essere "inibito" ne "censurato" a livello inconscio.
Quindi la prima riflessione e' sul Suo essere stata amata da piccolissima e come.
Il rapporto con Suo Padre come era e com'e?
Lei ha fratelli o sorelle piu' piccoli o piu' grandi?
Se si, come e' la loro vita sentimentale?
Cerchiamo di orientarci un po'.
Buona serata!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#7]
dopo
Utente
Utente
Dott.sa Esposito,
La ringrazio, mi sono sentita capita nella Sua risposta. Anche se devo aggiungere che io col fatto del sesso non intendevo al fare un figlio (comunque, adesso, non mi sentirei pronta) ma solo al poter concedere il proprio corpo come concessione della propria anima.
Prima di rispondere alle Sue domande, premetto che io desidero innamorarmi (preferibilemnte della persona giusta, stavolta) ma dopo quell'innamoramento per quel ragazzo non ho provato che attrazioni fisiche finora. Prima mi sono presa delle cotte per altre ragazzi ma nessuna importante come quella sempre per quel ragazzo.
Mio padre nell'infanzia me lo ricordo come figura presente e affettuosa per me anche se devo ammettere che lo è stata di più mia madre. E' sempre stato una figura di riferimento sul piano professionale di rigore, onestà impegno e sacrificio. Attualmente è anche presente anche se ammetto che vorrei che lo fosse di più: vorrei più abbracci.
Non ho fratelli né sorelle carnali. Ho 2 migliori amici maschi... so che non è la stessa cosa ma loro sono molto simili a me per certe cose... e quando parlo con loro non devo quasi mai spiegarmi molto perché mi capiscono
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Posso capire che Lei non abbia immaginato di fare ancora alcun figlio, ma questa "missione evolutiva" si trova nel Sua identita' genetica, in quanto donna. E' un istinto innato.
Come e' un istinto innato del maschio riprodursi il piu' possibile per diffondere il proprio patrimonio genetico!
Io Le consiglierei, in quanto figlia unica, di indagare, aiutata da uno/a psicoterapeuta, sulle due figure di riferimento affettivo, suo Papa' e Sua Mamma, perche' e' forse attraverso l'elaborazione del modello di affettivita' che Le hanno trasmesso, che potra' comprendersi nelle Sue motivazioni profonde!
Mi faccia sapere! Auguri!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
aggiungo qualche riflessione a quelle della dott Esposito che condivido.
Ci sarebbero veramente tanti ambiti da analizzare con cura e competenza nella sua richiesta di consulenza.

Quello che lei chiama anima razionale, potrebbe essere un meccanismo di difesa della psiche.
Potrebbe trattarsi di paura del l'innamoramento profondo quello che poi porta ad una vita sessuale adulta ( " poi lascio perdere..")

Potrebbe trattarsi di paure verso la sesualita
Legga queste letture per esempio, molte donne non sono né,meno consapevoli di avere una difficoltà
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html

Ed ancora, potrebbe trattarsi di un'assenza di copioni familiari.
Di un'assenza di educazione emozionale e sessuale..
Di paura dell'amore ..
Legga anche queste di letture e questa video intervista sulla paura e sulla capacità d'amare, potrebbero aiutarla a riflettere

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6090-amore-e-paura-le-intermittenze-del-cuore.html
È questa video intervista:
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Il "poi lascio perdere" era riferito alla frequentazione di ragazzi che sento che non posso innamorarmene... la ringrazio, cercherò di leggere ciò che mi ha consigliato. Anche se, senza offesa, come ho già detto alla Dott. Brunialti, il discorso della "paura o capacità di amare" è un discorso a cui personamente non credo molto... non ho nè paura di amare (perché l'amore, quando capita, è una cosa così naturale che niente può respingerla) né penso di non esserne in grado. La ringrazio per i link !