Problemi di stress e crollo psicologico

Buongiorno, sono una ragazza di 19 anni frequentante l'università. Sono sempre stata molto timida, diversa rispetto ai miei coetanei, e mi sono presto resa conto che qualcosa non andava. Poco tempo fa ho realizzato che ciò di cui ho "sofferto" per oltre dieci anni (banalizzato a semplice timidezza e riservatezza caratteriale) non era altro che fobia sociale, che mi ha portato con il tempo ad avere un atteggiamento evitante nei confronti delle altre persone. Ho ricominciato a parlare e socializzare, in maniera sempre molto discreta, pochi mesi fa, ma mi rendo conto di non essere ancora guarita del tutto. Ultimamente, spero solamente per lo stress, noto in me comportamenti molto strani, che nei rari momenti di lucidità assumono poco senso, temo di aver bisogno di un consulto psicologico che non ho mai avuto. Nella mia testa avvengono cambiamenti d'umore repentini, e fin qui pensavo fosse semplice stress universitario. Mi rendo conto, però, che i miei non sono solo cambiamenti d'umore, ma veri e propri cambiamenti di "personalità" (chiedo scusa per i termini poco appropriati), sono in continuo conflitto con me stessa e con i miei pensieri. Pensieri e parole cattive di cui a stento mi rendo conto, eccetto nei momenti in cui sono forse più lucida. Non riesco a controllarmi, a prendere una posizione. Spero fino a qui si tratti, ripeto, di stress. In più ho sempre avuto paure infondate, una sorta di mania di persecuzione, e per ben due volte mi è capitato, camminando per strada, di voltarmi e vedere un uomo, sentendone anche i passi, e l'ho visto così chiaramente da poterlo descrivere... per poi scoprire che effettivamente, un uomo non c'era. Un senso di angoscia perenne mi accompagna ormai da mesi, non vedo futuro, solo fallimenti e nessuna voglia di andare avanti.
Temo di star avendo un crollo psicologico, e vorrei chiedere aiuto a voi per capire se è semplice ansia e stress oppure se ho un effettivo bisogno di un consulto.
Grazie della pazienza.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Dunque, andiamo con ordine.

>>> Spero fino a qui si tratti, ripeto, di stress
>>>

Lo stress può esserci, così come cambiamenti di umore e sbalzi emotivi (non di personalità, che è un'altra cosa), ma verosimilmente potrebbero dipendere dal fatto che ancora non hai risolto la questione fondamentale, cioè la paura del prossimo, dei contatti con gli altri.

La cosiddetta fobia sociale può assumere forme differenti e nel tuo caso sembra esprimersi con un vissuto persecutorio, paranoico. Difficoltà non tanto perché ci si percepisce inadeguati, ma perché si considera l'altro pericoloso.

>>> Un senso di angoscia perenne mi accompagna ormai da mesi, non vedo futuro, solo fallimenti e nessuna voglia di andare avanti.
>>>

Un crollo potrebbe in effetti essere imminente. Forse sei già adesso un po' depressa. Te lo dico non per spaventarti, ma per metterti in allerta, dato che l'incapacità nei rapporti sociali mina uno dei bisogni fondamentali dell'essere umano, quello di vicinanza con le altre persone.

>>> temo di aver bisogno di un consulto psicologico che non ho mai avuto
>>>

Hai ragione, ma il consulto che ti serve devi farlo di persona, con uno psicoterapeuta. Online non possiamo fornire alcuna forma di aiuto concreto.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottore, immaginavo le mie paure fossero collegate alla fobia sociale, ed anche il mio attaccamento ad una, due persone specifiche, che chiaramente tendono ad allontanarsi rendendosi conto del mio stato. In più, non l'ho specificato, ho notato che sto perdendo contatto con la realtà, anche questa probabile conseguenza della fobia sociale, creando un mondo esistente solo nella mia mente ed agendo di conseguenza a questo, non in base alle cose come effettivamente sono. Mi spiace se non sono stata molto chiara.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Anche la preoccupazione di non essersi spiegati bene può essere un sintomo d'ansia. Il che non fa che confermare l'idea che forse hai bisogno davvero di parlare del tuo problema con uno specialista.

Non cadere, come molti utenti, nell'illusione di poter risolvere il tuo problema informandoti. Quando la difficoltà è relazionale, quando si fantastica distaccandoci in varia misura dalla realtà, può essere segno che è proprio il contatto umano a mancare. In tal caso ciò può solo essere corretto direttamente, attraverso contatti nel mondo reale, anche con lo specialista.

Raccogliere informazioni non ti serve, anzi ti distanzia ulteriormente dal mondo esterno.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Scusi ancora Dottore, ma mi sta venendo un dubbio. A suo parere, questo calo d'umore che si è verificato soprattutto nell'ultimo periodo, può essere stato incentivato dall'assunzione dell'antistaminico Reactine? Ho appurato che mi causa molta sonnolenza, ma non conosco ulteriori effetti collaterali.
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
È una domanda da porre in area medica, lo psicologo non si occupa di farmaci.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto