La vita è troppo dura

Gentili psicologi, sono qui per esporvi delle mie problematiche, cerco di fornire un quadro sintetico ma completo. Mi sembra che la vita (almeno la mia sia troppo dura). Mi sono laureato in economia con il massimo dei voti e non so da dove cominciare per trovare un lavoro, mentre un altro problema è la timidezza ( o non so come definirla nei confronti delle ragazze). A 23 anni non ho mai avuto una relazione con una ragazza, in realtà io mi impegno per conoscere nuove ragazze, ma va sempre male, questo mi fa soffrire molto. Inoltre, in alcune circostanze, quando vedo una ragazza che mi piacerebbe conoscere, non lo faccio perchè frenato da paura/ansia di essere rifiutato, cosa che succede spesso.
Per quanto concerne i rapporti familiari, questi sono eccessivamente gravati da una mancanza di danaro che si ripercuote inevitabilmente in ogni aspetto della mia vita. Con pochi soldi si vive male, in quanto non si è liberi di fare ciò che si desidera. I miei genitori hanno la terza media e questo influisce sull'educazione che mi è stata data, nonchè sulla capacità di dialogo degli stessi nei confronti dei figli. Penso che la Scuola Media non sia in grado di fornire gli strumenti per affrontare la vita.
Il quadro estremamente negativo che ho descritto influisce sulla mia personalità e sui miei rapporti interpersonali, ho iniziato ad abusare di diverse sostanze per lenire le sofferenza che mi perseguitano, in particolare: tabacco, alcool, cannabis, benzodiazepine. Io non voglio usare queste sostanze, ma mi ritrovo a farlo spesso. Sono consapevole che l'utilizzo di tali sostanze compromettono in maniera irreversibile le funzionalità respiratorie ed epatiche e non capisco perchè continui a farlo, forse non mi voglio abbastanza bene?

Io non so come affrontare questa situazione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile ragazzo,

certamente le strategie che usi non sono le migliori, anzi possono crearti sul lungo periodo diversi problemi, quali ad esempio dipendenza, aggiungendo altri guai...

E non serve neppure colpevolizzare altri, o il denaro, per ciò che non funziona. Un percorso psicologico, di solito, permette al pz. di prendere consapevolezza delle proprie responsabilità e di trovare le risorse che possono permettergli di cambiare.

A questo punto, il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicologo della zona.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentile Psicologa,

Lei non ha fornito una soluzione al problema, in quanto, senza un lavoro come posso permettermi di pagare le (salate) parcelle di un professionista iscritto all'albo?
La soluzione fornita da Lei è un cane che si mangia la coda.

Vede come la mancanza di danaro si ripercuote in maniera importante su diversi aspetti della propria vita? Sono certo che se avessi un lavoro che mi permetterebbe di guadagnare uno stipendio dignitoso, risolverei il 99% dei miei problemi, magari con l'aiuto di qualcuno.

In questo periodo il mercato del lavoro è certamente saturo, e io ad essermi laureato in economia e commercio (triennale), mi sento uno stupido che ha perso tempo, se mi confronto con i miei amici che hanno trovato lavoro dopo la scuola superiore e ora hanno già la casa e un'indipendenza economica.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

lo psicologo lavora anche nelle strutture pubbliche, dove si accede con il pagamento di un modesto ticket, oppure -per chi esente per reddito, GRATUITAMENTE.

Non mi risulta che alcolici e sigarette costino poi meno di uno psicologo, soprattutto se si utilizzano SPESSO! :-)

Cordiali saluti,