Depressione fidanzata

Salve,sono fidanzato da 8 anni con una ragazza che da un anno a questa parte ha iniziato a incupirsi,avere attacchi di rabbia,di panico, perdita di interessi. In un primo momento, recepì la situazione come un distacco nei miei confronti e la mia reazione fu quella di farle pesare ciò,di farla sentire in colpa per trattarmi cosi. Ad un certo punto, mi accorsi che il problema era più grave di quello che credevo e che era legato ad un malessere interiore per il quale necessitava di aiuto, perciò, ho smesso di darle più addosso, ho cercato di essere empatico e creare intorno a lei un ambiente il più possibile tranquillo inoltre, da giugno, l'ho portata da uno psicoterapeuta con cui ha intrapreso un percorso per cercare di superare questa depressione consapevole del fatto che non posso risolvere la questione da solo. Il punto è che io sto cercando di starle il più possibile accanto, senza farle pesare nulla, senza farla sentire in colpa di nulla, facendole capire che non è sola e che, piano piano, riusciremo a uscire da questa situazione. Il problema vero è la sua famiglia, vorrei davvero che capissero la situazione della figlia, invece, interpretano i suoi scatti di rabbia, le sue richieste, il rivolgersi loro in tono arrogante, come una dimostrazione del fatto che, rispetto alla sorella (che si è appena sposata), è lei quella "cattiva", che l'altra figlia è migliore, che è un peccato che sia stata la sorella ad andarsene via di casa, insomma continuano a farla sentire "sbagliata" creando un atmosfera in casa ancora peggiore di quella creata dallo stato d'animo della mia ragazza. Ovviamente loro non sospettano nemmeno minimamente che la figlia possa avere un disagio per cui sia necessario l'aiuto di uno specialista e sono sicuro che se gli dicessi che la figlia è in terapia non capirebbe assolutamente e direbbero che come al solito fa i capricci perchè è gelosa della sorella e quindi vuole tutte le attenzioni su di se. In tutto questo contesto, vedo che gli attacchi di rabbia verso la sua famiglia stanno diventando sempre più acuti e forti, l'unica persona che sembra volere al suo fianco sono io, ha dei momenti in cui per un niente mi urla contro, ma in generale mi scrive, mi chiama, mi vuole vedere, mi vuole al suo fianco, mi scrive che ci siam solo io e lei.Cosa posso fare per fargli capire che le cose non stanno così e creare un clima il più possibile tranquillo e sereno in qui lei possa trovare quella serenità e tranquillità necessaria per superare il momento? Non so minimamente come poter affrontare la questione con loro, non penso nemmeno che andargli a parlare risolverebbe qualcosa anzi, ho paura che se la mia ragazza lo sapesse si sentirebbe "tradita".Ho anche pensato a portarla via di casa, ma essendo tutti e due studenti non potremmo mantenerci...Non so davvero che fare, però si è creato un clima molto teso che non penso possa aiutarla, vorrei solo che tornasse la ragazza felice e spensierata che era fino a qualche anno fa.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

se la sua ragazza è seguita da uno psicologo si sta occupando del proprio disagio e occorrerà magari del tempo perchè ne venga a capo.
Lei potrebbe suggerirle di parlare in seduta della rabbia che sta manifestando, se già non sta affrontando l'argomento, perchè ne è preoccupato.
Che tipo di terapia ha iniziato? Che cadenza hanno le sedute?
Assume anche dei farmaci?

Per quanto riguarda la famiglia della ragazza, non è detto che questo sia del tutto errato:

"direbbero che come al solito fa i capricci perchè è gelosa della sorella e quindi vuole tutte le attenzioni su di sè".

Può essere ingiusto, perchè non sta male apposta, ma non così fuori luogo.
Lei ha detto infatti che sta male da un anno e che la sorella si è sposata e se n'è andata di casa: questi cambiamenti e l'inizio del suo malessere hanno coinciso?
O è accaduto dell'altro nel periodo in cui ha iniziato a soffrire di attacchi di panico?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
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