Angoscia e paura della morte

Salve,
Sono una studentessa universitaria di 24 anni e da un paio di mesi sono sempre angosciata e nervosa. Sono ossessionata da pensieri di morte che riguardano me e le persone a me più care, qualunque cosa faccia (che sia guidare, prendere il treno, uscire o anche stare seduta sul divano) mi sento ansiosa e spaventata, mentre penso a tutte le cose catastrofiche che potrebbero succedere. Tutto questo mi rende stanca e ancora più nervosa. Ho spesso le palpitazioni e dormo male a causa di incubi estremamente vividi.
Ho sofferto di anoressia nervosa, per la quale sono stata seguita da una psichiatra, ma tutt'ora ho difficoltà a mantenere un peso corporeo costante (con oscillazioni di cinque/dieci chili) e alterno fasi di binge eating a diete estremamente restrittive. Al momento sono normopeso e moderatamente soddisfatta del mio aspetto.
Cosa posso fare per gestire l'ansia che mi attanaglia e mi rende difficile il vivere quotidiano?
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima, senza sapere niente di Lei , della sua storia, della sua educazione , della sua famiglia, non possiamo aiutarla.. ci riscriva ci parli di sè e dei brutti pensieri che le rovinano la giovinezza..Intanto cerchi di essere contenta del normopeso raggiunto, brava, che non è facile, richiede intelligenza e determinazione.. L'aspettiamo , saremo felici di aiutarla .. restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
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Scusatemi per l'eccessiva brevità.
Sono una studentessa di Medicina all'ultimo anno, molto determinata e precisa. Me la cavo bene accademicamente, ho alcuni cari amici, un gran numero di conoscenti, vari ammiratori e un fidanzato.
Ho un rapporto molto conflittuale con la famiglia di mia madre, donne molto in gamba e belle, che spesso hanno fatto commenti sul mio essere cicciottella in passato.
La mia anoressia si è slatentizzata durante il secondo anno dell'università: quando mi sentivo fuori controllo, dopo una rottura molto sgradevole, mi sono messa a dieta e, man mano che i chili scendevano, mi sentivo meglio ma anche spaventata dall'idea di reingrassare. Sono arrivata a un passo dal ricovero ma, grazie a quello che ora è il mio fidanzato e ad alcuni amici, mi sono ripresa, nonostante due/tre mesi di binge disperato.
Ho avuto un anno di relativa tranquillità, nonostante un semestre complicato. Poi sono iniziati i problemi: inizialmente gli incubi prima di ogni esame, le palpitazioni e la stanchezza.
Poi ho iniziato a sentirmi spaventata quando tornavo a casa dall'università, sobbalzavo per ogni rumore, immaginandomi le cose peggiori. Lentamente l'ansia ha iniziato a permeare tutto: basta lo squillo del telefono perché mi immagini che sia successa una disgrazia. Cerco di pensarci il meno possibile, faccio yoga, mi sforzo per non reagire in modo troppo spaventato alle sollecitazioni esterne, ma non sempre ci riesco.
Ultimamente sono ricominciate anche le atralgie che mi hanno perseguitata tutta la scorsa estate (nonostante le indagini diagnostiche nessuno ha saputo formulare una diagnosi).
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