Ansia o depressione

Gentili dottori, sono allo stremo delle forze e non so più come fare.
Da qualche mese in maniera sporadica avvertivo giramenti di testa che sparivano dopo qualche minuto. Questi fenomeni sono via via con il tempo diventati più frequenti fino allo scorso 6 settembre dove sentendomi male a lavoro sono stato accompagnato al pronto soccorso..Dignosi:affaticamento cronico/malessere.
In prima battuta sono stato curato con farmaci antivertIginii e bentelan im 4mg con nessun risultato se non aumento di fenomeni ansiosi.
Da quel momento ho effettuato rx cervicale (esito negativo), rm rachide cervicale (esito negativo), visita vestibolare e audiometrica (esito negativo), visita oculistica (tt ok), in ultimo sono stato da un neurologo che mi ha detto di soffrire di vertigini emicraniche e di prendere flumagen e cipralex 5mg.
Da premettere che man mano che passavano i giorni sono sparite le vertigini e sono comparsi forti segni di ansia..come torpore e formicolii alle braccia e una stanchezza oltremisura.
Ho provato la cura del neurologo per 2 giorni dopodiché ho avuto un rifiuto perché mi sento male. Ad oggi i sintomi che ho sono: mal di testa,astenia, ansia..nelle ore pomeridiane mi vengono degli attacchi di forte ansia torpore e senso di mancamento.
Sto provando a contenere l ansia con 5 gocce di tranquirit mattina pomeriggio e sera..avendo pochi risultati.
devo dire che negli ultimi 2 anni ho avuto una vita frenetica dormendo circa 3 ore a notte e impegnandosi in mille attività..in più ho avuto diverse esperienze che hanno messo a dura prova il mio stato emotivo.
Secondo voi sono in depressione? Cosa devo fare? Continuare cipralex anche se mi fa sentire male? Vi prego aiutatemi
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

per la gestione dei farmaci è necessario un consulto medico che deve richiedere di persona, magari rivolgendosi ad un medico psichiatra che rivaluti la situazione nel suo complesso e la terapia che è stata istituita.

La visita medica è il primo passo da compiere per stabilire quali sintomi sono effetti collaterali del farmaco che assume, quali sono provocati da ansia o depressione e quali possono dipendere dalla carenza cronica di sonno che si sta auto-infliggendo da troppo tempo - alla quale non posso che consigliarle di porre rimedio perchè se davvero dorme 3 ore a notte da 2 anni non può che risentirne sul piano fisico e su quello psicologico.

Se emergessero aspetti psicologici rilevanti e una diagnosi di ansia o depressione sarà anche necessario andare a fondo della questione per individuarne le cause, lavoro da effettuare con l'assistenza di uno psicologo.

Mi aggiorni quando vuole,
un caro saluto

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2018
Ex utente
Gentile dottoressa Massaro, prima di tutto la ringrazio per la disponibilità.
Ho risentito il neurologo (che è anche psichiatra) spiegando il tutto.
Il dottore sostiene che proprio la presenza di questi sintomi dà modo di pensare ancor di più la necessità di curare anche una leggera depressione dunque di continuare con cipralex 5mg.
Seguendo il suo consiglio sto aumentando la dose nell arco di una settimana (cipralex gocce) fino ad arrivare a 5mg per poi continuare per 3 mesi.
Devo dire che mi sto aiutando con tranquirit 5 gocce 3 volte al giorno e negli ultimi 3 giorni mi sento meglio anche se nel tardo pomeriggio mi sale un senso di irrequietezza e ansia.
Riconosco che in alcuni luoghi affollati come supermercato, scuola di ballo etc è più probabile che questo senso di ansia aumenti nonostante le tranquirIt.
Sono sempre stato una persona positiva e piena di vita, facevo mille cose e la voglia c è ancora nonostante tutto..ho rallentato però molto le attività e mi sono imposto di dormire almeno 7 ore a notte.
Volevo chiederle: secondo lei nell arco di qualche giorno scompariranno gli effetti collaterali del cipralex? Riuscirò a fare a meno di questi farmaci una volta terminata la terapia? O ne sarò sempre dipendente?..
La ringrazio ancora di tutto.
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' sempre preferibile non assumere solo psicofarmaci, ma effettuare anche una psicoterapia, proprio per scongiurare i rischi che lei ora teme, e cioè quello di tornare al punto di partenza una volta sospesa l'assunzione del medicinale e/o di diventare dipendente dai farmaci.
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