Mia moglie non si rassegna

Sono sposato con mia moglie da 18 anni e abbiamo 4 figli maschi. Il nostro è un matrimonio di amore e grande passione, che negli ultimi mesi sta vivendo una situazione difficile. Premetto che il sesso è sempre stato molto importante per entrambi e che per molti anni abbiamo avuto rapporti quotidiani. Da qualche anno, per problemi fisici miei, ho dovuto rallentare, fino agli ultimi mesi, in cui ci siamo fermati del tutto. Ho iniziato ad avere erezioni faticose, poi molto faticose e poi assenti.
Ho fatto alcune visite andrologiche, che anno evidenziato alcune problematiche di natura fisica, non immediatamente risolvibili, non da ultimo il mio peso.
Mia moglie sembra non accettare questa situazione e non si rassegna.
Praticamente ogni occasione è buona per provare a provocarmi l'erezione. Prova a stimolarmi quotidianamente, talvolta anche per tempi molto lunghi, ma senza nessun risultato. Questa situazione mi mette a disagio e sta minando la mia autostima. Un fallimento ogni giorno è pesante da sopportare. Ho provato a parlarle di questa situazione, ma lei dice che alla mia età non posso già gettare la spugna. Che devo lottare per la mia sessualità. Sta vivendo malissimo questa situazione, mi accusa di non amarla più, di non essere più attratto da lei, di essermi lasciato andare nel fisico perché non ho più interesse a piacerle.
Io penso molto spesso al nostro matrimonio e non credo siano reali i timori di mia moglie, ma credo che la tensione che sta alimentando possa fare male alla coppia e sicuramente ai nostri figli.
Non so che cosa fare e come uscirne, ho paura di perderla.
Non sono contento di come è diventato il mio fisico e la mia stazza rende ancora più ridicole le mie dimensioni senza erezione. Il fatto che mia moglie si rapporti quotidianamente con un membro così piccolo e flaccido mi fa sentire male, debole, non degno e non all'altezza, provo una grande vergogna, un grande vuoto, un senso di fallimento e tanta solitudine.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

comprendo che alla Vostra giovane età possa essere problematico rinunciare alla sessualità, soprattutto se essa ha rappresentato un elemento importante per la coppia.

Comprendo i problemi fisici di cui Le soffre,
ma il peso corporeo è un elemento sul quale è in Suo potere agire:
sia per Sua moglie
sia per sè e per la Sua salute.
Occorre rivolgersi ad un centro (pubblico) specifico per tali disturbi, evitando il "faidate".
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html
Forse anche questo è un elemento di risentimento di Sua moglie,
come se Lei non volesse/decidesse di fare nulla per modificare la situazione.

Per quanto riguarda la sessualità nella coppia
essa è frutto di moltissime variabili,
che potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-senza-sesso-sempre-di-piu-perche.html

Considerata la situazione
Vi oriento verso una consulenza sessuologica di persona.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile dottoressa la ringrazio per essersi interessata al mio caso e la ringrazio per gli articoli che mi ha consigliato.
In effetti il fatto di non riuscire più ad avere erezioni adesso mi affligge, ma per alcuni mesi è stato motivo di sollievo.
Mi spiego meglio, il fatto di avere rapporti sessuali quotidiani ha rappresentato per moltissimi anni un piacere, ma negli ultimi si stava trasformando in un impegno pressante, che facevo fatica a sostenere. Ho tre ernie e problemi alla schiena, che in alcune occasioni mi si è bloccata, con dolori molto forti. In queste occasioni mia moglie è stata molto affettuosa e abbiamo scambiato il sesso con momenti di tenerezza. Devo confessare che lo scambio mi è piaciuto molto e mi ha permesso di schivare qualche rapporto senza farle dispiacere. Ho cominciato a capire che per lei un intoppo fisico ogni tanto era accettabile.
Io non ho mai fatto sport e conduco una vita totalmente sedentaria. Intorno ai 30 anni ho cominciato a mettere su peso e mi sono accorto che più mangiavo più fare sesso diventava faticoso. All'inizio lo facevo quasi apposta, poi ho perso il controllo. Quando sono a casa cerco di mangiare solo cose sane e in modeste quantità, per dare un buon esempio ai miei figli, ma quando sono al lavoro recupero con le schifezze.
Adesso non sono più in grado di controllarmi, è come una dipendenza. In compenso l'involto fisico non è più accettato da mia moglie, che me ne fa una colpa.
Non sarà facile perdere peso perché mi è difficile fare attività fisica per i problemi alla schiena, cui si sono sommati quelli alle ginocchia.
Se prima avevo quasi ricercato una disabilità ora mi pesa, perché non sono più in grado di controllarla. È come essersi distrutto con le proprie mani e adesso non avere la capacità di ricostruire.
Adesso sta anche tornando un vecchio problema di dimensioni, che con il peso e con l'impotenza si sta amplificando. A riposo avevo quasi 7cm che ora si sono ridotti a 4, ma soprattutto ne raggiungeva circa 12 in erezione. Ora 4 sono e 4 restano e questo, devo dire che mi uccide.
Distruggere è più facile che ricostruire...
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
intervengo, fermo restando che dovrà pur intervenire sugli aspetti psicologici che la condizione attuale necessariamente comporta, per rilevare un aspetto patologico che forse è stato sottovalutato.
Lei ha accennato a problemi di schiena e di ernie in tale sede.
Sarà opportuno indagare in tal senso poiché le ernie in sede lombare possono creare disturbi dell'erezione.
In tal caso, se non è troppo tardi, si può intervenire con buone possibilità di riprendere la propria sessualità
Una domanda: quando ha iniziato ad avvertire tale calo di interesse sessuale, nessun medico (per intenderci un urolo-andrologo) Le ha consigliato l'uso di farmaci che consentono il rapporto sessuale?

Cordialmente
[#4]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Per le ernie mi hanno detto che sarebbe consigliabile una operazione, anche se potrebbe non essere risolutiva.
Per quanto riguarda il loro impatto sulla sessualità o la possibilità di utilizzare farmaci per il calo del desiderio, devo confessare che il mio ruolo è stato piuttosto passivo, perché la situazione mi permetteva di avere una scusa plausibile con mia moglie, per rallentare un po' il ritmo. Il mio sbaglio è stato quello di credere che fossero solo intoppi passeggeri e che avrei potuto riprendere in qualsiasi momento. Ora invece mi ritrovo a non essere più in grado di fare alcune cose e mi accorgo che la soluzione non solo non è a portata di mano, ma potrebbe non esserci più. Sono stato uno stupido e ora il mio fisico mi imbarazza, non me ne sono mai preso cura e ora mi fa pagare tutta la mia trascuratezza con gli interessi.
I miei figli hanno 17, 14, 10 e 7 anni e mi accorgo che avrebbero il desiderio di fare cose con me, ma che spesso evitano di chiedermelo, perché sanno che non sarei in grado di seguirli. Non so nuotare, non so andare in bicicletta, non posso correre. Anche una passeggiata a volte è faticosa, tra schiena, ginocchia e il fiato corto dato dalla fatica di portare tutto il peso e dalle sigarette.
Praticamente passo dal letto alla macchina alla scrivania dell'ufficio al divano.
Mi sto rovinando la vita...l'unico esercizio fisico che facevo era il sesso
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
E, oltre alle "pilloline" pro erezione,
avendo Lei "fatto alcune visite andrologiche, che anno evidenziato alcune problematiche di natura fisica", esse hanno anche escluso cause ormonali ecc.?

La oriento tuttavia anche ad un consulto sessuologico, considerato che è in gioco il significato della sessualità nella Vostra vita di coppia,
e
a una Sua presa in carico della problematica relativa al peso corporeo,
che - dopo una approfondita diagnosi -
non ha bisogno solo di movimento,
ma di dieta
supportata da una azione psicologica anti-dipendenza.

Saluti cordiali.
[#6]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Le chiedo una ultima cosa. Il consulto sessuologico deve essere affrontato in coppia? Non so se sono pronto a condividere con mia moglie tutte le difficoltà che ho descritto qui.
Per ora abbiamo affrontato il problema dimensioni (che assilla soprattutto me), ed erezione, ed abbiamo individuato nel peso e nel fumo la causa di tutto. Ma non abbiamo mai parlato del calo del desiderio e di quello che c'è dietro al peso.
Per quanto riguarda il peso sono consapevole di avere un problema di dipendenza, ma fino ad ora non ho trovato la forza per affrontarlo seriamente.
Per le ernie mi ha spaventato la frase del dottore che dice se siamo ancora in tempo...per ora ho il piede destro sempre intiepidire, ma non avevo pensato a un impatto sul sesso
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

In riferimento all'intervento del Dr. Migliaccio, uno sguardo multifattoriale fornisce ulteriori elementi..

Se Lei preferisce un consulto individuale dove poter raccontare anche i problemi di desiderio - frequentemente alla base dei disturbi erettivi - lo può sicuramente fare e Le sarà di grande utilità.
Su tale tematica potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4909-desiderio-sessuale-maschile-assente-o-scarso-perche.html

Cerchi uno/a Psicologo/a anche psicoterapeuta, preferibilmente perfezionato in sessuologia clinica (l'Albo è in fissonline.it, nella Sua città esercitano molti professionisti con tali caratteritiche).
Certamente è la scelta giusta.

Se ritiene, ci tenga al corrente.

Saluti cari.




[#8]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
problematiche che andranno affrontate sul piano psicologico, mi sembra di intuire che ce ne siano e anche alquanto complesse.
Queste andranno affrontate anche se la Sua impotenza fosse risolta dall'asportazione della eventuale ernia del disco responsabile.
L'eventuale intervento chirurgico, a questo punto intuisco sia da prendere seriamente in considerazione (Lei accenna a un "intorpidimento del piede, anticamera di una paralisi del piede).

Cordialmente
[#9]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

un consulto a due voci - psicologo e medico - ritengo possa averLe fornito un orientamento di base sulle vie da percorrere.

1. Se si farà aiutare a trovare un'altra "via d'uscita" dalla sessualità quotidiana che non sia la malattia,
sarà pronto a farsi curare il corpo.

2. Oppure provvederà innanzi tutto alle ernie
e successivamente penserà come fare nella relazione sessuale con la moglie.

Se ritiene, ci tenga al corrente.

Molti auguri.



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