Doc contaminazione che non passa

Buonasera, sono una ragazza di 27 anni. Il mio Doc lo definirei da “contaminazione” da preservativo usato. Vivo in una zona dove la prostituzione sulla strada, la sera, è di casa. Come si fa ad avere paura di un pezzo di plastica? Per me è un vero INCUBO. Di conseguenza, qualsiasi cosa che venga a contatto con la strada e, quindi, con i preservativi o lo sperma per me è fonte di un’ansia estrema (ruote delle auto, delle moto, delle biciclette, scarpe, fazzoletti usati ecc.). In giro, cammino facendo attenzione a cosa calpesto e a cosa sfioro. Mi ritrovo a cambiarmi anche più volte i vestiti puliti perché credo di aver toccato o essere passata vicino alle ruote di qualche macchina (e se quella macchina avesse calpestato un preservativo?). Purtroppo, in questi ultimi anni mi sono ritrovata anche a fare “passaggi di contaminazione”. Ad esempio, se la ruota della bicicletta calpesta un preservativo e poi io sfioro o prendo dentro la ruota con il pantalone, allora penso che quest’ultimo sia “contaminato”, quindi lo devo cambiare. CONTAMINATO, un termine che uso spesso ma che, in realtà, non so nemmeno io se è giusto usare. Quello che provo quando vedo un preservativo è schifo e tanta paura. Paura di cosa? Non lo so, perché so per certo che non ci si può ammalare solo calpestando qualcosa. Quello che vi domando è: come faccio a far andare via questo schifo che MI SENTO ADDOSSO ogni qualvolta entro a contatto anche solo con una ruota di una macchina? Faccio terapia cognitivo comportamentale con una psicoterapeuta da ormai un paio d’anni e sono anche in cura psichiatrica con tanto di farmaci. Ma NON VEDO RISULTATI. A volte, sembra andare meglio ma poi tutto ritorna come prima. Ho anche provato a prendere un antipsicotico, paliperidone, che ho dovuto sospendere per via degli effetti collaterali. Ora sto prendendo il farmaco Venlafaxina. Insomma, non so più cosa fare. Sto anche pensando di andare a vivere per conto mio, da sola, e soprattutto lontano da questa zona in cui abito. Per me ed i miei familiari sta diventando impossibile vivere: controllo ogni cosa. Ho provato anche a ragionare con la mia terapeuta sullo schifo che sento. Lei dice che é uno schifo morale. Ma io non mi ritrovo in quello che dice. Ogni tanto, quando passo vicino a una ruota di una macchina o la sfioro con i pantaloni, provo a concentrarmi, a guardare sul tessuto e a dirmi “Hei, non c’è nulla. È pulito.” Ma anche se non vedo niente fisicamente di sporco, io quello schifo me lo sento addosso, sulla pelle, dentro al cuore. Sono veramente al limite. La mia psicologa mi dice di darmi risposte razionali. Anche se lo faccio, c’è sempre dentro di me qualcosa che mi spinge a compulsare. In che modo far andare via lo schifo che sento? Come faccio a dirmi “OK, quella cosa fa schifo ma se anche la calpesti o la tocchi non ti può fare niente”? Cosa posso dirmi in più rispetto a quello che già mi dico e che so? Ultimamente ho letto di “terapia breve strategica”. Potrei provare? Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente la sua sintomatologia è chiara come chiara sembra la diagnosi.
Ovvio se non avuto risultati con il percorso terapeutico che sta seguendo meglio cambiare.
la terapia breve strategia è una valida alternativa che può certamente provare, ma non lasci la cura farmacologica che, sicuramente, deve essere rivalutata. intanto legga questi articoli

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5399-compulsioni-la-trappola-dei-rituali.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7536-perche-le-compulsioni-ritornano.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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