Doc da relazione e "tradimento"

Salve a tutti, sono una ragazza di 19 anni che da qualche mese a questa parte le è stato diagnosticato il DOC da relazione. DOC subentrato, come dice la mia psicologa, per cause esterne e/o ambientali. Feci un altro consulto su questo sito tempo fa e un medico mi disse che pensieri come i miei su una base ansiosa si sarebbero potuti sfociare nel DOC. È successo. Espongo il problema che mi sta tormentando dal 20 dicembre. Da agosto ho intrapreso una relazione (la mia prima storia) con l'attuale persona con la quale sto da 5 mesi. Inizialmente ricordo che, passando giornate intere a verificare la qualità e la quantità del mio amore nei suoi confronti, persi 5 kili nel giro di pochi giorni. In 1/2 mesi sono arrivata a lasciare questa persona, dando spiegazioni assurde e ridicole, anche 10 o 15 volte forse come compulsione che necessitava una risposta: se la lascio vedrò se la mia sofferenza è tale di una persona innamorata. Non riuscivo a non farlo. Un giorno la lasciavo, l'altro tornavo, le dicevo parole davvero brutte ma restava lì per me, nonostante stesse male per come la trattavo. A inizio ottobre vi fu il macello, all'ennesima volta che la lasciai senza motivazione apparente con conseguenti brutte parole e comportamenti esagerati, tale persona presa da un velo di rabbia e, forse, vendetta, andò da un amico dicendogli di nutrire fantasie nei suoi confronti (cosa nata subito dopo la mia reazione e quindi, non vera) Lo stesso giorno dopo 2 o 3 ore che continuavo a ripeterle brutte parole e ad addossarle la colpa, lei si trovò in primo momento in uno stato di disperazione e pianto, non venne consolata dagli "amici" che le stavano affianco ma, bensì, questi "amici" decisero di giocare ad obbligo o verità facendole l'obbligo di baciare l'amico (che lei chiese) e un'altra ragazza. Lei provocò tutti, loro "non seppero resistere", lei non rispondeva: agiva e basta. Appena finì di baciare l'amico andò in bagno a piangere e, rendendosi conto della cavolata appena commessa, riprese lucidità pregando tutti di non dirmi niente vista la sua paura, già evidente, di perdermi. Questa storia la venni a sapere nei 4 giorni seguenti e ci stetti male. Lì per lì sembrò che io l'avessi superata subito, iniziai a riacquisire fiducia e mi resi conto che la sua fu una reazione collegata alla mia. Andava tutto bene fin quando un amico non mi disse: "io non l'avrei perdonata mai!" iniziò il mio inferno. "E se adesso per tale cosa io possa arrivare a lasciarla? Se non la supero e devo lasciarla? Se avessi visto la scena l'avrei perdonata? Ho fatto bene?" A momenti non m'importa nulla di questa storia visto che l'ho già razionalizzata ma mi vengono, involontariamente, immagini in testa ipotetiche dell'accaduto e ci sto male. Come se io la stessi superando adesso e non 3 mesi fa dove tutto era tranquillo e questa storia sembrava essere sepolta. Non capisco se si tratta di una sofferenza che mi viene imposta dal mio DOC oppure un evento che io sto, effettivamente, superando.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile ragazza,

Lei è già in psicoterapia, se ho ben compreso.
La Sua psicologa è anche Psicoterapeuta,
cioè abilitata a curare, giusto?

E dunque mi chiedevo come mai scrive anche a noi.

.Forse l'alleanza terapeutica con la Sua Psy è carente?
.Non si fida del percorso che state facendo?
.Si tratta di un "secondo parere", qui da noi?
.Quali sono gli obiettivi che ha concordato con la Sua Psy?

SE non affronta con determinazione la dimensione DOC assieme alla Sua Psy, sempre che sia anche Psicoterapeuta,
il "doppio canale":
presenziale con lei e online con noi,
purtroppo Le può creare solo confusione.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Io frequento un centro d'ascolto a scuola da me, non è costante la frequenza e la mia psicologa (non è anche psicoterapeuta) non è costante vista la scarsità del metodo. Per questo avrei bisogno del parere di uno psicoterapeuta.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Inoltre cerco rassicurazione vedendo film o serie tv dove vi sia un evento simile al mio e al vedere la coppia che risolve e supera l'accaduto mi calmo. Cerco anche rassicurazione da terzi.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Cercare ovunque rassicurazioni è tipico dell'ansioso, ma, come vede, non serve a nulla
se non per pochi minuti;
dopo occorre nuovamente andare alla ricerca di nuove rassicurazioni.

Per questo noi qui
con senso di responsabilità e professionalità
evitiamo di farlo,
ossia di nutrire il dubbio.

Considerato che Lei è GIA' consapevole della necessità di una Psicoterapeuta,
Le faccio presente che anche presso l'Azienda Sanitaria operano gli Psicologi,
in particolare al Consultorio, soprattutto "Spazio Giovani",
al quale si accede sia senza impegnativa del curante, sia grauitamente e in autonomia (talvolta un modestissimo ticket).

Vergogna, imbarazzo, paura del giudizio,
rappresentano freni che a torto impediscono di
superare i problemi,
e migliorare la propria qualità di vita.
Ma purtroppo non esistono strategie semplici per problemi complessi,
solo scorciatoie che non portano alla meta auspicata:
le rassicurazioni ne fanno parte.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Solitamente riconosco, magari non subito, un pensiero ossessivo e intrusivo ma stavolta non riesco realmente a capire se si tratta di un pensiero ossessivo compulsivo o di un effettivo "trauma" che non ho superato...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
... talvolta non è così semplice capire ...

Se il dubbio Le rimarrà per qualche periodo ancora,
chieda aiuto di persona.

dott. Brunialti
[#7]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Prego,
è stato un piacere.

dott. Brunialti