Troppi pensieri, non so come fare

Buonasera, mi chiamo Marco e sono un ragazzo di 18 anni, mi sono iscritto a questo sito perché vorrei avere una consulta riguardo un problema che,da un paio di mesi, mi sta assillando, e sento quasi che mi renderà la vita impossibile.
Il mio problema è il seguente : ho come la sensazione di non avere mai nulla da dire. Ogni volta che incontro una persona, il primo pensiero che mi salta per la testa è : e ora? Se dovesse avvicinarsi, cosa gli racconterò?
Questo non significa che io non riesca a relazionarmi, anzi, ma ho come la sensazione che tutto ciò che dico, per l'altro possa risultare noioso, e dunque tendo ad arricchire il mio discorso, mi spiego meglio : dopo aver dato una risposta, il primo pensiero che mi salta in testa è "Forse sono stato troppo esauriente?" "Forse la mia risposta può aver suscitato noia nell'altro?" ed ecco che cerco in tutti i modi di arricchire la mia risposta, riuscendoci raramente, a seconda dell'argomento.
A volte mi capita anche di prestare attenzione su quello che dicono gli altri e cominciare ad interrogarmi, per farvi un esempio : Osservo una conversazione fra due persone, ascolto e penso "Ma come fa ad aver pensato quella cosa?" "Io non ci avrei mai pensato, avrei fatto scena muta" come se volessi prendere spunto dagli altri per arricchire il mio di discorso.
La stessa cosa mi capita anche quando, ad esempio, mando un messaggio su whatsapp. Il mio unico pensiero è cosa dover dire per portare avanti la discussione, oppure appena visualizzo l'anteprima del messaggio, comincio subito a pensare ad una risposta, come se non riuscissi ad essere spontaneo e ad elaborare la cosa al momento. Oppure comincio a pensare a cosa dovrò chiedergli dopo quella risposta per poter portare avanti la conversazione, come se sentissi questo grande "obbligo di dialogare". A volte mi capita anche di restare rigido di fronte ad un messaggio, quando ad esempio vedo che l'altro risponde in modo freddo, comincio a chiedermi "Forse sono stato io fin troppo secco nel rispondere?" come se mi considerassi non-interessante a prescindere e non in grado di affrontare una conversazione.
Quando mi trovo di fronte agli altri, spesso mi capita di non saper argomentare, e dunque "rigiro la frittata" facendo una domanda sempre inerente all'argomento, ma completamente diversa dalla domanda dell'altro. Non riesco a godermi i momenti di silenzio, ma li vedo fonte di imbarazzo perenne, e comincio a pensare a cosa dire per poter iniziare la conversazione.
All'inizio pensavo che questo problema riguardasse solo particolari tipi di persone e che dunque non mi trovassi con loro, ma mi sono reso conto che questo mio problema è molto generale, anche con la mia ragazza. Non so come risolvere questo mio problema, non vorrei arrivare a rivolgermi ad uno specialista, anche perché il problema alla base è "stupido", si tratta di parlare. Forse non riesco ad accettare me stesso? Non so come fare, sento che questa cosa mi consumerà mentalmente e finirò per impazzire.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> il problema alla base è "stupido", si tratta di parlare
>>>

Hai fatto bene a mettere "stupido" fra virgolette. Perché se "senti che questa cosa ti consumerà mentalmente finendo per impazzire", stupido sarebbe non rivolgersi a uno specialista.

Sembrerebbe trattarsi di un disturbo ossessivo, è un classico la paura di non sapersi spiegare o non sapere cosa dire. Si tratta di un disturbo d'ansia che può essere superato bene, specie se preso in tempo e data la tua giovane età, dunque se fossi in te non aspetterei troppo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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