Sono triste da troppo tempo

Ciao, sono una ragazza di diciotto anni compiuti da poco. Non so neanche perché scrivo, forse per sapere come posso uscire da questa situazione che mi accompagna da cinque mesi ormai. È da settembre che non sono più me stessa, sono sempre stata una ragazza forte, testarda, tenace, allegra che riservava un sorriso e una battuta per tutti. Adesso sono così diversa che non mi riconosco più. Sto sempre in disparte, spesso non voglio parlare con nessuno, nei miei giorni migliori scherzo un po’ ma poi ritorna tutto come prima. Piango per un abbraccio non dato o per una risposta che non mi va bene, piango se mi viene detto qualcosa non dolcemente. Durante ottobre sono stata a casa tre settimane per un dolore allo stomaco come un coltello che dopo svariate visite mediche non è risultato niente. Ho capito da sola che era solo ansia e malessere che ho dentro di me da troppo. Il mio ragazzo mi dice che non ha più voglia di vedermi così, dice che non sono la stessa ragazza che ha conosciuto, che devo smetterla di essere triste, spenta, come se fossi viva fisicamente ma morta psicologicamente. Io cerco di fargli capire che sto male, che provo addirittura dolore dentro a volte ma forse non può capire e nessuno può, se non chi lo prova o chi lo studia. Gli prometto sempre che riuscirò a tornare quella di prima ma non ci riesco, io non ci riesco, e mi domando se io possa realmente tornare alla vecchia me. La nostra relazione non è mai stata facile, abbiamo litigato tantissime volte ma so per certo che ci amiamo. Ho perso tutte le mie amiche perché loro non hanno voluto accettare il mio ragazzo e mi hanno lasciata sola, io e lui siamo soli, stiamo sempre noi due. Lui ha un carattere difficile, forte, e ammetto di essermi fatta mettere i piedi in testa per molto tempo, di essermi fatta andare bene le sue idee anche se le mie erano altre, ma non so se c’entra qualcosa, perché siamo stati tanto bene insieme, lui è l’amore della mia vita seriamente, nessuno potrebbe rubarmi il cuore come ha fatto lui. Mi sento triste, stanca, sola, ho paura di cadere in depressione (se non ci sono già) e mi chiedo se fosse meglio lasciarci, perché io non riesco ad essere come prima e lui non ce la fa più.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> era solo ansia
>>>

Oppure un incipiente stato depressivo. O entrambe le cose. Difficile dirlo da qui, ma sarebbe comunque inappropriato etichettarli con "solo".

Le relazioni importanti fanno venire a galla i nostri aspetti problematici, perciò quello che hai attraversato con il tuo ragazzo lo avresti probabilmente passato lo stesso se al posto suo ci fosse stato un altro. Perché te lo saresti in ogni caso scelta tu.

Cerca un aiuto professionale, non perdere altro tempo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie della rapidità dottore. Ho fatto un paio di incontri con una psicologa scolastica e uno con una psicologa naturopata che mi ha dato i fiori di Bach che sono dei tranquillanti naturali ma tutto questo mi ha confusa ancora di più, non so come uscirne. Non so che via d’uscita prendere, anzi non ne vedo alcuna.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
In che modo gli incontri con la psicologa ti hanno confuso ancora di più?

Riguardo ai tranquillanti, di qualunque genere, possono servire per placare l'ansia del momento, ma se c'è un problema a monte è quello che va risolto.
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dopo
Utente
Utente
La psicologa mi ha detto che ho delle vie d’uscita, che devo ritrovare fiducia in me stessa perché l’ho persa del tutto ma questo mi fa ancora più paura perché non ci riesco a tornare come ero. Riguardo al mio ragazzo mi ha detto che dovrei provare quando litighiamo a non tornare sempre da lui nonostante sia io ad avere ragione, in questo modo mi amo un po’ di più, l’ho fatto e adesso sono due giorni che non ci parliamo e io sto peggio di prima...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Da qui è difficile dire se il disagio del momento è necessario, perché ti serve per imparare cosa è appropriato e cosa no (come la proverbiale mano sulla stufa arroventata), oppure se è più l'espressione di una sofferenza di base che perdurerebbe anche se non ci fosse questa storia di mezzo.

Probabilmente è un misto di entrambe le cose. Ma devi decidere tu se la collega che ti sta seguendo a scuola ti sembra appropriata o meno.

Per il momento devi tener presente due cose: 1) la sofferenza fa parte della vita e se affrontata nel modo giusto aiuta a crescere, e 2) le storie sentimentali in età molto giovane andrebbero prese senza dar loro eccessiva importanza; dovrebbero servire anche queste per fare esperienza.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dell’aiuto!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Prego,
Saluti