Come accettare di dover andare avanti?
Sono una ragazza di 23 anni e sono stata lasciata dal mio ragazzo di 25, dopo una relazione di 6 anni. E’ successo tutto all’improvviso,ha detto che non mi ama più,da circa 5 mesi aveva sentito che i sentimenti erano cambiati ma voleva provare a vedere se gli passava ma che era stanco di fingere! Non riusciva a parlarmene e diceva che tanto non si sarebbe risolto e che io non ho colpe, che è colpa sua. Mi sento sottovalutata e usata. Si è comportato come sempre fino al giorno prima! 1 settimana prima di lasciarmi ha detto davanti a sua mamma tra due, tre anni si può pensare ad un figlio . Anche dal punto di vista dell’intimità non c’era nessun problema, era da qualche mese che c’era ancora più passione da parte di entrambi. Spesso voleva avere rapporti non protetti,diceva che voleva sentir tutto di me ed ero io che lo frenavo. lui mi rispondeva che anche se scappava il bambino non sarebbe stato un problema, anzi. Parlava di comprare casa. Come potevo immaginarmi questo? NESSUNO SE LO ASPETTAVA. Infatti in molti pensano che abbia perso la ragione perché è una persona molto stressata con il lavoro, in maniera molto esagerata, prende a cuore tutto e ha un rapporto molto strano e competitivo con suo padre con cui lavora. Poi ha giurato a me e a tutti quanti che non mi ha mai tradito e che non è innamorato di nessuna altra ragazza. L’idea che si innamori di un’altra mi manda fuori di testa e gli auguro le peggio cose. L’ultima volta l’ho sentito 10 giorni dopo il misfatto e mi ha ripetuto le stesse cose, che devo accettarlo. Non era felice, piangeva, mi ha detto che mi pensa sempre perché mi vuole tanto bene ma non come una compagna e che spera un giorno di potermi parlare in modo civile. C’è un altro problema: lavoro nella sua piccola impresa come impiegata e quindi doppia beffa. Oltre ad esser stata abbandonata sentimentalmente ora mi ritrovo anche a cercar lavoro. Lui e suo padre non mi vogliono licenziare, perché non è giusto, però capiscono ovviamente che se vogliamo voltar pagina definitivamente devo trovarmi un lavoro, IN PRIMIS PER ME STESSA. Io a lavoro non lo vedo,lui è in cantiere. Io vorrei licenziarmi ma tutti mi dicono che non è giusto che gli do anche questa liberazione e che io resto senza stipendio per colpa sua. Vedo tutto nero, non ho più nessuna, e dico nessuna, certezza per il mio futuro. Non dovevo lavorare da lui ma chi si sarebbe mai aspettato una cosa del genere? Ammetto che non ero felice al 100% con lui, perché spesso mi sentivo messa dopo il suo lavoro. Parlava sempre di lavoro, anche con gli amici e io gli dicevo che stava diventando vecchio prima dell’ora. Lui ci rimaneva sempre male quando suo padre lo rimproverava di non lavorare mai abbastanza La domenica la passava con me ed era sempre stanco. Poi volevo anche avere un lavoro tutto mio, quindi già dentro di me pensavo che non fosse il massimo. Come devo affrontare questa situazione? Ho paura per il futuro, sono smarrita, anche a livello fisico sono debilitata.
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Queste situazioni si possono affrontare in diversi modi, ma quello sicuramente meno utile è continuare a chiedersi "perché è successo".
Dopo lo shock iniziale occorre farsi una ragione del fatto che le relazioni possono finire. Tutte quante. Quando meno ci se lo aspetta.
Quello che è successo a lei è la stessa cosa che ogni giorno a miliardi di altre persone, perciò non pensi di essere l'unica.
Riguardo alla decisione di lasciare il lavoro, se fossi in lei me ne andrei, ma solo DOPO aver ristabilito il mio equilibrio mentale a un livello minimale. Diversamente sarebbe una fuga. Mentre andandosene a mente fredda è una decisione che lei avrà preso. È utile soprattutto per l'immagine che ha di se stessa, non tanto per il segnale che può dare agli altri.
Dopo lo shock iniziale occorre farsi una ragione del fatto che le relazioni possono finire. Tutte quante. Quando meno ci se lo aspetta.
Quello che è successo a lei è la stessa cosa che ogni giorno a miliardi di altre persone, perciò non pensi di essere l'unica.
Riguardo alla decisione di lasciare il lavoro, se fossi in lei me ne andrei, ma solo DOPO aver ristabilito il mio equilibrio mentale a un livello minimale. Diversamente sarebbe una fuga. Mentre andandosene a mente fredda è una decisione che lei avrà preso. È utile soprattutto per l'immagine che ha di se stessa, non tanto per il segnale che può dare agli altri.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
La ringrazio. Io sto soffrendo proprio perché è stato troppo improvviso, so che non sono l'unica, cercherò di non chiedermi più il perchè. Ma secondo lei perché si è comportato come sempre fino all'ultimo secondo? E' una persona falsa o è semplicemente un debole che ha usato il coraggio come non doveva? E' anche sapere che tutto quello che avevamo è sparito in un'ora che mi distrugge, 6 anni...
[#3]
>>> cercherò di non chiedermi più il perchè. Ma secondo lei perché si è comportato come sempre fino all'ultimo secondo?
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Vede come si smentisce da sola in un batter d'occhio?
È ancora tutta presa dal voler capire "perché".
È comprensibile, dato che non è passato molto tempo. Ma dopo qualche mese occorre farsi una ragione che non serve esattamente a nulla continuare a chiederselo. È stata una sua decisione sulla quale lei probabilmente non solo non ha più potere d'intervenire, ma anche se ce l'avesse, lui sarebbe ritornato perché "è stato convinto" da lei a farlo.
Invece no. La decisione di stare con un'altra persona dev'essere solo e soltanto nostra. Non può essere suggerita o estorta in alcun modo. Altrimenti troveremo sicuramente il modo di rinfacciarlo e di chiedere il conto alla prima occasione.
Può esser successo per diverse ragioni, ma alla fine contano sempre gli atti più di qualunque spiegazione.
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Vede come si smentisce da sola in un batter d'occhio?
È ancora tutta presa dal voler capire "perché".
È comprensibile, dato che non è passato molto tempo. Ma dopo qualche mese occorre farsi una ragione che non serve esattamente a nulla continuare a chiederselo. È stata una sua decisione sulla quale lei probabilmente non solo non ha più potere d'intervenire, ma anche se ce l'avesse, lui sarebbe ritornato perché "è stato convinto" da lei a farlo.
Invece no. La decisione di stare con un'altra persona dev'essere solo e soltanto nostra. Non può essere suggerita o estorta in alcun modo. Altrimenti troveremo sicuramente il modo di rinfacciarlo e di chiedere il conto alla prima occasione.
Può esser successo per diverse ragioni, ma alla fine contano sempre gli atti più di qualunque spiegazione.
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Utente
Mi scusi, è successo due settimane fa. Lo sogno tutte le notti e,il mattino, quando mi ricordo che non siamo più assieme, mi sembra tutto così irreale. Quando penso intensamente al fatto che sia tutto finito mi assale un'ansia terribile e inizio a tremare e a piangere. Possibile che tutta la confidenza e complicità che avevamo sparisca prima o poi? Non accetto il fatto che diverrà un estraneo
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.4k visite dal 20/02/2019.
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