Gelosia in un rapporto a tre

Salve, ho una relazione estremamente soddisfacente da undici anni con la mia compagna. Siamo persone adulte ed impegnate a crescere
individualmente e e in coppia . Usiamo metodi comunicativi che mettono in risalto i bisogni dell'altro Il nostro rapporto è sempre stato Soddisfacente in tutto ,ma se proprio devo cercare il "pelo nell'uovo" per cultura,abitudini familiari, educazione, lei non mi soddisfa al cento per cento nelle manifestazioni di amore e di affetto. L'amore fra di noi è totale, ma questa differenza dei nostri bisogni: i miei di averla più presente e calorosa, i suoi di più libertà nel decidere quando avere queste attenzioni in frequenza ed intensità ci ha fatto un pò scontrare sui nostri reciproci atteggiamenti. Anche dal punto di vista dei rapporti sessuali c'è differenza di vedute con le mie continue richieste ed il suo accontentarsi nel "poco ma bello".Non concepisco tradire senza amore. Fatto sta che alcuni mesi fa ho ritrovato una mia compagna di liceo con cui c'era sempre stato feeling e sapevamo entrambi , anche a distanza di anni che l'attrazione fra noi era rimasta tale. Dopo averla frequentata pe ralcuni mesi, nel periodo in cui stava separandosi.
non ce la siamo sentita di fare gli amanti clandestini e io ho comunicato alla mia compagna della relazione con questa donna, per me speciale. L'apertura mentale della mia compagna e la sua curiosità di trovarsi in una situazione nuova ha fatto si che accettasse di apriire la coppia a questa mia vecchia fiamma. Da subito loro hanno provato un senso profondo di comunanza ,di sorellanza e di complicità dando vita così ad un amore (platonico, o meglio come due anime che si conoscono e sono unite da sempre) a tre con prospettive di vita insieme . adesso dopo qualche mese che io e la seconda donna facciamo l'amore (lei ha una modalità ed un calore che era proprio ciò che io richiedevo alla prima ) con la prima consapevole, sono venuti fuori delle situazioni di imbarazzo fra le due e un forte malessere della prima che pure si era sempre manifestata non gelosa ed aperta. Anche la seconda donna soffre per il fatto che la sua felicità è legata alla sofferenza dell'altra ed il bene e l'amore che le unisce fa si che si sostengano emotivamente,ma che di fatto non rendono possibile,per ora un'ipotesi di convivenza, (dove fare l'amore sarebbe scontato) perchè la felicità dell'una è motivo di tristezza per l'altra.. Anche io soffro per loro e vorrei che la prima superasse questo scoglio psicologico, perchè in questa relazione ci stiamo bene e nessuno vuole perdere gli altri- Devo dire che il calore della mia compagna ,da quando c'è l'altra è migliorato inconsciamente,senza spirito di competizione, ma insieme è sorta questa sua paura che all'inizio pure se avevo avuto rapporti con l'altra,, non aveva manifestato. C'è la possibilità di uscire da questo empasse senza che alcuno ne soffra? potremmo continuare la nostra relazione a tre?Ci sono letture che possono aiutarci? grazie
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Dr. Riccardo Ciprandi Psicologo, Psicoterapeuta 18
Gentile utente,
trovo che questo rapporto sentimentale fatto di 3 persone non costituisca una relazione sana. Sta "pretendendo" qualcosa di non realizzabile all'interno di una triade, ma che può essere soddisfatto solo all'interno di una relazione di coppia. Lei qui afferma: "io soffro per loro e vorrei che la prima superasse questo scoglio psicologico, perchè in questa relazione ci stiamo bene e nessuno vuole perdere gli altri"; ora a riguardo le domando: é realmente sicuro che stiate bene in tale situazione?Perché ritengo non sia possibile chiedere alla sua prima compagna di superare questo "scoglio psicologico", come lei lo definisce: sta chiedendo qualcosa che va oltre una normale relazione di coppia.
Si sta sviluppando una situazione malsana dal punto di vista psicologico: non è sforzando questi legami che si può costruire un rapporto sentimentale solido. Penso debba fare una scelta sulla persona che vuole al suo fianco, definendo cosa lei realmente ricerca in una relazione d'amore.

Dr. Riccardo Ciprandi
Psicologo e Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Cognitiva

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

la situazione che ci prospetta,
quella in cui
"..L'apertura mentale della mia compagna .. ha fatto si che accettasse di aprire la coppia a questa mia vecchia fiamma"
sembra configurare una situazione di *poliamore*,
che si potrebbe definire "un approccio alla non-monogamia orientato alle relazioni invece che al solo sesso",
appartenente in linea di massima alla "sessualità atipica"; non patologica.

La Vostra sarebbe una triade,
formata da persone che vivono assieme, oppure che si vedono regolarmente,
di cui almeno un membro ha rapporti sessuali con ambedue gli altri.

In questa situazione,
considerato che nel rapporto sessuale,
solitamente uno dei partner a turno viene messo al centro dell’attenzione,
la gelosia non è da escludere;
al riguardo Lei ci dice:
"Anche la seconda donna soffre per il fatto che la sua felicità è legata alla sofferenza dell'altra ed il bene e l'amore che le unisce fa si che si sostengano emotivamente, ma che di fatto non rendono possibile, per ora un'ipotesi di convivenza."

Sarà un lavoro psicologico su Voi tre a farVi comprendere quali sono i Vostri desideri,
- di *ognuno* di Voi tre -
e a far sì che essi siano rispettati:

- tornare alla coppia? e di chi con chi?
- poliamore a tre? in questo caso come gestire i sentimenti?

Sarà un cammino di crescita e di consapevolezza,
al termine del quale prenderete delle decisioni.

Se non ce la fate da soli
chiedete aiuto ad una Psicologa/o Psicoterapeuta perfezionata in "Comportamento sessuale atipico".

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/