Cardiofobia

Salve.
Vi racconto brevemente la mia storia in modo da avere chiara la situazione.
Ho 26 anni e da 4 anni ho problemi legati alle mie emozioni, in particolare con quella più antica: La paura.
Non so i motivi ma sento dentro di me un senso si angoscia che sto controllando con la psicoterapia dello gestalt. La situazione va un po' meglio ma non voglio prendere farmaci.
Oltre a questa cosa più astratta mi rendo conto di avere un grosso problema: non riesco più a fare nessun attività fisica a causa della mia attenzione sul cuore che mi ha praticamente ossessionato. Ho paura di non riuscire ad andare oltre un tot. di battiti per paura di un infarto. Ho eseguito numerosi controllo che nello specifico non hanno rilevato nessun problema. Il problema però è che nonostante la psicoterapia non riesco a sbloccarmi ed ho ancora continuamente paura ogni qualvolta sento qualche piccolo dolore il mio cervello lo collega al cuore. Non riesco a stare tranquillo ne ad eliminare questa paura nonostante la psicoterapia.
Questa fobia quando andrà via?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazzo,

[Questa fobia quando andrà via?]
1) Quando riuscirai a capire, si spera mediante la psicoterapia che stai facendo, che c’è una falla razionale nel tuo modo di pensare al battito cardiaco.
Tu infatti scrivi: (...)Ho paura di non riuscire ad andare oltre un tot. di battiti per paura di un infarto.(...).
Un infarto arriva quando i battiti cessano e non quando ci sono e sono anche molti.
2) quando smetterai di auto-monitorarti il battito cardiaco in modo eccessivamente controllante. Quando insomma allenterai il pensiero di poter controllare l’incontrollabile.

Ti suggerisco di riferire questa richiesta di consulto online parallelo al tuo terapeuta. Un motivo per cui lo hai richiesto ci sarà e va esaminato in terapia, perché anche questa è psicoterapia.

In bocca al lupo!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dott. Pizzoleo
In realtà ho fatto presente al mio psicoterapeuta che faccio fatica a fidarmi in generale.
Qui c'è qualcosa di più profondo.
Tutta questa somatizzazione deriva da qualcosa che non riesco ancora trovare.
Le cose devono migliorare!
La saluto, cordialmente.
[#3]
Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
Caro ragazzo,
la paura di poter morire a causa di un infarto è il nucleo centrale del suo problema.
Ci sarebbe da indagare come mai lei associa la paura di morire al cuore (lavoro che può fare in terapia).
Con i suoi pensieri catastrofici ("mi verrà un infarto se....") lei alimenta la sua ansia che le fa aumentare i battiti cardiaci e, più aumentano, più lei si sente minacciato e fa pensieri di natura catastrofica.

Ponendo attenzione ai sintomi aumentano i livelli di ansia e di attivazione fisiologica. Ciò non le consente di testare ipotesi alternative rispetto a quella patogena e questo determina una maggiore disponibilità di dati in memoria compatibili con essa.

Insomma, in soldoni, se si sta chiedendo come mai continua a star male è perchè lei, involontariamente, sta mantenendo il disturbo.
Cosa fare? Eliminare tutti i fattori di mantenimento della sua sofferenza.
Come? Attraverso un rigoroso e progressivo lavoro sui suoi pensieri e sui suoi comportamenti.

Legga questo piccolo articoletto scritto qualche anno fa da me sui fattori di mantenimento dell'ansia.

http://ansiaepanico.altervista.org/fattori-mantenimento-dellansia/

Forza e coraggio.

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

[#4]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Concordo in toto con quanto detto dal collega Iacucci!
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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