Mio padre era il mio eroe, ora provo solo schifo

Gentili psicologi,
la mia è forse una situazione familiare all'ordine del giorno, se non fosse che ho 25 anni e fino a ieri ero convinta che la mia famiglia fosse una delle poche ad avercela fatta.
I miei amici hanno per la maggior parte i genitori separati e hanno sempre preso ad esempio i miei, che stanno ancora insieme e fingono una perfetta facciata.
Questa sera sono scoppiati a litigare come mai prima, parlando di cose che non avevano MAI discusso davanti a me.
Scopro quindi, che l'unica persona che ho preso come esempio nella vita, l'uomo che consideravo il mio eroe, tradisce mia mamma da sempre.
Le frasi che gli ho sentito urlare non sono quelle di un uomo. Sono quelle del tipo di persona che odio più al mondo: un maschilista, un verme schifoso, senza cuore e senza rimorso. Non si vergogna di tradire mia madre, non lo nasconde, anzi, le urla che se a lei non va bene se ne può andare, che lui vuole vivere, che non vive per lei o per me, ha una sua vita e se la vuole godere. Le urla che è una mantenuta, a mia madre, che da quando sono piccola mi insegna che mai nella vita dovrò essere dipendente da uomo! Mia mamma che non chiede mai niente! A mia mamma ..che ora vedo con occhi diversi, una donna che ha sopportato un uomo così per 28 anni, uno che guarda quelle più giovani, che va a caccia, che fa commenti squallidi, il classico uomo che da vecchio ci proverà con la badante. Io provo ribrezzo, mi fa schifo, schifo, schifo. Eppure tutti sanno e mi hanno sempre detto del bel rapporto che io e lui abbiamo, ed è vero. Ho messo mio padre su un piedistallo sempre più alto e da li non è mai sceso, fino ad oggi. Poche volte ho visto una figlia adorare il proprio papà come ho fatto io.
Mia madre è sempre stata gelosa del rapporto che avevo con lui e ora vedo cosa ha dovuto sopportare come donna.
Vorrei che io e lei ce ne andassimo, vorrei che lo costringesse a prendere una casa per me e lei, perchè glielo deve, e non vederlo più.

Dipendo dai miei genitori economicamente e mi fa rabbia, mio padre me lo fa pesare sempre, ogni volta che non faccio quello che dice lui e ora più che mai perchè vorrei essere altrove. Fortunatamente presto mi trasferirò altrove per studiare e conto di non fare più ritorno, sperando subito dopo di trovare un lavoro. Mi dispiace lasciare mia mamma, vorrei che venisse con me, che se ne andasse da questa casa, che si dedicasse al suo lavoro, alle sue amiche, magari che trovasse anche un uomo che la merita. Mia mamma è una bellissima donna, solare e se lo merita.

Sono consapevole che i miei genitori siano due persone adulte, in una relazione che si devono gestire da soli. Ma io sono qui, vedo e sento tutto, mio padre, mia madre che piange.. non posso non odiarlo per come la tratta, convinto di avere ragione.

Come dovrei comportarmi con lui? So già che se gli dirò di non parlarmi, di andare via mi urlerà contro una lista infinita di motivazioni per cui lui ha ragione e che devo solo stare zitta. Non lo sopporterei
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

è un brutto momento quello in cui il genitore cade ..
o viene fatto cadere...
dal piedistallo!
Soprattutto se è quello idealizzato,
se è quello che traghetta la figlia femmina verso il "maschile".

Eppure avviene.

Lei ci chiede
"Come dovrei comportarmi con lui?"
Solo Lei riescirà a individuare la via corretta per comunicare con lui.

Quale potrebbe essere?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.essa,
ora come ora, non lo so. Da un lato è mio papà, una persona che ho amato tutta la vita, dall'altra un uomo che disprezzo.
E' possibile provare due sentimenti contrastanti per la stessa persona?
Sicuramente il rapporto è ormai incrinato e non lo vedrò più con gli stessi occhi..
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Sì, certo,
è possibile ".. provare due sentimenti contrastanti per la stessa persona..",
pur se difficile da accettare.

Non lo vedrà "più con gli stessi occhi.." idealizzanti;
ma forse ne scorgerà
- con l'andare del tempo -
le sue debolezze,
crepe,
paure.

Vedrà Lei Cosa farne di tale sguardo più consapevole:
perdonarlo?
covare il risentimento?
creare alleanze dentro la famiglia?

Ora non è ancora giunto il tempo, forse.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti