Ansia, tristezza, mancanza d'appetito, confusione

Salve, sono un ragazzo di 26 anni, sto vivendo ultimamente il periodo più buio della mia vita, ho vissuto la separazione dei miei genitori, ho vissuto il fallimento della mia persona in moltissimi aspetti, in primis quelli lavorativi e infatti sono 2 anni che non lavoro. Ho vissuto una storia di 5 anni che in 3 giorni ho distrutto per un ripensamento in un momento di confusione. Quello che mi fa stare più male in questi giorni è la mezza chiusura con la mia ragazza, dopo il ripensamento presi la decisione di fare una pausa, ma in quella giornata, vedevo le ragazze sfiorate da suoi fidanzati e io pensavo a lei, guardavo il posto dove si sedeva a tavola a mangiare con me, guardavo il letto dove stavano due cuscini, uno il mio e uno il suo, guardavo tutto i posti che riguardavano noi e lei. Dopo 12h di agonia e di pianti ho chiamato la mia ragazza, erano le 3 del mattino, lei è venuta perché è il tipo che si sacrifica per chi vuole bene, appena arrivata mi sono lasciato andare in un pianto ancora più forte, ma dopo mi sono rilassato con lei e mi sono addormentato. Il mattino seguente, i dubbi su di lei e le preoccupazioni non andavano via, ma stavo un pò meglio, sta di fatto che sono uscito e poi ho mangiato con lei, quando nel pomeriggio ancora una volta mi viene l'ansia ma camminando e parlando con lei mi passò. In serata tutto è cambiato mi sono sentito male con il pensiero che dovevo prendere una decisione verso di lei perché non potevo farla rimanere in attesa per sempre e aspettare dopo tutti i suoi aiuti un calcio di addio, cosi mi hanno aiutato e sono andato da un mediatore familiare, al quale ho raccontato tutto, e la soluzione per lei è, staccarmi dalla mia ragazza e realizzarmi con persona, sul secondo punto sono stato d'accordo, sul primo no, perché c'era una parte di me che mi legava a lei, una parte di me che non riusciva a lasciarla andare. Appena finito il colloquio sono andato da lei a parlarle, e ho detto che dobbiamo realizzarci come persone ma senza lasciarci andare via, condividendo le nostre strade ma sentendoci migliori, ma dopo questo dopo 2 ore non mi sentivo affatto bene, cosi abbiamo deciso di continuare le nostre strade come se fossimo due amici, ma condividendo i pensieri se uno dei due aveva bisogno o incontrarci per parlare. La stessa sera con gli amici non riuscivo a stare bene perché era sempre irrequieto, e pensavo sempre a lei e alla soluzione tra noi due, sta di fatto che appena tornato a casa, saluto con un bacio la sua foto e ho pregato che un giorno possiamo ritornare insieme come se niente fosse successo e che tutto era solo un incubo. P.S In questo momento cosi difficile ho confessato i peccati da me commessi verso la mia ragazza, cioè che l'ho tradita, e uscivo con altre ragazze ma in comitiva, lei mi ha perdonato e ha deciso di continuare con me, lo so non merito una persona del genere!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

più che rivolgersi ad un mediatore familiare, dovrebbe contattare o uno psicologo psicoterapeuta o un medico psicoterapeuta, in quanto per prima cosa, ben prima di pensare a cosa fare in futuro, se realizzarsi o stare con questa ragazza, ecc... bisogna capire il tipo di problema che ha. Nessuno può dirLe, dopo un colloquio, se deve lasciare una ragazza o fare altro. Tutte queste decisioni deve prenderle Lei, lo psicologo psicoterapeuta può aiutarLa ad essere più consapevole di tante cose, ma non potrà mai prendere decisioni per Lei.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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