Paure immotivate

Buona sera, sono una ragazza di 24 anni, vivo all'estero da 5 anni. Quando avevo circa 13 anni mi divertivo con i miei amici a guardare film dell'orrore, diciamo che ho visto quasi tutti i film usciti in quel periodo. Allora mi piaceva, anche avere "paura" era divertente. Adesso invece è diventato un problema. Cerco di spiegarmi meglio: i primi 3 anni all'estero vivevo con mio fratello, poi lui è andato via e sono rimasta da sola. Adesso invece da un un'anno convivo con un ragazzo. In quel periodo che stavo da sola, era diventato un inferno: ho lasciato il lavoro (per altri motivi) e ho impiegato 3 mesi per trovarne un un'altro, perché la notte non dormivo, stavo in camera con la luce accesa e guardando un film, perché appena cercavo di addormentarmi, mi assaliva una paura tremenda che "qualcosa" o "qualcuno" potesse apparire all'improvviso. Mi addormentavo di giorno, quando ero completamente sfinita e, soprattutto, i rumori per strada mi facevano sentire meno sola. In quella situazione, ovviamente, non vivevo più.. di giorno dormivo e di notte stavo "in guardia". A volte andavo a dormire da mia zia, ma mi vergognavo a dire perché non volevo stare a casa mia. Veramente non ho MAI detto a nessuno di avere paura. Anche perché la paura passa immediatamente quando arriva qualcuno. Tornando ad oggi, il mio problema persiste, non come quella volta, però mi rende "dipendente" dal mio ragazzo. Abbiamo spesso turni di lavoro diversi e giorno libero diverso, quindi spesso mi ritrovo a casa da sola, e non riesco mai a fare quello che avevo progettato di fare nel giorno libero, come per esempio pulire, studiare per la patente, o anche fare la doccia. Aspetto sempre che lui torna a casa. Mi chiudo in cucina, seduta, scomoda anche per ore e se devo andare in bagno mi prende il panico.. premetto che non sono "credente" e so benissimo che sono paure infondate.. ma continuo ad immaginare di vedere per esempio la faccia dell'esorcista (mi vengono i brividi anche a scriverlo). Trovandomi all'estero, in una lingua che conosco ma non è la mia, è un po' difficile trovare un aiuto professionale. Mi chiedevo se qualcuno potesse darmi un consiglio su come affrontare tutto questo. Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per la lunghezza del consulto. Buona serata.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile Utente,

l'unico rimedio è affrontare questa paura, nel senso che è possibile che si sia instaurata questa suggestione a partire dai film dell'orrore che hai visto. Ciò che guardiamo e ciò che facciamo ci influenza, soprattutto in un'età come quella dei Suoi 13 anni, quando ha iniziato a guardare i film horror.
I Suoi genitori erano a conoscenza di ciò? Se sì, Le permettevano ugualmente di guardare questi film?

Ci sono diverse tecniche psicoterapiche che permettono di lavorare sulle paure, fino a farle scomparire, ma da qui non possiamo fare prescrizioni comportamentali perchè è come se il medico prescrivesse un farmaco via mail ad un pz che non ha mai visto e non conosce.

Lei scrive: "Trovandomi all'estero, in una lingua che conosco ma non è la mia, è un po' difficile trovare un aiuto professionale."
Che tipo di difficoltà avrebbe?
Avrebbe difficoltà ad esprimersi nella lingua straniera?


Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa, grazie intanto per l'attenzione.
Rispondendo alle sue domande:
-no, i miei genitori non ne erano a conoscenza.
-si, trovare le parole per descrivere come mi sento in una lingua che non conosco perfettamente mi crea qualche problema. Vorrei sapere se magari esiste qualche tecnica che possa aiutarmi nel momento in cui la paura prende il sopravvento. Sta diventando veramente difficile vivere tranquillamente la mia quotidianità, come ho spiegato mi sento "dipendente" dal mio ragazzo e non è molto semplice vivere così. Vorrei fare tante cose in casa che però non riesco a fare quasi mai. A me piace molto stare da sola e vorrei avere dei momenti solo per me anche fare un bagno caldo.. cosa impossibile o quasi. La ringrazio ancora per la risposta, cercherò in qualche modo di trovare un aiuto professionale. Le pongo ancora una domanda per farmi un'idea di come procedere: se Lei avesse un paziente che parla si l'italiano ma non perfettamente, (errori grammaticali e magari difficoltà a trovare le parole esatte) le sarebbe possibile fare una diagnosi precisa? Grazie in anticipo,
Cordiali saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Negli ospedali esiste il mediatore culturale, che non solo si occupa della traduzione, ma anche di spiegare le differenze culturali che possono avere un peso nelle difficoltà psicologiche. Quindi già questo potrebbe aiutare molto.

Per quanto riguarda le tecniche, di solito le paure devono essere affrontate per essere sconfitte, ma in modo molto graduale e lo psicoterapeuta guida proprio il paziente in questo senso.

Sinceramente Le consiglio un lavoro terapeutico focalizzato sulle paure che ha oggi (magari può fare un elenco e parlarne col curante).

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il consiglio, non avevo pensato a questa possibilità, cercherò informazioni.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Ok, se vuole mi aggiorni in futuro.
Cordiali saluti,