Non so più cosa fare

Salve, sono ormai sempre sola volontariamente...mi sento come se fossi stanca, stanca di quello che vedo negli altri...solo giudizio, o meglio, pregiudizio...sono stanca di rendermi conto che più ti apri a qualcuno più la prendi nel culo...vorrei così tanto qualcuno con cui confrontarmi, qualcuno con cui avere una relazione limpida, qualcuno che mi veda per quella che sono, che lo faccia capire anche a me, qualcuno con cui tutto questo sia reciproco, qualcuno con cui crescere assieme e realizzarci per quello che desideriamo entrambi, qualcuno che riesca a darmi forza e io riesca a darla a sua volta, qualcuno che diventi parte integrante di me e non un limite...vorrei sincerità, libertà, fantasia, vivere nell'incognita del domani con la convinzione che sarà comunque sempre bellissimo a prescindere da ciò che succede...vorrei poter piangere liberamente senza dover sentire la "me stessa" interiore che non è in grado...vorrei staccare da tutto e smetterla con queste stronzate...vorrei trovare qualcuno che capisca devvero tutto questo, che non sia solo un gioco, che veda la vita come la vedo io...non un'insieme di cose che "si devono fare", ma un'insieme di esperieze CHE SI VOGLIONO FARE...cose che ci rendono felici anche solo per un istante...mi sono rotta i cojoni...non sopporto più la falsità.
Vorrei così tanto riuscire a piangere per poter sfogare la rabbia...ma non ci riesco...vorrei poter dire tutto questo in faccia a chiunque mi pare...vorrei urlarlo...non sono in grado...perche? Perché, dato che ho fatto tutto questo discorso?
Perché non sono abbastanza forte.
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Dr. Alessio Congiu Psicologo, Psicoterapeuta 83 6 16
Gentile utente,

da quanto ci scrive sembra che abbia un gran bisogno di sfogare tanto la tristezza che prova all'idea di non riuscire a trovare una persona con cui costruire una relazione affettiva autentica, quanto la rabbia che vive all'idea di essere stata presa in giro da tutte le persone con cui ha provato a costruire tale rapporto.

Non è semplice potersi permettere di essere tristi, specialmente quando ci si sente soli ad affrontare il proprio dolore. La sensazione di essere impotenti può infatti allarmaci al punto da portandoci di riflesso ad utilizzare la rabbia come modalità per riacquisire controllo di noi stessi ed uscire dall'angoscia e tristezza che stiamo vivendo.

Sfortunatamente, tale reazione può portarci ad avere difficoltà ad esprimere e vivere interiormente le stesse emozioni che abbiamo cercato di allontanare, lasciandoci ancora più frustrati di quanto già non ci sentivano inizialmente.

In casi simili, il rischio di addossare su di noi le colpe per quanto si starebbe vivendo è breve ( "...non sono abbastanza forte"). Tali convinzioni possono portarci a non vedere che, in realtà, cerchiamo sempre di agire per superare al meglio i disagi che ci capita di affrontare, benché non sempre lo facciamo nei modi migliori, e questo non per mancanza di forza di volontà, ma piuttosto per mancanza di conoscenze. Nessuno nasce imparato, in sostanza.

Questo è il motivo per il quale è spesso utile confrontarsi con persone fidate o con specialisti: per acquisire punti di vista differenti su quanto si starebbe vivendo e su come poter affrontare al meglio il proprio disagio.

Consapevole che questo semplice spunto non sarà sufficiente per soddisfare il suo bisogno di comprensione e condivisione, la saluto cordialmente sperando possa trovare quanto prima qualcuno con cui poter condividere quanto starebbe vivendo.

Dr. Alessio Congiu

Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
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