Masturbazione e esibizionismo.

Salve, mi chiamo Serena e ho 25 anni, è la prima volta che chiedo consulto qui.
Ho un problema legato alla sfera dell'autoerotismo. In pratica provengo da una famiglia alquanto bacchettona e moralista in ambito sessuale. Io ho cominciato a masturbarmi fin da piccola e capitava che mia madre mi scoprisse e mi ha sempre ripreso con veemenza, e negli anni nè lei nè mio padre mi hanno mai spiegato cosa stessi facendo, facendomi vivere la cosa con incredibile senso di colpa, una cosa sbagliata (pensavo fossi solamente io a fare "certe cose" e lo trovavo strano, e nelle mie fantasie pensavo avrebbe potuto darmi problemi al cuore dato il battito accellerato che non sapevo spiegarmi). Da quanto mi hanno detto nei primi anni di scuola elementare capitava anche che mi toccassi senza volerlo, al punto che le insegnanti hanno richiamato i miei genitori. Per me si è sempre trattato di una sorta di antistress e una cosa da fare di nascosto, senza farsi scoprire, o erano guai, ma non sapevo il perché.
Solo dopo i 17-18 anni ho "accettato" la cosa. In generale ho poco interesse nella ricerca di un partner al momento (pur avendone a volte il desiderio) avendo avuto solo storie brevi o deludenti.
Negli ultimi anni mi sono resa conto di aver sviluppato una sorta di esibizionismo legato alla masturbazione, ovvero mi eccita se mentre lo faccio qualcuno è in casa. Mi capita di farlo sul mio letto senza chiudere la porta a chiave, ascoltando ogni singolo rumore, sapendo che c'è qualcuno in altre stanze e il pensiero mi fa velocizzare le cose in una maniera impressionante. Anni fa esageravo anche e mi capitava di toccarmi in camera di notte, sperando che mia sorella (con cui condivido la stanza) dormisse (cosa che non faccio più). Penso di avere il desiderio di essere scoperta e umiliata per così dire, ma il fatto è che in anni e anni mai nessuno della mia famiglia (mio fratello e mia sorella sono di poco più piccoli di me) mi hanno mai detto nulla. All'esterno mi è capitato ma raramente (es. convivevo con altre coinquiline e lo facevo comunque con la porta chiusa ma non a chiave, o mi è capitato che fossi sotto le coperte nuda dalla vita in giù e fosse entrato qualcuno, un paio di volte l'ho fatto in un bagno pubblico), avendo coscienza del fatto che è un reato e non ho interesse alcuno a farmi vedere da estranei.
Trovo comunque desiderio nel farlo stando da sola ma tendo a considerare lo "stare in compagnia" ancora più eccitante e questo in ogni caso mi imbarazza molto. Vorrei capire come potrei fare per arginare tale comportamento.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Serena,

non ci sono soluzioni "chirurgiche" per questo comportamento, anche perchè bisognerebbe comprenderne le motivazioni.

Con i limiti di un consulto on line, sembra sia da quando era bambina più un'abitudine. Ovviamente i bambini, come gli adulti, tendono a ripetere tutto ciò che trovano piacevole. A volte può essere anche un comportamento che serve a placare le ansie, ma da qui non sappiamo...

Perchè non prova a parlarne con uno psicologo psicoterapeuta di persona, in modo da poter capire a che cosa è dovuto questo comportamento e cessarlo?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica