Area sessuale - parte 1

Buonasera,
Sono una ragazza di 25 anni e sono soddisfatta della mia vita eccetto che del lato sentimentale.
Ho avuto un ragazzo al liceo con cui ho avuto rapporti sessuali, molto pochi e da entrambi inesperti.
Conclusa con lui per molto tempo non ho più avuto nessuno.
Ero molto timida e piuttosto insicura, ho avuto amori non ricambiati e storie platoniche, per un bel po’ di tempo.
Mi sono sempre innamorata solo di ragazzi e ho sempre fantasticato su di loro, anche pensando a rapporti.
Ero molto timida anche dal lato dell’intimità visto che avevo questa poca esperienza e, nonostante ci fossero molti ragazzi interessati, mi fermavo ai baci perché pensavo fossero interessati solo al sesso e che questo non andasse bene.
Nel frattempo la tensione erotica aumentava.
Col tempo ho avuto delle esperienze mordi e fuggi con ragazzi, che però non mi hanno dato soddisfazione.
Mi sono ritrovata così a fantasticare per avere piacere sessuale, e queste fantasie erano al femminile.
In quel momento (~2 anni fa) ho cominciato ad inquietarmi.
Non tanto per quello che il corpo femminile mi provocava, ma per il fatto che quello maschile non facesse altrettanto.
Ci sono aspetti in particolare che mi provocano eccitazione, il seno e i gemiti in particolare.
Tendo (ma soprattutto tendevo) a essere una persona ansiosa ma ho fatto un percorso di psicoterapia e sono oggi molto serena.
All’inizio di questi dubbi, però, mi ero agitata e, come mia tendenza, ho pensato all’infanzia e a tutte le cose che potrebbero essere collegate.
Vorrei riassumerle qui per avere un punto di vista:
ho assistito purtroppo a una scena primordiale tra i miei genitori quando ero piccola.
La terapeuta ritiene che questo possa aver influito sul mio rapport con la sessualità, oltre che con mia mamma.

da lì ho cominciato a trovare alcuni aspetti di mia mamma ciò che credevo disgustosi, ma con la consapevolezza di adesso credo che ci si potesse legare dell’eccitazione, che però allora non identificavo
dall’altro lato, prima di un paio di anni fa, la vista di un corpo femminile non mi aveva mai provocato eccitazione, ricordo di aver guardato seni con invidia ma non eccitazione.
Neanche un corpo maschile mi ha mai però provocato eccitazione.
I gemiti femminili penso di ritenere di sì.

i pensieri erotici di ora, per raggiungere l’orgasmo, sono al 99% femminili.

ho un po’ un complesso del mio seno piccolo e la cosa che mi eccita maggiormente è un seno grande (che tra l’altro mia mamma ha).
Credo che il seno grande faccia eccitare i ragazzi e, forse di conseguenza, mi eccita
ho sofferto di vulvodinia.
Da quel momento l’interesse che avevo verso il membro maschile, che era un interesse molto elevato, il cui pensiero era molto presente e che però non mi ha portato all’orgasmo come fa oggi un seno, si è abbassato notevolmente
i rapporti che ho avuto con i ragazzi recentemente sono stati piacevoli ma senza orgasmo oppure dolorosi quando la vulvodinia era un problema.

[Parte 2]
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile ragazza,

in attesa che riesca ad aggiungere di seguito la seconda parte della Sua richiesta, posso chiederLe se attualmente è in terapia per problematiche ansiose?
Quali sono gli obiettivi terapeutici fissati?
Grazie e buon pomeriggio.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
[parte 1]

Ora, il mio dubbio non è tanto quello di essere lesbica perché so quello che provo per i ragazzi e il desiderio di trovare un compagno. Sono per di più attualmente molto interessata a un ragazzo che mi piace molto. Il problema che mi pongo però è, anche riguardo questo ragazzo che mi piace per esempio: se penso al suo corpo voglio stare con lui ma non mi provoca eccitazione come mi provoca invece un corpo femminile, con il quale però non desidero rapporto.
Dunque la mia paura è, sapendo che le mie relazioni sono coi ragazzi, è possibile che non riuscirò a raggiungere il massimo piacere con loro perché quello è legato a fantasie/ossessioni femminili? Credo che questo mi provochi anche un blocco verso i ragazzi dal punto di vista intimo perché temo (questo da quando è sopraggiunta la vulvodinia e si è abbassato l’interesse come scrivevo prima) che non mi piaccia o che confermi che posso avere piacere solo con fantasie femminili.
Da una parte mi dico, non ho mai avuto una relazione con un ragazzo abbastanza lunga da poter sperimentare al meglio i rapporti e avere ricordi eccitanti che mi servano di base. E magari la mia mente per trovare piacere va a pensieri femminili. Però perché anche in passato quando ne ero inconsapevole queste sensazioni non erano verso il corpo maschile? Ho letto molto di questo argomento e leggo che le donne hanno uno spectrum di sessualità che non è bianco o nero (omo o etero), che le donne secondo alcune ricerche guardano altre donne ecc, e so che di solito si consiglia la terapia psicologica, che appunto ho già intrapreso per altri aspetti.
Vorrei ecco solo un parere su quello che vi ho raccontato e se vi sembra un vissuto piuttosto normale che un rapporto duraturo con un uomo possa appagare oppure se la mia paura di non poter avere una vita sessuale appagante con un uomo, con il quale però desidero avere una relazione, è fondata.

Vi ringrazio
[#3]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Gentile dottoressa,

La ringrazio per la cortese risposta.

Attualmente ho terminato la terapia per per problematiche ansiose, da circa una anno. L’obiettivo era correggere il susseguirsi di pensieri che mi veniva automatico e che mi provocava ansia, seguendo il metodo Cognitivo Comportamentale in cui leggo è specializzata. Ne sono soddisfatta.

Non mi sento attualmente agitata per la problematica che vi ho sottoposto, ma mi pongo il quesito di tanto in tanto.

Grazie
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

Le ho domandato sopra se segue una terapia per problematica ansiosa, perché da quello che scrive mi pare che ci siano problematiche ansiose/ossessive.

Ad esempio, Lei parla di DUBBI, di paure, come in questo passaggio esemplificativo:
"Dunque la mia paura è, sapendo che le mie relazioni sono coi ragazzi, è possibile che non riuscirò a raggiungere il massimo piacere con loro perché quello è legato a fantasie/ossessioni femminili? Credo che questo mi provochi anche un blocco verso i ragazzi dal punto di vista intimo perché temo"

Tutte queste preoccupazioni alimentano nella Sua mente pensieri ansiosi/ossessivi che continuano a darLe noia perché La spaventano e La confondono. Una persona che NON è ansiosa può avere questi Suoi stessi pensieri ma non
farci neppure caso o, almeno, non se ne preoccupa.

A questo punto è opportuno che ne discuta in terapia.

Cordiali saluti,
[#5]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Gentile dottoressa,

Capisco e sono d’accordo, senza bisogno di sottolineare che una persona NON ansiosa non abbia questi dubbi. Il mio punto è, dalla sua esperienza e dal punto di vista tecnico, crede che sia solo una mia preoccupazione o che ci sono dei fondamenti per cui potrei avere problemi nei rapporti coi ragazzi in generale e in futuro.
Se il quadro che le ho descritto da un punto di vista della sessuologia, diciamo, è normale ed evolve con tempo e non preoccupandosene, sono del tutto in grado di capirlo e, come dice lei, non farci caso.

La ringrazio.
[#6]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Buongiorno,

Mi permetto di rilanciare il quesito, non avendo ricevuto risposta. In effetti, l’invito di discuterne in terapia non risponde al quesito che ho posto e che ho chiarito nel mio ultimo messaggio.

Vi ringrazio.
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

la questione riguarda una problematica ansiosa (il tema sarà quello della sessualità), ma si risolve trattando il disturbo d'ansia. Per questa ragione è opportuno affrontare la problematica in terapia.

Cordiali saluti,
Vulvodinia

La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.

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