Paure o verità coronavirus

buonasera gentili dottori sono una donna di 41 anni che vive questo momento storico con molta apprensione, esco da due settimane durissime nelle quali ho avuto panico e paura di non svolgere il mio dovere di cittadina in questa emergenza.
la mia più grande paura è di non rispettare le regole ma soprattutto di mettere a rischio qualcuno.
non so gestire i sensi di colpa, zero. infatti fosse per me mi chiuderei fino alla fine di questo periodo.

sono solitamente una persona ansiosa di mio ma in questo momento ancora di più.

esco pochissimo, se potessi eviterei perché vivo molto male il momento.

detto questo, domenica sera dopo una giornata faticosa (sono uscita 3/4 volte col mio cane facendo le scale, e ho svolto diverse attività fisiche dopo giorni di totale fermo, e dopo aver avuto il ciclo, inizio ad avvertire brividi di freddo.

mi metto a letto e mi risveglio così con questo malessere diffuso e dolori lombari e in tutto il corpo.

il mio medico mi prescrive tachipirina.

mi sento la febbre che non supera 36. ad oggi mi sento ancora così, uno straccio.

sono piena di dolori ed ho un po' di tosse e bruciore al petto ma sono un soggetto allergico e questo blando sintomo mi è già capitato.
ho paura di avere una forma lieve di coronavirus?
il mio medico nn mi ha rassicurata.

può l'ansia mettermi a letto con i dolori tipo febbre?
mio marito vorrebbe uscire per la spesa che sta terminando ed io con questo dubbio non voglio che lo faccia.
in casa non c'è un bel clima ora.
per favore, tendo una mano...
grazie di cuore.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

sì, l'ansia può provocare svariatissimi sintomi
e, peggio ancora, "mimetici":
imitano l'infarto, il cancro, il coronavirus, ecc, tutte le più gravi malattie di cui abbiamo paura in quel momento.

Come ciò avvenga,
come la mente riesca a condizionare e assoggettare il corpo,
lo potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html .

Detto ciò, preciso che possiamo fare il precedente ragionamento dato che il Suo medico ha GIA' escluso il COVID-19 naturalmente.
In altro caso andrebbe innanzi tutto esclusa la causa organica, come Lei correttamente ha fatto.

E' un periodo difficile per molte persone.
Ma i giorni che ci attendono saranno ancora molti.
Azzeri questo brutto ultimo periodo e faccia il possibile per ripartire con un altro spirito.
Provi a ri-centrarsi su di sè, individualmente intendo, attraverso le cose e le attività che Le piacciono e La portano a rilassarsi:
musica, fotografie, ricordi positivi, disegno, esercizio fisico, scittura, cucina, ...

Se Le fa piacere, ci tenga al corrente.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Salve dottoressa e grazie per la celere risposta.in realtà il mio curante mi ha trattato con superficialità nn ha voluto ascoltare magari anche il lato ansioso del problema. La rassicurazione che cercavo in lui come figura di riferimento non l'ho avuta mi ha detto stai a casa e prendi Tachipirina. E' questa la mia paura,se fossi certa che si tratti di un malessere psichico mi tranquillizzerei invece ho bisogno di escludere questa ipotesi,infatti sono sempre col termometro in mano.Magari avrebbe potuto rassicurarmi di più capendo appunto il mio stato ansioso.adesso che le scrivo sono a letto,continuo a non sentirmi quella di sempre e quello che sento sono le mani gelate e ho una sensazione di gambe e braccia molli.insomma un malessere diffuso.adesso leggerò gli articoli che mi ha consigliato lei grazie ancora per l'ascolto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Lei pensa che il medico "..Magari avrebbe potuto rassicurarmi di più capendo appunto il mio stato ansioso..",
ma in realtà all'ansioso le rassicurazioni fanno solo male.
A costo di sembrare "cattivi" o distratti, occorre proprio NON fornire rassicurazioni.

E infatti, anche della mia precedente risposta Lei non ha ripreso la parte propositiva,
ma ha amplificato l'unico elemento che poteva giustificare l'ansia: la diagnosi del medico.
Questo lo dico non come giudizio
- gli Psy non ne danno -
ma per farLe intuire come funziona la mente dell'ansioso, compresa la Sua.
Quando leggerà con calma ed attenzione l'articolo linkato ne diverrà maggiormente consapevole.

Se ritiene, ci riscriva.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
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dopo
Utente
Utente
Quanto ha ragione dottoressa sul discorso delle rassicurazioni...se solo ne avessi avute nn mi sarebbero bastate...è come se concluso un problema, ne scatti subito dopo un'altro e questo non mi da pace.il solo pensiero di essere magari infetta e aver danneggiato qualcuno mi fa mancare il respiro...l'altra sera ero talmente in panico che mi è sembrato di perdere i sensi mi sono ritrovata sul divano con mio marito che mi dava degli schiaffetti sul viso mamma mia è stato terribile.provero' a distrarmi ci vuole molta forza ora.grazie ancora
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Sono molto contenta che abbia compreso il cuore di quanto volevo comunicarLe. E' proprio così per la persona ansiosa che riceve una rassicurazione:
"..è come se concluso un problema, ne scatti subito dopo un'altro..".

Non Le serve dis-trarsi (tirarsi fuori da sè),
bensì ri-centrarsi:
cercare momenti di ri-contatto con sè attraverso attività/oggetti che La riportino alla Sua interiorità.

Dott. Brunialti
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa per il sostegno, cercherò di seguire i suoi preziosi consigli. Buona giornata e buon lavoro
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Anche a Lei di cuore Buone giornate!

Dott. Brunialti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottoressa devo dire che mi sono rasserenata nel senso che mi sento meglio e sto cercando di reagire.purtroppo però mi accade in maniera ricorrente di parlare con amici in questo momento al telefono e in più casi mi hanno raccontato di avere qualcuno in casa con la febbre, di aver contattato il medico che gli ha consigliato una terapia per tracheite o faringite e dicendo loro che se la febbre dovesse salire di chiamarlo.il problema è che almeno un componente di queste famiglie esce per la spesa o altro.io quando so di queste situazioni vado in ansia,io credo che nel dubbio in caso di febbre non dovrebbe uscire nessuno e mi ritrovo a dire la mia in maniera gentile ma non posso certo sorvegliare le persone.perche' provo questo disagio quando vengo a conoscenza di un eventuale comportamento non ligio?mi sento complice e ho un senso di colpa. Vorrei non sapere niente se potessi mi tapperei le orecchie quando qualcuno me lo racconta. Nn so vorrei restarec fuori da qualsiasi responsabilità in questo periodo.consideri che al lavoro(un bar)non vedevo l'ora di chiudere perché temevo di contagiare qualcuno. Come spiega questo mio malessere?scusi il messaggio lunghissimo
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Innanzi tutto sono contenta che Lei sia ora più serena in famiglia.

Per la #8, sono molte le persone in apprensione in questi tempi di COVID-19,
talvolta la giusta apprensione è amplificata dall'ansia;
ad es. se alla persona è stata diagnosticata la tracheite, perchè un parente non dovrebbe uscire per la spesa?

Ci chiede:
"..perche' provo questo disagio quando vengo a conoscenza di un eventuale comportamento non ligio?"
Innanzi tutto può chiedere SE ritengono di stare rispettando le regole anti COVID-19,
ma se gli altri Le rispondono in modo affermativo,
oppure anche "chissene importa",
oltre a segnalare in modo fermo non tanto la Sua opinione quanto piuttosto la necessità del rispetto delle regole,
più di questo non mi pare possa fare.

Faccia attenzione a distinguere tra
le *regole* e
le *regole soggettivamente interpretate* da una persona ansiosa.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa le scrivo dei miei pensieri magari mi potrebbe aiutare ad inquadrare bene il mio disturbo:Non voglio venire a conoscenza di fatti o cose che vadano in contrasto con la mia morale o con la morale della società.ho molta più paura di contagiare fuori che i miei cari.ho scelto di chiudermi per 15 gg solo per un lieve malessere,onde evitare di poter danneggiare qualcuno,onde evitare di avere sensi di colpa.non voglio nemmeno più stare al telefono perché ho paura che mi raccontino cose che non vorrei sapere.ho abortito 20 anni fa,soffrendo in modo inumano anche dopo molti anni,forse non me lo sono mai perdonato.sono asociale,sensibile,cerco di essere il più rispettosa possibile.non sopporto nemmeno di vedere una buccia di banana per terra(penso:qualcuno potrebbe cadere e sarebbe colpa mia che non l'ho tolta).grazie per la pazienza che ha con me
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

confermo quanto gà contenuto nelle precedenti risposte
e Le auguro "buoni giorni", al meglio possibile cioé.

Dott. Brunialti
[#12]
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Utente
Grazie ancora e cari saluti.
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