Mia moglie mi tradisce, ma non ho il coraggio di affrontarla per paura di perderla

Mia moglie mi tradisce da qualche mese, ma non ho il coraggio di affrontarla perché ho paura di perderla...non solo perché è la madre di mio figlio, ma anche perché con lei sto bene.

In fondo ho sempre saputo che sarebbe potuto succedere.
La differenza di età e il fatto di essere in sovrappeso non aiutano, ma nell'ultimo anno sono cambiate anche altre cose.

Ho attraversato un periodo di depressione, non posso dire completamente superato, ma molto migliorato grazie al medico e ai farmaci.

Farmaci che però hanno un impatto tremendo sul sesso.
Abbiamo provato a cambiarne diversi, ma senza successo.

Il risultato è che tra farmaci, età e obesità non riusciamo più ad avere rapporti.
Tante tenerezze, ma nulla più.

Lei non mi cerca mai e io ho paura di farlo per timore di una ulteriore umiliazione.

Ci facciamo coccole, che per me sono puro ossigeno, prima di addormentarsi.

A tutto questo si è aggiunto il Covid, che purtroppo affrontiamo in modo molto diverso.
Io ne sono terrorizzato e talvolta mi accorgo che forse esagero, mentre lei a mio parere lo affronta con troppa leggerezza.
E questo influenza anche nostro figlio, che ovviamente ha preferito la strada della madre rispetto alla mia.
Questo tuttavia non è fonte di litigi tra di noi perché lei mi sa prendere e alla fine riuscirebbe a farmi fare qualsiasi cosa.
È tuttavia un ulteriore motivo di allontanamento da me.


Il suo tradimento mi ferisce, soprattutto perché tradisce la mia fiducia, ma anche perché lo considero un fallimento...tutto ciò che le offro per lei non è abbastanza...pensavo che se non il mio amore, almento i soldi e tutti gli agi che ci possiamo permetterci potessero colmare alcune delle mie mancanze, ma evidentemente non è così.

Lei è in torto e io sono timoroso ad affrontarla, è un paradosso, ma è la mia realtà.

All'inizio pensavo di riuscire a ignorarlo, poi quando ci siamo incontrati in Sardegna lo avrei voluto uccidere, invece ho fatto il fesso sorpreso dalla coincidenza (è l'insegnante di tennis di mio figlio).

È più giovane persino di lei, ha un fisico atletico, un bel sorriso e tanta voglia di belle donne.
La cosa che mi ripugna di più è immaginarli insieme, mentre lui la tocca, la bacia, la penetra.
Io non riesco neanche più ad avere una erezione e loro sicuramente lo faranno più volte di seguito...a lei piace.

A volte mi masturbo fino a farmi male, ma poi
quando mi vedo nudo e tutto flaccido mi faccio pena e capisco che non ho futuro e possibilità.


Il mio medico dice che tutto sommato allontanarmi da lei potrebbe farmi bene, almeno alla mia autostima, ma io ho paura.

Non so come gestire questa situazione, per farmi meno male.


Se possibile, mi piacerebbe ricevere un parere esterno.

Grazie
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

abbiamo gestito a suo tempo il consulto https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/695015-mio-figlio-di-14-anni-vuole-vedere-il-mio-pene.html , problema non troppo semplice, ma - credo di capire - in parte risolto.

Ora è sopraggiunta questa problematica, il (presunto?) tradimento da parte di Sua moglie.

Lei dice di sè nel titolo del consulto:
"..Mia moglie mi tradisce, ma non ho il coraggio di affrontarla per paura di perderla.."
Quante volte le donne hanno chiuso entrambi gli occhi per non vedere, pur di non perdere tutto... Solo perchè erano la parte più debole della coppia.
Forse nel Vostro caso la notevole differenza di età predisponeva a ciò fin dall'inizio,
forse però si poteva pensare che gli averi potessero supplire al resto.

Si tratta ora di fare una valutazione.

Ma nessuna riflessione può diminuire il dolore, la rabbia e l'umiliazione, di cui Lei ci parla così:
"..lo avrei voluto uccidere, invece ho fatto il fesso .."
Peraltro, neppure Sua moglie deve stare tanto bene: ormai negli "anta" e con molte voglie inespresse mentre il ticchettio del tempo incalza.

Lei: "A volte mi masturbo fino a farmi male...",
ma non è il corpo che gode o che duole;
bensì il cuore, la mente, la progettualità, la vita stessa,.. che gemono, che cercano risposte.

Che dirLe?
Si appoggi ad uno Psicologo Psicoterapeuta con esperienza: i farmaci non sono tutto, i medici - specialisti del corpo - nemmeno; e nemmeno le loro opinioni personali.
Le occorre trovare un senso, un significato a ciò che Le accade,
decidere cosa pensare e cosa fare.
E questo avviene nella relazione psicoterapeutica.

Eviti di chiudere alla svelta, come la volta scorsa. E' la Sua occasione.

Se ritiene ci tenga al corrente.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Mi scusi se non le ho detto più nulla circa la situazione di mio figlio.
Diciamo che la chiusura delle scuole ci aveva dato una mano a frenare gli episodi imbarazzanti con i compagni.
Lui ha patito molto i mesi di isolamento. Per un po' ha persino avuto un tic agli occhi. Con l'arrivo dell'estate e della libertà per fortuna tutto è passato, ma sono ripresi i suoi comportamenti in piscina con gli amici e anche in vacanza si è dato parecchio da fare.
Nei rapporti con me le cose non vanno molto bene, anche perché se già prima si vergognava di me, adesso il periodo di depressione ha peggiorato le cose. All'inizio avevo persino perso qualche chilo poi mi sono lasciato andare. Sono arrivato a pensare più di 140 kg.
È una questione che stiamo affrontando con il terapeuta e da poco siamo riusciti a invertire la tendenza, ma c'è ancora moltissimo da lavorare.
Sono convinto che mio figlio sappia del tradimento e che in qualche modo non solo lo abbia appoggiato, ma addirittura favorito.
Ai suoi occhi ho perso ancora così tanti punti che credo che giustifichi sua madre.
A modo suo mi è stato vicino nel periodo in cui sono stato più male, ma poi quando ha ritrovato la libertà si è allontanato.
Alla fine è anche riuscito a vedermi il pene. È stato un episodio del tutto fortuito. Ero solo in casa, in piscina e mi stavo provando a masturbare. Una di quelle volte che fanno male al cuore e alla mente, come scrive lei.
Lui era uscito da non molto, ma è rientrato perché aveva lasciato il cellulare. È stata una situazione surreale. Io mi stavo toccando, senza riuscire a suscitare nessuna reazione, lui ha visto tutto e mi ha detto "mi dispiace papà". Sul momento lo avevo interpretato come imbarazzo per la situazione, poi ripensandoci credo che fosse più pietà per quello che aveva visto. Probabilmente avrebbe bisogno di un modello diverso, come il suo maestro di tennis, in fondo anche io mi faccio pena per essere diventato così.

Se da un lato me lo potevo aspettare e forse posso persino comprendere il tradimento, dall'altro fa malissimo.
Tante donne hanno chiuso entrambi gli occhi per paura di perdere tutto, non è una scelta facile o indolore come si potrebbe pensare.

Il mio terapeuta mi consiglia di parlarne. È convinto che mi aiuterebbe a sbloccare la situazione, soprattutto perché è convinto che mia moglie alla fine non avrà la forza o la voglia di lasciare tutto. Secondo lui dal confronto posso uscirne più forte e sciogliere una situazione dolorosa.

Anche lei è dello stesso parere?

Mi ha chiesto che cosa esattamente ho paura di perdere e forse siamo arrivati a mettere a fuoco che più del legame e delle persone ho paura di rompere la situazione di equilibrio e di completezza che oggi c'è, almeno in apparenza.
È più l'idea che la vera sostanza.
Questo mi spaventa un po' perché io sono sicuro che ci sia stato anche amore...

Lei che cosa crede?

Grazie per il suo tempo e le sue parole
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

non vorrei aggiungere altro
per non interferire con il lavoro che sta facendo con il Suo terapeuta.

Auspico che tutto questo scritto a noi (anche l'episodio della piscina) lo abbia raccontato al Suo Psicoterapeuta,
con il quale mi trovo allineata riguardo a quanto Lei ci riferisce qui,
compreso il parlarne con Sua moglie (occorre individuare e utilizzare però modalità protette per Lei, non ancor più umilianti dei fatti stessi)
e il fatto che un tradimento non comporta sempre la rottura del legame (mezzo mondo si lascerebbe).
Ma il suo cambiamento sì.

Una domanda:
è supportato anche da una terapia farmacologica?

Se ritiene, ci tenga al corrente.
Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Si, ho raccontato tutto, perché sono convinto del grande contributo che si può ricevere solo aprendosi completamente. La grossa differenza è che scrivere qui è molto più facile mentre raccontare certe cose dal vivo è tremendamente imbarazzante.
La scena della piscina con mio figlio, per esempio, è una cosa che mi ha toccato molto perché è andata a smuovere miei antichi timori (le mie dimensioni e il grande imbarazzo nel mostrarmi) e fragilità recenti (sono un uomo anziano, la depressione ha dato l'ultimo colpo a un fisico ormai sfatto e i farmaci alle ultime energie per l'erezione). La mia immagine di un vecchio ormai obeso e con il pene piccolissimo e flaccido in mano è una cosa che mi fa orrore...un peso sullo stomaco, un magone senza soluzione...e mostrare tutto questo a un ragazzo che già ti aveva confessato di vergognarsi di te uccide. Non sa quanto ho pianto per questo. Se poi in questa valle di lacrime si inserisce un uomo giovane e piacente, la frittata è fatta.

Sto assumendo dei farmaci, sia per la depressione sia per l'insonnia.
Quando parla di modalità protette a che cosa pensa per esempio? Tutta questa situazione mi ha reso estremamente fragile e facile alle lacrime.
Non vorrei scoppiare a piangere davanti a lei.

Se il legame non si dovesse rompere che cosa potrebbe cambiare? In quale modo?
Se riuscissi a immaginare come potrebbe essere il dopo forse avrei meno paura di affrontartarla.
Questa mattina siamo stati sempre insieme e mi ha fatto sentire coccolato e amato, ma se adesso penso che loro potrebbero essere insieme a fare e rifare ciò che io non sono più in grado di offrirle, mi distrugge.
In questo momento sono a letto perché mi sento sfinito, dormo poco e male e dopo pochi passi mi devo sedere perché non ce la faccio. Mio figlio è in giardino con i suoi amici, cercherò di non farmi vedere per non metterlo in imbarazzo, ma anche perché sono molto in ansia ad avere persone in casa senza mascherina.
Mi sento solo, impegnato a giocare una partita già persa.

Il mio terapeuta mi suggerisce di fare tante cose, io avrei voglia solo di stare lì a riposare ad aspettare che qualcosa accada.
Anche secondo lei devo agire?
Anche secondo lei devo correre qualche rischio per cercare di cambiare?
È un momento difficile per me. In gioventù sono sempre stato molto molto intraprendente e anche per questo sono riuscito a costruirmi una buona tranquillità economica. Ero consapevole di avere la forza e il talento. Ora mi sento debole e vulnerabile, mi sono arreso al cibo e alla depressione e mi sono distrutto. Ora ripartire non è così facile e non mi sento forte abbastanza.
Il sesso poi è sempre stato importante per me, anche se qualche problema di dimensioni e ansia da prestazione ho cominciato ad averlo molto presto. Ho ormai 70 anni e capisco che non possa più essere come prima, ma fino a quando non prendevo questi farmaci riuscivo ancora, con qualche difficoltà, ma ci riuscivo. Ora mi fa male, ho perso qualcosa per sempre e non riesco ad accettarlo serenamente. Forse anche perché qualcuno si è approfittato della situazione e si sta prendendo la mia donna.
Sono un fiume in piena, forse ho scritto in modo confuso...avrei bisogno di parlare tanto, ma il mio terapeuta è in ferie fino alla settimana prossima.

Grazie per il suo aiuto
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Fortunatamente il Suo Psicoterapeuta sarà tornato.
Se ritiene, gli faccia leggere quanto ha scritto a noi:
La aiuterà.

Molti auguri.
Dott. Brunialti
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