Da psicodinamica a terapia breve strategica

Buongiorno,
Soffro di Ansia Genealizzata, ho avuto l’esordio 3 anni fa dopo un grande stress lavorativo.
Dopo una cura di un anno (sia farmacologica che con psicoterapia psicodinamica) ho avuto un anno di relativo benessere, seppure non mi sentivo quello di prima, e poi una ricaduta nell’ultimo anno.
Ora sono di nuovo sotto farmaci e ho di nuovo intrapreso la stessa psicoterapia.
Giunto a questo punto, mi sento molto consapevole delle cause della mia ansia e della mia personalità, ma mi sento carente nella gestione dei sintomi e nel riconoscimento dei pensieri disfunzionali e nella loro gestione.
Mi ritrovo a rimuginare su pensieri che capisco fossero disfunzionali solo dopo tanto tempo passato a rimuginare.

Perciò sento il bisogno di attuare un’altra strategia, volta a lavorare sul sintomo e sulla gestione di esso.
Pensavo alla TBS.

Ora, ciò che mi chiedevo è questo.
Visto il mio precedente lavoro con la psicanalisi, la TBS è compatibile con il lavoro che ho fatto?
Non vorrei che fossero fue approcci troppo diversi e mi generassero confusione.

Da fuori e da non esperto, mi sembrava potessero essere compatibili perché una lavora sulle cause e l’altra sui sintomi.
Io il lavoro sulle cause l’ho fatto e capito e volevo lavorare sui sintomi avendo degli strumenti pratici.
Quindi mi sembrano compatibili, ma ovviamente mi affido a voi professionisti.

Grazie di cuore a chi voglia aiutarmi
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

una precisazione importante: non è corretto asserire che la una psicoterapia (quella psicoanalitica) lavora sulle cause e l'altra (la breve) sui sintomi.

Una psicoterapia efficace lavora sia sulla gestione del sintomo, sia sulle cause, anche se bisogna aggiungere che non sempre lavorare sulle cause può essere vantaggioso per il paziente.

Infatti, e Lei lo sta confermando, avere pure la consapevolezza delle cause non ha modificato affatto la situazione. Anzi, il rimuginio, che è un sintomo invalidante, ma gestibile in breve tempo, è sempre lì. Quindi il problema è rimasto invariato.

Se, al contrario, lavoro sulle strategie di gestione del sintomo, automaticamente non solo riesco a stare bene, ma anche a comprendere che cosa mi sta accadendo.

Infine, non è sempre vantaggioso lavorare in primis sulle cause, anche perchè non sempre possiamo intercettarle: rischieremmo di perdere molto tempo alla ricerca di cause (o meglio, rincorrendo ipotesi che magari non possiamo verificare), senza arrivare alla soluzione del problema.

Le consiglio, quindi, di intraprendere una psicoterapia breve e focalizzata, per risolvere definitivamente il Suo problema.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa, molto gentile.
E' proprio così purtroppo, conosco le cause familiari e di vita che mi hanno portato ad avere un'indole ansiosa, ma ho lavorato pochissimo sulla gestione. Non credo di avere strategie di gestione adatte per fronteggiare rimuginio e pensieri intruisivi che mi mettono ancora in difficoltà. Mi è solo stato consigliato di distrarmi e spostare i pensieri, ma questo non sempre mi riesce.
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dopo
Utente
Utente
Un'ultimissima domanda: vista la mia situazione pensa che la terapia breve strategica possa essere una buona scelta?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Mi dispiace molto sapere che a distanza di molto tempo non sia stato risolto il problema, anche perché è verissimo che il pensiero intrusivo è molto spiacevole e giunge all'improvviso, quando non lo vorremmo o non ce l'aspetteremmo, ma è altrettanto vero che è poi controllabile e gestibile, e ci sono molti esercizi che in psicoterapia vengono prescritti al paziente per imparare a gestire queste situazioni, fino a quando il paziente è del tutto libero dalle intrusioni mentali e dal rimuginio.

In altre parole, se l'intrusione non posso controllarla, il rimuginio sì. Le psicoterapie focalizzate si basano proprio su questo assunto di base.

Io non conosco bene la terapia breve strategica, ma sono specialista in psicoterapia cognitivo-comportamentale e i protocolli che Le ho descritto sopra vengono applicati proprio da questo tipo di terapia.

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
Dispiace un sacco anche a me, oltre ovviamente al fatto che ne va del mio benessere, anche perché ho costruito un rapporto ottimo con la mia terapeuta e le devo tanto, ma ho più volte richiesto strategie pratiche per fermare rimuginio ma non ho ricevuto grandi consigli. L'unico è stato pensare alle conquiste personali che ho raggiunto nonostante l'ansia, ma questo non mi aiuta un granché nel fermare il sintomo.
Ad ogni modo la ringrazio molto dottoressa. Provo la TBS perché, consigliatami da un amico, ho già preso un appuntamento. Ma so che posso provare a contare anche sulla TCC nel caso. Questo è importante per me perché ho notato che non raggiungendo un benessere soddisfacente ho aumentato al massimo il dosaggio del farmaco che sto assumendo, ma non riuscendo lo stesso ad avere serenità. Ora so che posso contare su me stesso e su altri approcci psicoterapeutici per farcela. Il farmaco sarà solo una stampella.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Se Le fa piacere, mi aggiorni in futuro.

Cordiali saluti,