La mia ragazza ha dei problemi personali o li ha con me? se non sto bene, dovrei lasciarla?

Buongiorno, ho 23 anni e sono fidanzato da 2 anni e mezzo con una ragazza di 22 anni.
Abitiamo a 60km di distanza che faccio almeno due volte a settimana con la macchina, tutto a spese mie.
Lei ha una situazione difficile, è costretta a fare tutte le faccende a casa, a studiare tutto il giorno e non avere nemmeno un'amica (questo anche per colpa del suo carattere).
Io mi sto sentendo poco desiderato (perché non lo stiamo facendo più) e apprezzato (perché scarica tutto il suo stress con me, che sono l'unica persona che le sta dietro).
Ho provato a parlarne dicendole che so che è in una situazione difficile ma non posso andarci sempre di mezzo io che sono l'unico che la supporta e la sostiene.
Io le ho fatto un discorso molto maturo ed aperto al dialogo (cosa che lei non ha nemmeno con i suoi familiari) e per tutta risposta lei mi ha detto che sta cambiando valutazione su di me perché non ho rispetto per lei dato che molte volte arrivo in ritardo di 15 minuti agli appuntamenti con lei (vi ricordo che per vederla faccio 50 minuti di autostrada all'andata e 50 al ritorno, con tutti i pericoli annessi e soldi spesi), il tutto gridando e piangendo dicendo " a 21 anni non posso dire al mio fidanzato che deve arrivare in orario".
Una volta sono arrivato con 15 minuti di ritardo a causa di un incidente in autostrada e mi ha cacciato di casa, dicendo che se ci tenevo a lei ed avevo rispetto dovevo partire prima e prevedere i rischi.
Oppure un giorno ho fatto gli auguri a sua sorella per la festa della mamma perché aveva appena avuto la sua prima figlia e mi ha preso di parte dicendo che ho fatto una brutta figura che gli auguri glieli dovrebbe fare solo suo marito e che se dovevo scrivere o dire qialcosa alla sua famiglia dovevo prima avvisarla e poi comunicarla agli altri dato che le stavo mandando di rispetto.
Io ho problemi importanti a casa e sono sempre con il sorriso, se le ho fatto quel discorso è stato per stare meglio insieme, invece per una volta che ho comunicato i miei sentimenti si è arrabbiata, ha iniziato a dire cose senza senso su di me (come che aveva ragione per gli accadimenti precedenre) e a piangere facendomi sentire un mostro.
Dopo tutto questo, 1 ora dopo in chat ha iniziato a comportarsi normalmente, chiamarmi, mandarmi cuori ecc.
Io da lei non sento nemmeno la minima stabilità emotiva ma tutti questi avvenimenti mi portano a pensare ancje che il problema possa essere io.
Io gliel"ho detto che so che non è facile non avere un"amica con cui condividere interessi o stare sempre a casa per sgobbare, però le sue frustrazioni dovrebbero essere convertite proprio con me, le ho anche detto che vive con un costante senso di insoddisfazione di vita (cosa che mi ha confermato) ma che in tutto questo, lei dovrebbe essere migliore, specialmente con me che le faccio capire che la vita è diversa da stare a casa a fare le faccende o studiare e che uscire e non sentirsi desiderato sessualmente è triste (con gli ex invece era molto disinibita)
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Dr. Ferdinando Toscano Psicologo 193 10
Gentile utente,
La situazione che descrive sembra in linea con quella tracciata nel precedente consulto qualche tempo fa...
E forse è anche inevitabile, se nessun cambiamento significativo è nel frattempo arrivato nelle nostre vite.
Noi raccogliamo il solo suo racconto, non potendo quindi confrontare le sue emozioni con quelle della sua ragazza...
... Allo scopo non di individuare un colpevole, ovviamente, ma una strada per risolvere i problemi della situazione che descrive.

Così raccontata, certo, parrebbe che la sua ragazza viva una realtà particolarmente stressante e frustrante, e scaricherebbe su di lei questi vissuti.
La cosa parrebbe anche abbastanza tipica: nelle relazioni, spesso chi è il più vicino è anche il più bersagliato.
A stare insieme a una persona si finisce inevitabilmente a dover accogliere anche le sue debolezze e anche quando si esercita una funzione positiva per quella persona ... Si può finire bersagliati da quello che la persona stessa fa uscire da sé nel tentativo di stare meglio.

Per come li descrive lei, sembrerebbe che i problemi della sua ragazza dipendano dal tipo di vita che fa. E se ce li venisse a riportare la sua ragazza, probabilmente le consiglieremmo di individuare dei cambiamenti possibili per la sua vita.

Ma, gentile utente, cosa possiamo mai dire a lei ... Lei si descrive come una persona tendenzialmente paziente ... e tutte le pazienza però possono avere dei limiti, però.

L'augurio è di non farsi schiacciare da questa relazione più di quanto non accada già.
È anche di aiutare la ragazza più che può, ma fin quando può...
Alla sua ragazza forse toccherebbe di darsi un non semplice scossone... Di quelli concreti e vero però.
E se invece così non fosse per la sua ragazza, forse, se la cosa la fa star male.... Forse lo scossone deve farselo proprio lei. L'amore è accogliere l'altro, ma è anche uno star bene insieme, e a volte si rende necessaria l'apposizione di paletti di salvaguardia...

Conoscendo la situazione, quale cambiamento pensa la sua ragazza dovrebbe operare per star meglio?
Quanto è disposta a farlo?
E cosa potrebbe fare lei per aiutarla?
E, se i cambiamenti non avvenissero, quanto ancora lei è disposto a sopportare?

Queste sono poche e semplici domande per aiutarla a capire "a che punto siete", qual è il suo ruolo nella vita della sua ragazza e quali margini potrebbero esserci per ribaltare la situazione tra voi...

Dott. Ferdinando Toscano
Psicologo

[#2]
dopo
Utente
Utente
La mia ragazza non sembra essere disposta ad apportare nessun cambiamento purtroppo, spinta dal "senso del dovere" nell'aiutare la sua famiglia che lavora. Io penso che lei debba avere dialogo con la sua famiglia e cercare di far capire che pure lei deve avere tempo per coltivare i propri interessi, sviluppando così nuove amicizie e vedere l"uscita con il suo fidanzato come un piacere e non come modo di fuggire dalla realtà. Io sono sempre stato un ragazzo solare, con molti amici, con un dialogo apertissimo con i miei amici e con tanti interessi e voglia di fare (pur non avendo una situazione facile a casa in quanto purtroppo mio padre che era il mio punto di riferimento è venuto a mancare) e ciò mi porta ad essere felice anche delle piccole cose della vita ma specialmente il non sentirmi desiderato sessualmente mi porta a vivere la relazione quasi come se lei la vedesse come un"amicizia o uno strumento per fuggire dalla realtà. Mi sento umiliato in quanto se prima era molto disinibita con relazioni occasionali, perché proprio con me deve comportarsi così ed oltretutto prendersela con me per la sua situazione? Il mio "non sentiemi all'altezza" mi sta portando sempre di più a perdere quella gioia che mi contraddistingueva ed essere più scontroso con tutti, quasi star diventando come lei...
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Dr. Ferdinando Toscano Psicologo 193 10
Ma se la sua ragazza non è disposta al cambiamento, tocca che sia lei disposto a restare in questa situazione.

Lei è disposto a restare in questa situazione?
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dopo
Utente
Utente
Se le cose che cambiano purtroppo no, sto sopportando abbastanza, però la cosa che mi fa pensare è che non è possibile che la mia relazione di due anni debba finire per nessuna colpa mia o mancanza mia. Io davvero sto cercando di fare di tutto per farla riflettere ma è come parlare con un muro che si autodistrugge
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Dr. Ferdinando Toscano Psicologo 193 10
Se ha colpe o meno, non lo so.
Statisticamente, è difficile non avere per niente colpe. Ciononostante, non mi sembra un aspetto di particolare interesse.

Se la vostra relazione finisse per colpa sua e non della sua ragazza sarebbe diverso? Non sarebbe la fine di una relazione ad ogni modo?