Pian piano,essendo uscito dal panico, sono riuscito anche a diminuire lo stato di ansia generale

Salve, ho quasi 23 anni e dal settembre 2003 soffro di ansia e ho sofferto di panico piuttosto forte..
Credo di esser sempre stato un soggetto piuttosto ansioso, però il tutto è iniziato un giorno di settembre in cui, per una ragazza, mi sono ritrovato accerchiato da circa 20-25 altre persone che mi hanno minacciato ed una di loro mi ha alzato le mani pubblicamente.Da quel momento mi sono sentito parecchio diverso,e solo col passare del tempo son riuscito a capire che si trattasse di ansia.Come è successo anche a molti altri i primi tempi credevo si trattasse di qualche problema fisico,e pochi giorni dopo quel fatto andai al P.S credendo si trattasse di qualche attacco di cuore etc..e lì mi dissero che potevo star"tranquillo"che era solo ansia..l'inizio è stato tragico perchè ero davvero impaurito da tutto e da qualsiasi situazione,dopodichè col passare del tempo ho preso più fiducia in me stesso e ho cercato di rimediare essendo consapevole che il tutto dipendeva anche dal mio comportamento..se mi lasciavo andare era ovvio che non migliorassi.Così via via pian piano, fino a quando l'estate scorsa, sono riuscito da solo, senza terapie varie, e senza mai aver fatto uso di farmaci(mi avevano dato solo qualche goccia all occorrenza al pronto soccorso di benzodiazepine ma dopo averla presa due volte e visti gli effetti lho cestinata direttamente)ho praticamente bloccato il mio panico perchè sono tornato ad essere tranquillo come lo ero stato prima di quel fatto, senza più fissazioni che fosse il cuore o robe varie e che era la prova che potevo davvero uscirne..pian piano,essendo uscito dal panico, sono riuscito anche a diminuire lo stato di ansia generale fino a farla scomparire...questo successe a metà luglio 2008.Il tutto è durato sino a quasi Novembre, quando risvegliatomi da un sogno, mi sono risentito quella leggera sensazione di derealizzazione, ma senza più quella paura ossessiva che avevo quando soffrivo di panico.Il 31 dicembre, stupidamente, e ripeto stupidamente, mi son voluto fare 2 tiri di canna con una mia amica,visto che comunque,mi sentivo lo stesso sicuro e non avevo nessun timore di farmi un tiro.Avevo bevuto qualche altra cosa ma senza esaagerare, resta il fatto che poco dopo essermi fatto quei due tiri mi son risentito una senzazione leggera di "sbandamento e mente annebbiata", che poi col passare dei giorni si è fatta un po piu sentire a livello somatico e praticamente mi risentivo quasi le senzazioni che provavo quando avevo il panico più forte, ma senza mai avere il battito a mille,o vampate di calore.Si può trattare di nuovo di ansia generale o anche di panico?Premetto che non ho alcun problema di uscire con gli amici o divertirmi o lavorare o star in posti affollati, però da' comunque fastidio avere ancora questa sensazione generale di ansia.Lei che mi consiglia?posso riuscirne come ho già fatto, giusto?spero nella vostra gentile risposta, grazie mille
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, la sua analisi "esterna" di quanto le è successo appare verosimile. Se lei è un soggetto ansioso, il brutto episodio che le è capitato può aver contribuito a intensificare quest'ansia, anche se essendo coinvolto un evento traumatico potrebbe trattarsi di un disturbo di tipo diverso dal disturbo da panico.

In più devo confermarle che sì, è stata una cosa stupida far uso di cannabis, specialmente con il problema che già sapeva di avere. Il suggerimento più immediato consiste quindi nel non farne più uso, se ce la fa da solo. E poi recarsi da uno psicologo/psicoterapeuta per ricevere indicazioni su quale potrebbe essere un percorso di cura adatto a lei.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie mille per la risposta precoce..

Quel che intendo solo notificare è che ho fatto quei due tiri ma non faccio uso e non ne ho fatto praticamente MAI di nessuna sostanza...è stata un eccezione...e che sicuramente mai ripeterò..

con disturbo diverso da panico intende disturbo post traum.da stress?può avere gli stessi sintomi del panico oppure darmi la sensazione di ansia o preoccupazione generale anche quando in realtà non sono preoccupato di nulla?ci ho pensato anch io più volte però ora non ho più nessun terrore legato a quel fatto..cioè non ci penso praticamente mai..nè tantomeno ho paura ad avvicinarmi al luogo dove è successo.Lei crede può esser comunque rimasto qualcosa a livello di "inconscio"?anche se ripeto, i sintomi ora nonostante tutto non so più equiparabili a quelli di un tempo..solo non mi sento ancora al 100%..di farmaci non ho intenzione di prenderli soprattutto perchè ne sono già uscito da solo, ho comunque una vita pressochè normale, non ne sento il bisogno perchè son comunque "tranquillo" e non vedo perchè non possa riuscirne come avevo fatto..o sbaglio?





[#3]
Dr.ssa Sara Daniela Elettra Pezzola Psicologo, Psicoterapeuta 61 1
Gentile utente,
alle volte l'utilizzo di alcool o di altre sostanze possono alterare le sensazioni. La cannabis spesso ha effetto peggiorativo specie su stati ansiosi. Mi sembra che sia successo proprio questo ma comunque l'ansia c'era già, aveva fatto parte della sua vita, ed è tronata nuovamente. Mi sembra che sia motlo preoccupato invece per l'episodio che le è accaduto, ma non capisco se perchè teme ritorni l'ansia o teme si tratti di altro.
Io le consiglierei di ascoltarsi e se queste sensazioni continuano ad esserci anche dopo aver sospeso il cosnumo di cannabis di rivolgersi ad un professionista per affrontare al meglio la situazione. Se invece il consumo di cannabis dovesse verificarsi nei prossimi giorni sarebbe più difficile capire il ruolo che la sostanza ha nel contribuire al suo stato ansioso, in questo caso le consiglio di rivolgersi comunque ad un professionista.
Cordialamente

Dr.ssa Sara Daniela Elettra Pezzola
Ordine psicologi Lombardia n° 10817

[#4]
dopo
Utente
Utente
Nono non temo più sia altro...so' che si tratta di ansia...però l'unica cosa che mi da fastidio è che sia tornata..perdipiù quando sono pieno di voglia di fare e non avere più questo disturbo...anche se è a"livello sostenibile"...quello che mi chiedo io è se avessi evitato di fare quei due tiri magari non avrei avuto il ritorno dell ansia..
per quanto riguarda la cannabis comunque ripeto, è stata un occasione, non ne ho mai fatto uso, nè di quello nè di altro e non ho più alcuna intenzione di rifarlo....
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Bene, allora se è così è probabile non si tratti di disturbo post-traumatico. Ma si faccia ugualmente visitare, se ne sente il bisogno.

Cordiali saluti
[#6]
Dr.ssa Sara Daniela Elettra Pezzola Psicologo, Psicoterapeuta 61 1
gentile utente,
non era mia intenzione metterla sotto accusa per per aver usato cannabis!!! In ogni caso non serve tormentarsi interrogandosi su come sarebbe andata se non avesse fatto quei due tiri.Forse i sintomi ansiosi sarebbero comunque comparsi, magari in un altro momento, come le dicevo prima la cannabis può amplificare stati ansiosi che però già sono presenti; ed è altrettanto possibile che altre situazioni come eventi particolari, deprivazione di sonno, un ritmo di vita frenetico facciano emergere sintomi ansiosi.
La cosa importante ora è gisutamente come diceva occuparsi del suo desiderio di non provare più quest'ansia. Cosa sta facendo attivamente per afffrontare questo problema?
Perchè sa, purtroppo non scegliamo noi nè il momento nè i disagi che proviamo, ed un primo passo è quello di affrontare il disagio sapendo che a dispetto di quanto vorremmo esso è lì e non passera da solo mentre noi cerchiamo di far finta di non vederlo. Lei ora lo vede, chiaramente quindi mi chiedo cosa intende fare?
[#7]
dopo
Utente
Utente
io semplicemente sto cercando di rifare il "percorso" mentale che avevo fatto da solo per uscirne la prima volta.....ovvero riconvincermi che posso farcela, di non preoccuparmi, continuando a fare la stessa vita che facevo prima e cercando di rilassarmi fisicamente in modo da sentirmi di più ed arrivare pian piano a sbloccarmi....almeno, l'altra volta avevo fatto così e poi ci sono riuscito..anche se mi sono preso un po di tempo ma pian piano ce lho fatta...praticamente cerco di essere quello che sono sempre stato..di non farmi prendere solo dai sintomi ma di combatterli tranquillizzandomi..è difficile da spiegare ma credo di essermi fatto una specie di "auto psicoterapia" o training autogeno che sia...visto che ce lho già fatta e sentendo che a volte riesco a ritrovarmi cerco di uscirne così...di certo non mi lascio andare...se no è controproducente..
[#8]
Dr.ssa Sara Daniela Elettra Pezzola Psicologo, Psicoterapeuta 61 1
Certamente, lasciarsi andare è controproducente siamo tutti d'accordo.
Ricordi solo che un professionista potrebbe aiutarla ad affrontare la situaizone. Uno psicologo sarebbe sicuramente in grado di consigliarla al meglio non solo per arginare il problema ma anche per insegnarle a riconoscere e prevenire le situazioni che potrebbero essere fonte di ansia. Del resto se lei si è rivolto a noi qui, in qualche modo aveva bisogno di conferme e rassicurazioni,nonchè di indicazioni, per quale motivo non ha scelto di farsi aiutare da un professionista di persona?
[#9]
dopo
Utente
Utente
perchè per ora, la cosa è comunque gestibile da parte mia,e convivendoci ,anche se fase alterna da un po' di tempo, riesco a gestirmela e ad avere comunque una vita pressochè normale all esterno..del tipo viaggio, vado a ballare,studio, lavoro e faccio sport..e poi perchè l'estate scorsa, come già detto,ero riuscito ad uscirne praticamente del tutto e con le mie forze....ci ho pensato di provare magari a chiedere qualche volta a qualche psicologo,non è detto che magari non lo faccia in futuro.. quel che non voglio di certo è infilarmi nel baratro dei farmaci, che volente o nolente non servono ad uscirne del tutto, e se comunque la maggior parte dei sintomi li ho risolti, o comunque sono risolvibili autonomamente, non vedo perchè debba buttarmi su quello che oltretutto mi farebb solo sentire più debole di quel che sono...e magari peggiorerebbe anche uno stato di suo comunque piuttosto accettabile nè tantomeno mi va di assumerli per un lungo periodo...se devo ritornare arzillo al 100% non credo che intontire o iper rilassare sia la cosa più giusta da fare...e poi sentendo le varie esperienza non ce quasi nessuno che ne ha tratto giovamento..anzi...semmai peggioramenti...quindi sarei magari più disposto a parlare con uno psicologo o psicoterapeuta ma non credo ad uno psichiatra..
[#10]
Dr.ssa Sara Daniela Elettra Pezzola Psicologo, Psicoterapeuta 61 1
Gentile utente,
se sente un professionista psicologo e psicoterapeuta più vicino alle sue esigenze contatti quel tipo di professionista.
Ma mi sembra che lei creda che rivolgersi ad un professionista sia sinonimo di debolezza.....
Riconoscere i propri limiti e saper quando affidarsi ad un supporto esterno richiede molta più sicurezza in sè.
Inoltre un psicologo non si sostituirebbe certo a lei utilizzerebbe solo la SUA professionalità per permettere a lei di raggiungere i risultati e questo dipenderebbe comunque dalle sue forze...magari potessimo sostituirci ai pazienti, a volte !!!!
Qualunque sarà la su scelta in bocca al lupo

[#11]
dopo
Utente
Utente
grazie mille, molto gentile, e speriamo di riuscirne presto..

saluti ;)
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto