Richiesta cause/chiarimenti su attrazione sessuale verso uomini

Gentili dottori,

Scrivo per cercare delle spiegazioni riguardo delle attrazioni sessuali che mi accompagnano dall’inizio dell’adolescenza.

Sono un ragazzo di 23 anni, felicemente fidanzato da 4 anni con una ragazza della quale sono profondamente innamorato, con la quale ho una vita sessuale attiva e soddisfacente e con la quale spero di poter costruire un futuro.

Nonostante ciò, è dall’età di 10 anni circa che provo un’attrazione sessuale nei confronti degli uomini. Si tratta di un’attrazione prettamente fisica, non ho mai provato sentimenti di tipo amoroso nei confronti di un ragazzo.

Gli anni dell’adolescenza sono stati per me piuttosto complicati e vorrei sapere se gli eventi che li hanno caratterizzati possono essere la causa di questa attrazione sessuale (o, almeno, avere un’influenza su di essa).

Il mio primo approccio al mondo del sesso l’ho avuto con un mio cugino, di due anni più grande di me, a partire dai 10 anni circa.
In varie occasioni mi parlava di cosa fosse la masturbazione, di quanto fosse piacevole e di come la praticasse insieme ad un suo amico.

Ignaro della rilevanza di quelle azioni, mi feci convincere a provare.
Siamo passati dalla "semplice" masturbazione al sesso orale, fino ad arrivare ad avere anche rapporti penetrativi.

Questo tipo di rapporti sono durati per anni, fino ai miei 17 anni quando sono riuscito a chiudere definitivamente questo rapporto.
Ancora oggi non riesco a comprendere a fondo per quali ragioni io abbia portato avanti questo rapporto, perché nonostante sul momento provassi del piacere fisico, subito dopo venivo invaso da grandi sensi di colpa per ciò che avevo fatto.

Sensi di colpa che però non mi impedivano di cedere, la volta successiva, alle sue richieste.

Altro evento fondamentale per riassumere la mia adolescenza è la prematura morte di una cugina con la quale avevo un rapporto meraviglioso, di quelli da "due corpi e un’anima". Quando mia cugina morì io avevo 11 anni e, dopo molti anni di riflessione, rielaborazione e di "accettazione" di quanto successo, ora mi rendo conto di quanto questo evento possa aver modificato i miei comportamenti negli anni successivi. Sentivo il bisogno di dover somigliare a lei, sia esteticamente, sia nel modo di parlare e di fare.

Mi guardavo allo specchio e il vedere nel mio volto delle somiglianze con il suo mi rassicurava, quasi come se questo permettesse ad una parte di lei di vivere ancora attraverso di me.
La sua morte mi ha fatto sviluppare un forte attaccamento alla vita e una repulsione per tutto ciò che potesse essere "rischioso", paura che, negli anni, magari mi ha fatto perdere anche la possibilità di vivere delle esperienze tipicamente adolescenziali.

Vorrei sapere se tutto ciò può avere a che vedere con l’attrazione sessuale nei confronti degli uomini che "sfogo" solamente attraverso la masturbazione e la visione di video pornografici omosessuali, e se posso superare questa situazione.

Vi ringrazio in anticipo per l’aiuto,
Buona serata.
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Dr. Ferdinando Toscano Psicologo 193 10
Gentile utente,
La storia che ci racconta è sicuramente ricca di elementi sui quali potrebbe essere utile tornare in un percorso psicologico. Rispetto a ciò scorgo infatti, francamente, più che una necessità clinica, il suo desiderio di ripercorrere le tappe che ci ha raccontato e hanno caratterizzato la sua adolescenza.

Ciò detto, su due piedi francamente non saprei cosa dirle rispetto ai collegamenti che fa tra la sua sessualità e la sua storia. In ambito psicologico, le visioni possono essere diverse a seconda dell'approccio seguito.

Personalmente, più semplicemente, fossi in lei, contemplerei come un fatto neutro, e verso cui non c'è da avere nulla di male, la sua attrazione per persone di ambo i sessi.
Non sarebbe il primo su questo pianeta e non c'è, mi creda, proprio nulla di male o di strano.
Tanto più se ciò non inficia sulla sua relazione, che ci racconta come molto positiva, con la sua ragazza.

Questo detto, torno comunque a dirle che penso che tuttavia qualche colloquio con uno/a psicologo/a, di persona, possa comunque giovarle, aiutarla a capire e soprattutto darle ulteriore serenità.

Cordiali saluti

Dott. Ferdinando Toscano
Psicologo