Ansia,panico,paura per il futuro,non so più cosa fare

Salve a tutti,
scrivo questo msg perchè ormai sono stanca, esausta, no ce la faccio più a vivere una vita del genere, sono disperata perchè arrivata a 36 anni senza un lavoro e con il pensiero, la paura costante riguardo 2 patologie che sto cercando ovviamente di curare e di superare, si spera, non riesco più a vivere una vita "normale", a essere tranquilla, mi sento come se stessi vivendo un incubo e mi chiedo quando finirà dato che non ce la faccio più, non ho più pazienza e spesso mi ritrovo anche a piangere sopraffatta dall'ansia e dal pessimismo, sono anche calata tanto di peso in pochi mesi perchè spesso mi si chiude lo stomaco, non riesco a mangiare normalmente.

Questa mia disperazione interiore deriva in primis da ciò che ho vissuto in passato avendo avuto due cari in famiglia, padre e nonna ammalati per anni che alla fine non ce l'hanno fatta e questo ovviamente mi ha fatto male psicologicamente avendo sofferto tanto e anche perchè ho fatto la Caregiver per molti anni quindi non ho avuto molta esperienza in altri ambiti lavorativi e ora per questo motivo non riesco a trovare un lavoro nonostante i tanti curricula inviati e il tanto impegno messo per trovarne uno.
Ora soffro pure di epilessia e anche questo non mi rende di certo felice, un insieme di tante cose spiacevoli che mi hanno reso veramente vulnerabile, stanca di questa vita così difficile e ingiusta, non so più che fare veramente e anche se una volta alla settimana vado da uno psicologo alla fine questo malessere interiore è costante e non vuole scomparire.

Per favore aiutatemi, datemi un consiglio perchè questa non è vita, ho anche pensato di smettere di vivere, ma probabilmente ho paura di farlo.


Grazie tante a chi mi risponderà.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> una volta alla settimana vado da uno psicologo
>>>

Una cosa è bene chiarirla subito: un semplice consulto scritto non può avere la stessa incisività di uno vero e proprio. Se sta andando da uno psicologo è lì che dovrebbe trovare risposta alle sue ansie oppure, se non sta funzionando, dovrebbe parlarne con lui. Ed eventualmente decidere di cambiare o chiedere un secondo parere.

Ma da qui possiamo dare un supporto limitato, certamente non possiamo prendere in carico una persona né dare "consigli" tipo pillola magica.

Detto questo, dal suo racconto si percepiscono confusione e scoraggiamento verso il futuro e verso la vita, che definisce "ingiusta". Ma la vita non è né giusta né ingiusta. Anche perché non esiste una cosa chiamata "vita", che si può vedere e toccare. Esistiamo noi, esiste lei con le sue emozioni, le sue scelte e i suoi pensieri.

Una dura verità è che la "vita" e il mondo non devono niente a nessuno. Prima arriverà a fare suo questo fatto, prima imparerà a prendersi cura di se stessa, prima ancora di poter fare la caregiver. Perché chi non sta bene prima con se stesso difficilmente può aiutare gli altri.

Traspare un vissuto di impotenza dalle sue parole, come se tutto ciò che poteva fare l'avesse già fatto. Evidentemente non è così, o almeno non nel modo più utile, altrimenti qualcosa sarebbe già cambiato.

Riguardo all'epilessia è certamente un problema che si aggiunge al resto. Tuttavia molte forme di questa malattia possono essere tenute bene sotto controllo con le cure appropriate.

In conclusione: parli con lo psicologo a riguardo dell'efficacia del percorso che state facendo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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