Psicologia

Mia suocera, 92 anni, vive da sola, anche se a poca distanza da noi.
Ha frequentissimi contatti sia telefonici che di persona con noi, in particolare con mia moglie che è sua figlia.
E' sempre stata una persona molto ansiosa, assume giornalmente Sertralina 50 mg e Xanax 0, 5 mg.
Riferisce saltuariamente di avvertire un rumore ritmico che la disturba e che attribuisce ai vicini di appartamento verso i quali ha una inspiegabile avversione, come se questi utilizzassero una cyclette o altro macchinario a qualunque ora, anche in piena notte.
Come ci ha spiegato anche il geriatra che ha prescritto i suddetti farmaci, si tratta di rumori immaginari dovuti presumibilmente al suo costante stato ansioso, anche se noi tendiamo a non comunicarle mai notizie potenzialmente ansiogene.
Quando la figlia le telefona o va a trovarla, lei dice che il rumore cessa temporaneamente.
La figlia le spiega che il rumore è frutto della sua immaginazione, e lei al momento mostra di credere a questa spiegazione e di essere dispiaciuta per questo suo disturbo, ma alla successiva occasione lei ne parla di nuovo come se il rumore fosse reale, e a ogni ulteriore spiegazione che si tratta di un disturbo della sua mente lei ammette nuovamente di esserne consapevole.
Ma poi la storia si ripete, come se ogni spiegazione avesse un effetto limitato nel tempo.
Visto che i tentativi di convincimento risultano vani, o almeno effimeri, vorrei sapere se esistano delle tecniche di comunicazione che potremmo applicare per essere maggiormente convincenti e fare in modo che lei, pur avvertendo il presunto rumore ritmico, si desse da sola la spiegazione corretta senza attribuire continuamente la colpa del disturbo ai vicini di casa, rischiando così di aggravare questo suo fenomeno psichico che mi sembra abbia le caratteristiche di una psicosi (sintomo forse di una inziale demenza?).
Grazie.
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Salve, data l'età è difficile escludere molte sintomatologie tipiche dell'età avanzata, e soprattutto sarebbe impossibile poterle diagnosticare in questa sede.
Tuttavia come diagnosticato dal geriatra, la situazione che descrive potrebbe essere un fenomeno legato alla sfera ossessiva definito come "misofonia".

Ad ulteriore conferma sembrerebbe il fatto che "Quando la figlia le telefona o va a trovarla, lei dice che il rumore cessa temporaneamente.". Questo perché sua suocera distraendosi smette di prestare attenzione a questi rumori. Immaginari o reali che siano.

La misofonia è caratterizzata da un’importante reazione emotiva, generalmente rabbia, disgusto o ansia, in risposta a stimoli uditivi con caratteristiche di specificità.
La persona che soffre di misofonia resta in uno stato di tensione anche quando il rumore non c’è, in attesa che il silenzio sia prima o poi venga interrotto.

Il consiglio che posso dare è quello di minimizzare questa sensazione con la persona e non dare peso alla sua lamentazione, perché dimostrando di prestare anche voi attenzione a questi rumori non farete altro che renderglieli piu' intrusivi.

Consiglio una visita specialistica della suocera presso uno psicoterapeuta che si occupa di problemi senili che potrà fare una diagnosi specifica sul problema, ma anche valutare se sia possibile intervenire con una psicoterapia sulla persona.

Spero di essere stato un minimo d'aiuto

resto a disposizione

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it