Ipocondria ansia e attacchi di panico

Buongiorno, vi scrivo perché non riesco ad uscire dal tunnel di ansia e depressione in cui sono.
Da 8 anni, cioè da quando mi nonna di 94 si è spenta nel sonno non sono più riuscita ad uscire dal circolo vizioso di cercare qualcosa che nn va nella mia salute.
Mi spiego meglio.
Quando è successo ero in attesa della mia seconda figlia.
Dopo la nascita ho sempre avuto paura di avere qualcosa di brutto e di non poterla vedere crescere.
Prima del parto in un ecg mi hanno scritto che avevo un blocco di branca destra incompleto.
Mi hanno rassicurato ma io nn ho mai creduto a nessuno.
O meglio lì per lì ci credo ma poi, visto che ogni tanto avverto extrasistoli, ricado in preda al panico.
Torno a fare visite mediche e ricomincio da capo.
In 8 anni ho fatto ogni anno test sforzo e a riposo una vidita cardiologica con ecg ed ecocardio e un holter.
I sintomi che riportavo non risultano mai.
Però io ho comunque un'ansia tremenda.
Prenoto esami ma mi viene paura a farli perché temo mi scoprano delle patologie.
Insomma mi sto rendendo conto di non vivere bene e di " sprecare tempo e soprattutto la vita con i miei figli".


Grazie, anche solo di aver ascoltato
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> mi sto rendendo conto di non vivere bene e di " sprecare tempo e soprattutto la vita con i miei figli"

Non solo, il rischio peggiore è che trasmetta loro la sua ansia. Anche se al momento può non essere facile accorgesene.

Il suo sembra uno dei casi più tipici: su una tendenza ansiosa già esistente va ad agire un evento spiacevole, in cui una persona cara si è sentita molto male o è venuta a mancare. E questo fa precipitare nel tunnel dell'ansia per le malattie.

Uscire dall'ansia si può, specie se seguiti in modo opportuno.

Guardi questo video sull'argomento, dove do alcuni suggerimenti:

https://www.youtube.com/watch?v=vx0MyOxPM30
(cliccare sul link e poi su "Ok")

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio. Ho visionato il video ma devo dire che smettere di controllarsi per trovare qualcosa che non va è veramente difficile. Inoltre alla tentazione di cercare le proprie "malattie" su internet è dura resistere. Io a volte mi ritrovo a piangere pensando ai miei figli che crescono senza di me. Ci sono tecniche di respirazione o farmaci anche omeopatici che mi potrebbero aiutare?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> smettere di controllarsi per trovare qualcosa che non va è veramente difficile

Sì, può essere difficile quando si è arrivati a uno stadio di dipendenza dai controlli. Non è comunemente risaputo, ma si può diventare dipendenti da certe emozioni, oltre che da certi comportamenti.

E proprio perché è difficile, è indispensabile allenarsi a farlo, perché è proprio di quello di cui si ha bisogno.

>>> Ci sono tecniche di respirazione o farmaci anche omeopatici che mi potrebbero aiutare?

No. Uscire dall'ansia non significa "rilassarsi", significa imparare a convivere con ciò che fa paura senza averne paura. Ad esempio, imparare a convivere con la possibilità di ammalarsi. Perché è reale, a chiunque può capitare di ammalarsi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, mi scusi la risposta tardiva......ho riflettuto a lungo su quello che mi ha scritto e vorrei porle una domanda: allora se devo rassegnarmi al fatto che io mi possa ammalare che senso ha la prevenzione?
Ho poi un consiglio da chiederle.
Dopo il lutto di mia nonna, ho iniziato a dar peso a delle extrasistoli. Ogni anno da allora faccio ecg agonistico e no. Ho fatto una visita cardiologica completa di ecocardiogramma e un holter. Non e3 mai risultato nulla di patologico. Tutti mi hanno detto di stare tranquilla.
Eppure io appena uscita penso si siano sbagliati o meglio che in quel momento non si siano manifestati sintomi leggibili dalle macchine. A dicembre ad una mia collega è stata diagnosticata la sindrme di Brugada. Io sono andata in tilt, perché ho inizuato a pensare che i sintomi che avcerto possano essere legati a quella patologia. Ho così scritto su questo suto x avere consulti in base ai miei test. Mi e3 stato risposto di stare tranquilla confermando ciò che avevano detto altri medici. Nell'ultimo periodo però ho avuto un problema intestinale che mi ha causato tachicardia e fiverse extrasistoli e così ho prenotato un altro ecg. Ora però non so se andare a farlo, visto che l'ultimo risale a fine agosto. Mi sto angustiando da giorni e non so come uscirne.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le rigiro la la domanda: come si fa a fare prevenzione senza andare in ansia?

Perché questo è ciò che fa chiunque non soffra d'ansia. Quando avrà imparato anche lei, potrà porsi di nuovo la domanda. Se avrà ancora senso.

Ma si rivolga a uno specialista direttamente per riuscirci, non potrà superare il suo problema attraverso semplici consulti per iscritto. E nel frattempo eviti come la peste le ricerche di rassicurazione e le risposte alle domande tipo "Sarà grave?", "E se poi...?"

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