Dipendenza affettiva o desiderio di condivisione?

Salve,
Tempo fa si è chiusa la mia relazione con un ragazzo con il quale ho convissuto per 2 mesi.

Ho superato la cosa arrivando alla conclusione che sia stato meglio così per tutta una serie di motivi.

Passato questo tempo adesso avrei voglia di conoscere qualcuno.

Tuttavia non capisco bene questo mio desiderio.

Se è la necessità malsana di appoggiarmi a qualcuno emulando ancora in qualche modo il rapporto che ha mia madre con mio padre, oppure un reale desiderio di condivisione di esperienze, progetti, viaggi.

Eppure faccio tutto o quasi da sola, non sentendomi con un fianco scoperto quando passeggio per la strada... ma sarebbe più piacevole in compagnia non solo di un amica.

Non so spiegare bene, mi piacerebbe conoscere qualcuno della mia età, forse per sentirmi apprezzata anche fisicamente dall'altro sesso perché da sempre non mi ritengo di bell aspetto e desiderabile anche in virtù del mio problema alla vista, per sentire quell'emozione iniziale quando ci si frequenta con qualcuno.

Chiuso con il mio ex a volte penso che non ci sia più possibilità per me, qualcuno capace di andare oltre i miei occhi, alla mia impossibilità di guidare un auto.

Allo stesso tempo volendo immaginarmi in una relazione, vado in ansia perché so che prima o poi dovrebbero esserci rapporti intimi che ho sempre vissuto proprio male.
Dovrei parlare a quel punto delle mie paure e di quello che mi è successo in passato e immagino possa essere un problema.

È da immaturi e da ragazzini volere al proprio fianco qualcuno?

Tutto questo ovviamente non esclude il coltivare amicizie e conoscenze con altra gente.
Anzi, proprio perché l'ho fatto in passato, non può esistere solo "lui", non può ruotare tutto attorno a lui.

Scusatemi se appaio confusa sulla questione, ma lo sono veramente
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

ci chiede se "..È da immaturi e da ragazzini volere al proprio fianco qualcuno?.."
No, è una esigenza importante per la maggior parte delle persone.

Piuttosto è particolare tutta la serie di considerazioni che elenca.
E' come se il mentale avesse lo scopo di esorcizzare il concreto, che d'altra parte comprende quei "..rapporti intimi che ho sempre vissuto proprio male".

Ci sono molti modi di essere coppia, e la coppia simbiotica noi Psy non la collochiamo tra le modalità sane.
Esistono però molte altre modalità, che contemperano lo spazio a due (fisico, interiore, organizzativo) con quello individuale delle amicizie personali e altro.

Si metta in gioco.

Ma risolva prima il problema sessuale, dato che quando c'è un timore non .. ci si mette in gioco.
Non ci dice quali difficoltà ha incontrato nei rapporti sessuale, ma per ogni (o quasi) problema sessuale maschile o femminile c'è rimedio. Legga ad es. qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7907-terapie-efficaci-per-il-vaginismo-dall-esperienza-clinica.html .
La professionista specifica è quella Psicologa Psicoterapeuta che sia competente in Sessuologia clinica.
Se Le occorrono ulteriori info al proposito, noi qui ci siamo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/