Il mio uomo è confuso e attratto da altre donne

Salve a tutti, sono una ragazza di 23 anni fidanzata con il proprio ragazzo di 27 da quasi sei anni.
La nostra relazione è sempre stata serena, tranquilla, oserei dire idilliaca.
Vissuta perlopiù a distanza, anche gli ultimi 3 anni abbiamo vissuto molto più tempo insieme rispetto ai primi 3.
Parto con la premessa che dal punto di vista sessuale lui non è mai stato un tipo eccessivamente passionale e focoso, nel senso che è sempre stato "tradizionalista" nei rapporti, senza cercare stimoli nuovi, sono stata quasi io a farlo svegliare un po' da questo punto di vista.

Bene, lui lavora da 2 anni in un ambiente al 95% al femminile, ma questo non è mai stato un problema per me.

Stiamo attraversando però una crisi: la settimana scorsa mi ha confessato di sentirsi strano, di sentire che tra di noi non c'è più la passione di una volta, che manca qualcosa, di essere ancora estremamente sicuro dell'amore che prova per me ma di notare che dal punto di vista sessuale qualcosa è cambiato.

Mi ha confessato che più o meno da metà marzo sente queste sensazioni, a lavoro è circondato da queste donne che gli hanno spesso fatto apprezzamenti per il suo lavoro con i bambini (è un Maestro) e suppongo lui abbia interpretato male queste "adulazioni".
In particolare, c'è questa sua collega di 45 anni (non ignoro la sua inclinazione per le donne mature) che lo attrae particolarmente per il modo in cui parla e spesso lei si è intrattenuta a parlare con lui per molto tempo ed inoltre condividono pausa pranzo insieme (ma lei è sposata e con figli)
Adesso: io sono convinta che dopo 6 anni sia anche normale sentire un po' di monotonia nel rapporto e gli ho detto che sono consapevole che non ha i paraocchi e che è normale fare apprezzamenti per una persona piacente, ma lui sta andando completamente in tilt.
È spaventato da questi suoi pensieri perché lui è sempre stato un tipo che se passava una ragazza per strada neanche la guardava, ora invece si sente come ogni altro uomo che sbava dietro una bella donna, come se stesse attraversando una sorta di crisi ormonale di un ragazzino.
Staremo 20 giorni lontani e ci siamo dati del tempo per riflettere su questa storia... Ma io sono terrorizzata dalla piega che potrebbe prendere.
Gli ho addirittura proposto di iniziare con una relazione aperta per sperimentare perché anche io non sono immune se noto che un altro ragazzo prova interesse sessuale nei miei confronti, ma anche questa cosa lo terrorizza perché pensa sia una via senza ritorno.

Ma chiedo un parere agli esperti: come si gestisce una crisi del genere?
È davvero sintomo del capolinea in una coppia?
Eppure io sento sentimenti sinceri da parte sua e io, da parte mia, sono estremamente convinta dell'amore che provo per lui, ho paura che lui sia solo affezionato a me e non mi ami più.
Vorrei dargli una mano a fare chiarezza perché lo vedo sinceramente giù di morale, ma proprio non so cosa fare...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

Rispetto al fatto che "Il mio uomo è confuso e attratto da altre donne" (titolo)
Lei ci chiede: "..Ma chiedo un parere agli esperti: come si gestisce una crisi del genere?"

Prima di ipotizzare di aprire la coppia ad una terza o quarta persona,
perchè non pensate di capire cosa sta succedendo a ognuno di Voi e alla Vostra coppia?
Gli specialisti - Psicologi Psicoterapeuti specializzati specificamente in terapia di coppia - ci sono apposta per questo. Come si fa del resto quando si soffre di un problema fisico: ci si reca dallo specialista.
Ci avete riflettuto? E con quale risoluzione?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
"come se stesse attraversando una sorta di crisi ormonale di un ragazzino".
Potrebbe essere. Si dice che il maschio della nostra specie prolunghi l'adolescenza e la relativa plasticità ormonale fino ai quaranta e talvolta ai cinquant'anni.
Le varie forme di legame in Occidente sono sempre più "fluide", come rileva il sociologo Bauman. Sulla smania di novità che ci opprime potrebbe leggere il bel libro di Recalcati: "Non è più come prima".
Da qui deriva il problema specifico di lei che ci scrive: "io sono convinta che dopo 6 anni sia anche normale sentire un po' di monotonia nel rapporto".
La "monotonia" non è obbligatoria. Potrebbe essere evitata se il rapporto fosse volto alla crescita e alla realizzazione delle due persone, cosa che in molte relazioni di coppia non c'è.
Per inerzia e per difficoltà di comprendere che il cambiamento fa parte della vita si scivola nella routine e poi si cade in un unico mutamento: il tradimento e la fine della relazione.
Nei casi in cui tra i due c'è amore, rispetto, lealtà, sorge una richiesta di aiuto che non sempre viene raccolta. Lei infatti al turbamento del suo uomo risponde prospettando la coppia aperta. Ma andare verso il nuovo ripetendo il vecchio, ossia cercando la facile droga dell'innamoramento, della conquista, della nuova relazione, con le forti emozioni del dolore, dell'amore, della nostalgia, scuote per un po' la monotonia ma non migliora la vita, e non è un momento di crescita. Questo copione si può ripetere all'infinito, generando solo il vuoto.
Se tra i due non ci sono contrasti insormontabili o difetti incorreggibili, crescere insieme è la strada, e non immiserendo e mutilando il rapporto, ma realizzando progetti, costruendo per tutti e due e ciascuno per sé una vita non gravata di errori e di rancori.
Le faccio un esempio. Lei scrive: "dal punto di vista sessuale lui non è mai stato un tipo eccessivamente passionale e focoso".
Ma questo era il suo uomo di sei anni fa, giovanissimo, forse alla prima relazione, bloccato da chissà quali tabù sconosciuti a lui stesso. E' sicura che non possiate cambiare modalità di contatto sessuale? Veramente è ansiosa di far scoprire al suo uomo quanto può essere appagante l'attività sessuale, ma assieme ad un'altra?
Lei scrive: "Staremo 20 giorni lontani e ci siamo dati del tempo per riflettere su questa storia... Ma io sono terrorizzata dalla piega che potrebbe prendere".
Ha ragione. Lo lascia solo nel momento in cui è attratto da una persona che può trascinarlo in un'avventura pericolosa. Lei crede di essere aperta e comprensiva, ma questo è lo spirito materno che nelle donne prende il posto della difesa dei propri diritti e dei propri affetti.
Quanto lei sia poco ragionevole lo dice il fatto che ritiene innocua la collega perché ha quarantacinque anni, è sposata e ha figli.
Ma poco fa non ha scritto lei stessa che sei anni di relazione giustificano la monotonia e il desiderio di novità?
Quanto più sarà presente il desiderio di novità in una relazione che dura da vent'anni, nell'opaca routine di molti matrimoni, con la fatica del lavoro e di allevare i figli?
Quanto apparirà appetibile il giovane collega che chiaramente ha perso la testa, specie se la sua ragazza si dichiara così pronta a lasciarlo andare?
E quante risorse seduttive avrà una bella donna intelligente di 45 anni?
Rifletta profondamente su tutto questo e non butti via quello che avete, e non permetta che venga inquinato da altri.
Noi siamo qui.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com