Vorrei capire se sia giusto o sbagliato accettare determinate cose all’interno della coppia

A settembre dello scorso anno io e il mio ragazzo abbiamo preso una pausa.
Era diventato molto freddo nei miei confronti e a volte anche insensibile.
Io piangevo davanti ai suoi occhi e sembrava che a lui non fregasse davvero niente, mi aveva detto di avere un momento di apatia.
Le cose tra noi non andavano pervhe afferma che d’estate ci era rimasto male per dei miei comportamenti, per delle promesse non rispettate da parte mia.
A me sembra un po’ strano che una persona possa diventare così solamente perché ci è rimasta male, e poi dopo un mese!! A gennaio di questo anno, gli ho chiesto nuovamente se sapessi tutto del periodo passato in pausa (che poi è stato solo di qualche giorno) e lui mi ha confessato che in quel momento una sua compagna universitaria aveva iniziato a provarci peso, e che alla fine ci è caduto e ci ha parlato in quei giorni di pausa e dice anche che non le è interessata, ma per un momento ha pensato potesse interessargli.
Tra l’altro a novembre lei gli chiese di uscire e lui l’ha bloccata definitivamente.
Mi ha detto che appena tornati dalla pausa si era occupato di risolvere la cosa, e poi fortunatamente non ne avevo più sentito parlare.
Semore in quel mese i suoi amici gli avevano scritto in un gruppo di ragazzi in cui stavano facendo battute fra di loro su varie ragazze stai attento che XXX ci prova e poi la cosa che mi ha dato più fastidio se passi l’esame ci devi provare con XXX.
Lo so che erano battute tra amici però la cosa mi ha molto infastidita.
Gli ho chiesto varie volte spiegazioni ma lui mi ha sempre detto che per lui non è stata niente e che i suoi amici stavano scherzando perché erano a conoscenza che a lei piacesse lui.
Anche se a Gennaio lui ha scritto un messaggio sempre con gli stessi amici dicendo XXX ha cambiato bersaglio e ora ci prova con YYY.
Io vedo sempre le coppie come una specie di favola in cui non ci sono poi persone esterne e non capisco se queste cose sono accettabili in una relazione, e soprattutto se siano frequenti, o se sia semplicemente lei un po’ un coglione.
E anche se sia stato rispettoso lui nei miei confronti o se mi abbia mancato di rispetto parlandoci in quei giorni e permettendole di provarci con lui.
Ha detto anche che in quei giorni pensava solo a me e che ha capito subito che non voleva lei ma che semplicemente gli facessero piacere le sue attenzioni.
Voglio capire se ho una visione sbagliata io dei rapporti di coppia o se ciò sia normale, se sia vero è possibile ciò che dice, e se siano cose accettabili all’interno della relazione.

Io l’ho presa male, però a volte mi dico che sono magari esagerata io.
Vorrei capire un po’, essendo ancora giovane come prendere queste cose all’interno dell relazione.
E se questo ragazzo davvero non sia stato interessato.

Grazie in anticipo dell’ascolto
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
il consulto precedente non era stato chiuso; forse lei non sapeva di poter continuare a rispondere su quello, per avere una visione più completa, anziché scriverne uno nuovo?
Lei all'inizio di maggio ci parlava di atteggiamenti freddi e talvolta indifferenti del suo ragazzo, oltre che della sua perdita di fiducia in lui.
Il dr Cozzolino la invitava a concentrarsi su di sé, per capire quanto riteneva giusto impegnarsi con una persona nella quale sembrava aver perso fiducia.
Vedo che ha seguito il consiglio del collega: a quanto pare ha riflettuto, e a questo punto si chiede se la visione un po' fiabesca che ha delle relazioni d'amore non sia ingannevole, e se non sia il caso di accettare un genere di cose che però non le è gradito.
Conclude con altre due domande: "Vorrei capire un po’, essendo ancora giovane come prendere queste cose all’interno dell relazione"; "E se questo ragazzo davvero non sia stato interessato".
Fa piacere sentire che una persona tanto giovane è così riflessiva.
Provo a rispondere a tutte e tre le domande. Alla prima non posso che replicare la stessa argomentazione del dr Cozzolino: nessun altro che lei stessa può stabilire quando un atteggiamento le provoca eccessiva sofferenza.
Tuttavia lei è giovane, alle prime esperienze, e anche il suo ragazzo.
Da questo nasce la risposta alla seconda e alla terza domanda: le relazioni si costruiscono, osservando sé e l'altro; imparando a chiedere comportamenti in linea con quello che i due partner considerano rispetto e affetto, senza prepotenze e possessività, ma con attenzione ai sentimenti, curando i messaggi che si ricevono e anche quelli che si inviano all'altro.
Teme che il suo ragazzo non sia tanto interessato? Si dia tempo di valutare se lei stessa lo è, e se lo dimostra. Chiedendo e offrendo amore nella maniera idonea si può ottenere molto più che pretendendo o rompendo tutto alla prima delusione.
Sempre però occorre ricordare che le prime relazioni sono una specie di palestra, un esercizio fatto in buona fede, nel rispetto dell'altro, ma che non necessariamente riuscirà come vogliamo e andrà a buon fine.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille della risposta. Essendo la mia seconda relazione di due anni e basta ancora mi rendo conto di non avere una visione così ampia della vita di coppia. Ed è proprio questo che voglio capire, se alla fine determinati atteggiamenti siano anche una prova per il proprio partner e se farsi l’idea che possano succedere o se prendere determinate cose come inaccettabili, però mi smebra un po’ un’idea irrealistica
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
ogni relazione è costruita dai due protagonisti. Ci sono relazioni più o meno sane, ossia con ampi margini di tolleranza e di capacità di cambiamento, e relazioni più o meno nevrotiche, ossia con pretese rigide sui comportamenti propri e del partner (possessività, volontà di prevaricare, tendenza ad offendersi anche delle ombre, etc.) e scarsa o assente capacità di cambiare.
Nelle relazioni tra giovani si dovrebbe imparare proprio a guardare sé stessi e le proprie aspettative, la capacità di comunicare da parte di entrambi, il tipo di legame che si instaura (prepotente, soffocante, o al contrario distaccato o perfino oppositivo).
Praticamente i giovani alle prime esperienze non dovrebbero porsi la domanda: "Questa mia relazione è normale?" ma una serie di domande tipo: "Come mi sento in questa relazione?"; "Faccio bene a rispondere così a quest'azione di lui?"; "Ho capito bene cosa lui vuol dire con queste parole?" e così via.
Venendo specificamente al suo caso, lei ha l'impressione che il suo ragazzo le dica delle bugie. Provi a chiedersi, prima di chiederlo a lui, quale effetto le fa questo timore o peggio questa certezza; per quale ragione le fa proprio questo effetto, e così via.
La vita è una specie di tappeto scorrevole: niente è fisso e soprattutto ogni cosa è in movimento verso il futuro.
Ci sono persone che si mettono più volte in relazioni che le feriscono e scelgono per tutta la vita partner abusanti, ma non vogliono aprire gli occhi. Ce ne sono altre che perseguitano il partner alla minima deviazione da un modello che esiste solo nella loro mente. Altre ancora rendono la vita impossibile a sé e all'altro perché credono che non ci sia amore se non c'è sofferenza.
La costruzione di un rapporto sano, che dia serenità e piacere, nasce dall'incontro tra due persone fondamentalmente equilibrate e dotate della capacità/volontà di cambiamento.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com