Relazioni sentimentali da incubo

Gentili psicologi,
avrei bisogno di un vostro consiglio in ordine ad una situazione sentimentale in cui mi sono cacciata che non mi fa vivere bene.

Premessa: sono in psicoterapia da quasi due anni, le mie diagnosi sono nevrosi d'ansia per la quale mi è stato prescritto lo Xanax, nevrosi ossessivo-compulsiva e una depressione lieve che non necessita di psicofarmaci.

Da undici anni sono fidanzata con un uomo e da due anni ho una relazione parallela con un suo amico e non riesco ad uscire da nessuna di queste due relazioni.

Siamo tutti sulla trentina, quindi non siamo degli infanti.

Il primo è un ragazzo gentile, dedito al lavoro, mi fa sentire sicura, con lui però le cose non andavano bene da tempo, purtroppo lo sento "assente".

Il secondo invece è un ragazzo che nel mio momento più buio dal punto di vista psicologico mi ha donato nuovamente il sorriso.

E' simpatico, intelligente, ironico, passionale.
Le cose, ad onta delle remore morali, sono precipitate nell'arco di pochi mesi.

Con quest'ultimo ragazzo ho scoperto cos'è il sesso, con lui ho avuto il mio primo orgasmo-cosa mai sperimentata prima di allora-abbiamo condiviso tantissimo tempo in una mia casetta, cucinando, guardando la televisione insieme, dialogando.

Il mio fidanzato non si è mai accorto di niente e non si è mai posto dubbi, né si è mai interrogato sul mio allontanamento sessuale.

Non stiamo insieme da tempo immemore.

Questo ragazzo però è disoccupato, io a breve non lo sarò più, questa cosa mi rende insicura.

La mia dottoressa, che ha avuto modo di incontrare il mio fidanzato, lo ha descritto come un narciso emotivamente anestetizzato e anaffettivo.

Nonostante tutto io non riesco a lasciarlo e a rinunciare alle nostre uscite insieme, a lui e ai suoi amici, che mi danno un po' di serenità rispetto a questi tormenti continui, né riesco a lasciare l'altro per la mia incapacità a lasciare il primo, perchè per me equivarrebbe ad un dolore enorme.

L'amico ha iniziato a farmi pressioni perchè non vuole che io vada in vacanza con il mio ragazzo o ci saranno "serie conseguenze".
Il mio ragazzo ha incominciato a farmi pressioni perchè vuole fare una vacanza e io non ho più scuse per sottrarmi.

Non so come uscire da questo incubo.

Non ne parlo con la mia psicoterapeuta perchè un anno fa mia madre mi piombò in casa e l'amico, pur stando soltanto bevendo un caffè insieme, si nascose maldestramente per non farsi vedere da lei, ma mia madre lo scoprì, ne seguì una discussione e lui negò qualsiasi relazione con me, rassicurandola e dicendole di stare tranquilla (cosa che mi fece molto male).

Ad una seduta con mia madre presente la psicoterapeuta mi ingiunse di lasciare questa persona in quanto "vigliacco".

Tuttavia la relazione continuò perchè io non sono mai riuscita a lasciarlo (in realtà l'ho perdonato), ma è continuata anche quella con il mio fidanzato, il quale è rimasto sempre all'oscuro di tutto, e i due si sentono tutti i giorni.

A questo accadimento è subentrata la paura che, se dovessi mai lasciare il mio fidanzato, questo ragazzo non vorrà stare con me, perchè mi dice ogni giorno che mi ama e mi aspetta, ma quando gli ho rappresentato questa paura ha risposto "se dovesse mai accadere, lo farei per il tuo bene".

Sto male, non dormo la notte.

Aiutatemi.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

la situazione che Lei ci descrive è alquanto confusa; ma quel che mi rende più perplessa è l'accenno alla seduta di psicoterapia con la presenza di Sua madre nel corso della *Sua* terapia, di lei che ci scrive.
Che ci faceva lì Sua madre?
Lei aveva autorizzato la sua partecipazione, oppure l'aveva Lei stessa richiesta?
A che scopo?

Come mai pensa che noi Psicologi Psicoterapeuti, che nemmeno la conosciamo, possiamo fornirLe un'indicazione migliore che non la Psicoterapeuta che La conosce da tempo?
Nel caso essa abbia infranto la Sua fiducia oppure il segreto professionale, non è il caso di cambiarla? Oppure di parlargliene chiaramente, magari facendole leggere questo consulto?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa Brunialti, mia madre sovvenziona la mia psicoterapia (fortunamente a breve non sarà più così), ragion per cui la mia dottoressa si è messa a sua disposizione per tutte le volte che avesse voluto avere un colloquio con lei sull'andamento della terapia, ovviamente in mia presenza. Io sono contraria alle sedute in presenza di mia madre, la quale si lamenta principalmente della sottoscritta e di quanto la terapia vada per le lunghe. L'anno scorso mia madre volle assolutamente un appuntamento a seguito dell'accadimento descritto nel consulto, ed io in quella situazione mi sono sentita umiliata ed in profonda pena. Non ho mai voluto parlarne, ho deciso di andare avanti e risolvere prima altri problemi, e se non fosse stato per la psicoterapia non sarei riuscita a trovare un lavoro ed interrompere altre relazioni tossiche, però su questa situazione mi sono chiusa e non ne ho fatto più menzione...
[#3]
dopo
Utente
Utente
Proverò a cogliere il suo consiglio e a parlarne con la mia psicoterapeuta, nonostante abbia paura del suo giudizio, talvolta molto schietto e duro...
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

mi lascia veramente perplessa il fatto che il pagante (Sua madre che paga la terapia, altresì definito il committente) abbia mano libera nel chiedere informazioni sulla terapia, nonché di partecipare alle sedute su *propria* richiesta sia pure in presenza dell'utente (il paziente, cioè Lei). A maggior ragione quando l'utente è maggiorenne e non interdetto (v. Codice deontologico degli Psicologi italiani).
Nel rapporto con il proprio Psy ill segreto professionale rispetto dell'utente è massimo, protetto addirittura dalla legge; anche nei confronti dei genitori.

Stante la situazione in cui Lei si trova, NON mi sento di confermare l'indicazione che Le avevo dato, cioè di parlarne con la Sua Terapeuta.

Le auguro di poter raggiungere al più presto l'indipendenza economica.

Cordiali saluti.
Dottor Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/