Paura di un futuro che non so se avrò mai

Buonasera dottori, sono qui dopo un anno a chiedere nuovamente un consulto.
Se nel precedente consulto ero indecisa se continuare la mia relazione o meno, ora ho paura di quello che sarà il mio futuro.

Ho 27 anni e mi sono fidanzata che ero poco più di una bambina, a 14 anni.
Avevo avuto dei fidanzatini prima di allora, ma lui è stato il mio primo amore, quello che ti fa battere il cuore all'impazzata.
Sono cresciuta con lui, tant'è che i primi 4 anni sono volati e mi sembrava di toccare il cielo con un dito, finché all'improvviso non noto cose strane.
Mi tradiva già da 2 anni, non con una ragazza fissa, ma con svariate ragazze.
Sembrava essere pentito e così lo perdono.
La vita senza di lui mi sembrava un vero incubo.
Va avanti così per altri 9 anni.
In questi anni, scopro tradimenti, e io come una cretina innamorata lo perdono, piange e giura che non lo fa più.
Mi reputo una cretina perché so di essermi annullata per lui.
Per lui ho sacrificato tutto perché oltre a calpestarmi tradendomi, mi ha sempre impedito di lavorare, di avere delle amiche, perché troppo geloso.
Non ho potuto procedere con gli studi perché mi ha messo davanti ad una scelta: l'università o me, e io ho dato prova, per l'ennesima volta di essere una debole, perché lui per me veniva prima di tutto.

Lo scorso anno avevo dei dubbi sulla nostra relazione, ma li ho tenuti per me.
Avevo la consapevolezza di sbagliare ad annullarmi ancora per lui e così mi era venuto il pensiero di lasciarlo, ma mai fatto.
In questi 13 anni, ho subito 2 interventi chirurgici alle ovaie per 2 tumori benigni e a marzo di quest'anno sono stata ricoverata per una forte emorragia e forse dovrò togliere le tube, che mi causano problemi, poiché chiuse.
Lui mi ha sempre detto che non era un ostacolo, in qualche modo saremmo diventati genitori.

Ad aprile mi lascia, dicendomi che andrà a cercare lavoro dai suoi e che non sa più quello che prova per me e che vorrebbe stare da solo.

Ad oggi non si fa sentire più, ho saputo che è già partito e non abiterà con i suoi perché ha già preso una casa in affitto da solo.
Mi balena in testa l'idea che non sia da solo e che stia con un'altra, perché altrimenti non mi spiego come si possono annullare così 13 anni all'improvviso.

Io ora mi sento mancare l'aria perché non conosco un'altra maniera di vivere il mio futuro.
Si è preso metà della mia vita e non ho concluso niente.
Mi sento troppo grande per affrontare un percorso universitario, mi sento troppo grande per un lavoro perché non sto riuscendo a trovarlo, per non parlare poi di una mia futura relazione con qualcuno.
Ho paura solo a pensarci, non so più come è fatto il mondo, ho vissuto 13 anni in una bolla, solo con lui.
Con un anno di ritardo ho capito che forse è stato meglio così, perché è il momento di pensare a me stessa e alla mia salute soprattutto, ma non ho la più pallida idea di come fare a relazionarmi con tutto.

Ho il timore di rimanere da sola e che nessuno mi voglia sapendo che non so se posso avere figli.