Errore commesso

Buongiorno,
vi scrivo in merito ad una problematica che mi assale da mesi...
Sono fidanzata da 5 anni e convivo.

A dicembre del 2020 iniziai ad avere ansie e attacchi di panico, i quali dopo mesi ho imparato a gestire e a conoscerne le cause grazie ad un persorso dalla psicoterapeuta.
Durante tutto questo periodo non facile ho riscoperto me stessa, ho capito cosa volesse dire prendersi le proprie responsabilità ed essere ormai una persona adulta che doveva pensare e agire con la propria testa.
Insomma, essere consapevole della persona che sono.
Fino a poco tempo prima vivevo in simbiosi con mia mamma, ogni cosa la svolgevo in funzione a lei.
In tutto questo il mio compagno mi è sempre stato vicino e mi ha supportata in tutto.

Appena ho imparato a gestire le mie ansie, è seguito un profondo periodo di crisi personale, (che ahimè ho rigettato sulla coppia), quasi come se facesse parte del cambiamento che stava avvenendo dentro di me, nel quale non sapevo più se stavo facendo la cosa giusta (portare avanti la mia relazione) (strano per me, perchè ho sempre saputo cosa volevo e cosa non.
E non vedevo l'ora di poter iniziare a pensare ad una famiglia) e durante questo periodo nero ho risentito una mia vecchia fiamma.
Era una ventata di aria fresca in quella che ormai era una prigione: la mia testa, nuovamente.
Finchè, un giorno, ci siamo visti ed è proprio lì che ho tradito il mio compagno.
Io, che mai avrei immaginato di fare una cosa simile...
Il rapporto con ''la mia vecchia fiamma''è terminato nel giro di un mese poichè entrambi avevamo capito che non era cosa e soprattutto io avevo capito che non volevo mandare tutto in fumo con il mio compagno.

Perchè lo amavo e volevo stare con lui, portando avanti i nostri progetti.
Finalmente ero tornata la persona che sapeva cosa voleva, con una propria indipendenza e serenità sia personale che di coppia.
Da lì a poco, hanno iniziato a venire fuori enormi sensi di colpa.
Ad oggi che sono passati tanti mesi, sono qui che, ad un passo dal comprare casa e pensare ad avere un bambino, penso al fatto che lui non si merita una ragazza come me e mi sento come se lo stessi 'ingannando' nonostante io abbia riscoperto tutto l'amore che ho nei suoi confronti e la voglia di portare avanti progetti insieme.

Non so davvero come fare, ci sono giornate in cui mi sembra di non riuscire a gestire questi 'giudizi' negativi di me stessa e mi sento sopraffatta... Avrei solo bisogno di un consiglio...

Grazie a chi mi aiuterà.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
si dice che chi tradisce tradisca soprattutto sé stesso. Il tradimento spezza infatti quella profonda confidenza (alcuni la definiscono 'complicità') che dovrebbe unire una coppia.
Da come ci racconta i fatti, si ha l'impressione che lei non abbia parlato al suo partner di quello che è avvenuto e non intenda farlo. Non si tratta allora di gratuiti sensi di colpa, ma del perdurare di una reticenza che di fatto è un inganno: "lui non si merita una ragazza come me e mi sento come se lo stessi 'ingannando'". Non 'come se', gentile utente. Lei, se la stessa cosa fosse successa al suo partner e lui non gliene parlasse, cosa penserebbe?
Voi non siete sposati, non avete figli. Siete ancora nella fase in cui l'accettazione piena deve attraversare una profonda conoscenza reciproca. In particolare, lei è giovane, forse ancora mutevole nei desideri e nelle aspettative, visto che "Fino a poco tempo prima vivevo in simbiosi con mia mamma, ogni cosa la svolgevo in funzione a lei".
Accettare sé stessa vuol dire prendere coscienza di quello che ha fatto, non nascondersi dietro un falso sé: "Io, che mai avrei immaginato di fare una cosa simile..."
Come proseguirà il vostro rapporto, con questo ingombrante falso sé ideale che non corrisponde alla realtà dei fatti? Potrà guardare il suo compagno negli occhi e dirgli frasi tipo: "Non ti ho mai tradito?"
Ci rifletta. E naturalmente ne parli con la sua terapeuta.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com